La moda è una chiave straordinaria per raccontare storie personali e culturali. Nel film A Complete Unknown, i jeans di Bob Dylan, – interpretato da Timotheé Chalamet – diventano il filo conduttore che guida lo spettatore attraverso la metamorfosi di uno degli artisti più influenti del XX secolo. La cura con cui il regista e il team dei costumi hanno ricostruito l’evoluzione stilistica di Dylan rivela quanto ogni dettaglio, anche apparentemente insignificante, possa essere fondamentale per narrare una storia.
Dai jeans larghi ai modelli attillati: i jeans di Bob Dylan raccontano un cambiamento
Nel 1961, Bob Dylan arriva a New York con un’immagine che parla della sua appartenenza alla scena folk. I suoi Levi’s 501 larghi e consumati, abbinati a una camicia sdrucita e a un berretto pratico, raccontano di un giovane ispirato a Woody Guthrie, il suo idolo musicale e punto di riferimento artistico. Questo stile semplice e funzionale non è casuale, ma una scelta consapevole per incarnare l’autenticità e la profondità della musica popolare americana. Dylan utilizza il suo abbigliamento come parte integrante della sua identità, un ponte tra il suo desiderio di inserirsi nella tradizione folk e il messaggio sociale della sua musica.
Quattro anni dopo, nel 1965, Dylan rivoluziona tutto, a partire dalla sua immagine. Al Newport Folk Festival, il passaggio alla chitarra elettrica segna un netto distacco dai puristi del folk, e il cambiamento musicale si riflette anche nel suo stile. I jeans larghi lasciano spazio a modelli attillati, i suoi stivali diventano Chelsea, e il suo atteggiamento si fa più audace e provocatorio. Questa trasformazione estetica rappresenta il simbolo di una ribellione artistica e personale, un chiaro segnale del desiderio di rompere con le aspettative e ridefinire chi è, sia come uomo che come artista.
I jeans elemento narrativo nel film “A Complete Unknown”
Arianne Phillips, la costumista del film, ha lavorato con Paul O’Neill, direttore del design di Levi’s, per restituire fedelmente l’essenza dei jeans di Bob Dylan. Un dettaglio particolarmente interessante emerso durante le ricerche riguarda i Levi’s 501 personalizzati da Dylan, modificati con l’aggiunta di un pannello di tessuto per adattarli ai suoi stivali. “Era un dettaglio apparentemente nascosto, ma di grande significato”, spiega Phillips. “Questa personalizzazione rifletteva il carattere di Dylan, sempre attento a differenziarsi dagli altri, anche nei dettagli più minuti”. I jeans di Bob Dylan, quindi, non sono solo un capo d’abbigliamento, ma un veicolo attraverso cui comprendere meglio il suo percorso artistico e umano.
Il ritorno dei jeans attillati
Mentre oggi i jeans oversize dominano le passerelle, i jeans attillati di Bob Dylan, riproposti nel film, potrebbero rappresentare una nuova tendenza. Questi modelli stretti, che caratterizzano il periodo rock and roll di Dylan, sono stati ricreati con grande precisione dai team di Levi’s e inseriti nella collezione Levi’s Vintage Clothing. O’Neill ha spiegato come questi jeans, privi di elasticità e con un taglio estremamente aderente, fossero un simbolo di individualismo e provocazione. “Erano una dichiarazione di stile tanto quanto lo erano le sue canzoni elettriche”, afferma il designer.