Come accade per molti trend che interessano il mondo della moda, anche la wrong-shoe theory (o teoria della scarpa sbagliata) trova le sue radici su TikTok. A lanciare questa teoria audace è stato un video virale della wardrobe stylist Allison Bornstein, che ha introdotto un nuovo approccio creativo allo stile personale. La teoria si basa su un principio semplice ma rivoluzionario: completare il proprio look abbinando una scarpa del tutto inaspettata, quella che a prima vista sembrerebbe meno adatta all’outfit iniziale. L’obiettivo? Aggiungere quel tocco di “errore calcolato” che rompe le regole tradizionali e dona un twist innovativo al risultato finale. Ma la teoria non si è fermata alle scarpe: ben presto l’idea si è estesa ad altri elementi chiave del guardaroba, portando alla nascita della teoria del cappotto sbagliato.
L’idea in questo caso è osare completando il look con un capospalla originale ed insolito, ad esempio un parka o un montgomery abbinati ad un outfit elegante, o un cappotto lungo abbinato ad uno stile più casual.
La teoria del cappotto sbagliato in passerella
Entrambe le teorie hanno trovato terreno fertile sui social, ma è sulle passerelle delle Fashion Week e nei look di celebrity e fashion insider che queste idee trovano la loro piena affermazione, diventando vere e proprie tendenze di stile. Le collezioni FW24 e SS25 hanno visto questa teoria applicata alla perfezione: ogni brand ha interpretato il cappotto sbagliato secondo i propri canoni e la propria estetica. Prada ha sapientemente accostato varsity jacket in pelle dal taglio streetwear a raffinate gonne midi, stivali e borse impreziosite da ricami di perline e paillettes, in una perfetta armonia sporty-chic. Miuccia Prada ha rivisitato la stessa teoria nei look presentati in passerella per Miu Miu, combinando parka, cardigan e giacche tecniche con gonne voluminose caratterizzate da stampe floreali e tonalità pop, dando vita a contrasti sorprendenti.
Anche Louis Vuitton e Saint Laurent abbracciano la filosofia del wrong-coat: la prima Maison ha mixato tessuti tecnici con paillettes, ma anche cardigan smanicati in lana e t-shirt oversize con gonne in chiffon rivestite in tessuto metallizzato. Saint Laurent, invece, ha portato in passerella una collezione SS25 dominata da un moderno power suit femminile, composto da giacca, camicia, cravatta e pantaloni sartoriali. Il tocco innovativo? L’aggiunta di un bomber oversize, che conferisce al classico tailleur un twist contemporaneo.
Dalle passerelle al proprio guardaroba
La teoria è facilmente replicabile prendendo ispirazione dalle passerelle, abbinando elementi del proprio guardaroba in modo inedito e originale, mixando stili differenti e provando a sperimentare. Inoltre, è possibile utilizzare questo metodo di styling per rendere più fresco e contemporaneo anche il guardaroba maschile, ispirandosi alle passerelle Off-White, Louis Vuitton by Pharrell Williams e altri brand che fondono elementi di alta moda con l’estetica streetwear, dando vita ad uno stile smart casual. Quali sono gli abbinamenti maschili più interessanti ed insoliti? Lunghi cappotti chic abbinati a sneakers e shorts in pelle, bomber in tessuto tecnico accostati ad un classico camicia-cravatta, ma anche tracksuit mixate con elementi più comunemente eleganti come cardigan e trench.