Attraente, raffinato, di classe. Il burgundy è la nuova tonalità di stagione: misterioso, potente e caldo. Un tempo considerato antiquato o addirittura conservatore, oggi il bordeaux (trascritto in italiano come bordò), nato da un miscuglio tra marrone e viola, fa il suo grande ritorno, grazie anche agli stilisti che, dopo il lancio del rosso Ancora di Sabato de Sarno per Gucci con la collezione primavera estate 2024, l’hanno riproposto nelle sfilate di quest’inverno, da Jil Sander a Ferragamo ed Hermès. Ma perché oggi il colore burgundy è così cult?
Origini antiche del rosso burgundy
La tinta del bordeaux trae le sue origini in Francia, prende il nome dal celebre vino prodotto nella regione della Borgogna, traendone la denominazione dalla sua tonalità calda e intensa. Secondo la tradizione questo colore è legato all’idea di sfarzo, forza e potere – originariamente realizzato con la porpora di Tiro (uno dei coloranti antichi più costosi) -, nell’antica Grecia era riservato alle classi sociali più elevate. I romani tingevano le toghe degli imperatori di porpora scuro, ricavato da un batterio che si trovava nei molluschi; mentre Cleopatra faceva verniciare della stessa tonalità le vele della sua nave. Nel Cristianesimo il burgundy era associato invece alla passione, al sacrificio e alla divinità; veniva spesso usato per raffigurazioni religiose collegate al sangue di Cristo.
Il rosso borgogna nella moda
Nella storia della moda, il bordeaux era considerato emblema di lusso e ricchezza, infatti declinato su tessuti pregiati come seta e velluto veniva utilizzato per rivestire le pareti delle dimore nobiliari, oppure per creare gli abiti delle donne appartenenti a famiglie prestigiose. Nel cinema ha fatto da piacevole sfondo ad atmosfere seducenti; chi non ricorda la memorabile scena del film anni ‘50 Rhapsody, in cui la bella Liz Taylor indossava uno strabiliante abito di velluto rosso scuro abbinato a orecchini di rubino e lunghi guanti bianchi. Un’eleganza inimitabile che ancora fa sognare.
Nato dunque come nuance nobile e regale, indossata soprattutto da aristocratici e monarchi, il bordeaux trasmette la sua sontuosità all’abbigliamento diventando il simbolo della stagione fredda, una perfetta alternativa al nero. È una tonalità ricca di fascino, che evoca sensazioni di eleganza e finezza, trasmettendo una percezione di comfort e calore; inoltre si adatta a diverse occasioni e si abbina con qualsiasi colore, per esempio con il nero e il grigio dà vita ad outfit di un’eleganza senza tempo.
Il burgundy: colore di tendenza dell’Autunno/Inverno
Nella sfilate intitolata “Scandal again”di Anthony Vaccarello per Saint Laurent, la quale rimanda alla celebre collezione della maison del 1971 (considerata tra le più scandalose della storia), il bordeaux tinge abiti calza del tutto trasparenti, elevati a couture, per un nude look adatto a donne audaci ed esibizioniste che amano provocare, ma con sensualità raffinata.
Una silhouette iper femminile, eccessivamente sexy è quella vestita da Gucci, che seduce con le gambe in mostra lasciate nude da minigonne agli eccessi, combinate a blazer doppiopetto o mono petto, mocassini con plateau e beauty case, per un total look in pelle logata o in pitone. Rigorosamente nella tonalità del borgogna, a inneggiare un lusso discreto che omaggia una femminilità contemporanea, gentile e intrigante, senza eccessi.
Hermès esalta la sensualità della donna senza mostrare nudità,
facendo del rosso e le sue varianti i protagonisti assoluti di una collezione dalla sobrietà elegante, puntando su tute, pantaloni dal taglio maschile o aderenti, giacche e trench in pelle. Quest’ultimo proposto da Jil Sander nella versione maschile lucente sopra un abito suit dal taglio rilassato e una maxi pochette da portare sotto il braccio, a interpretazione di uno spirito urban decisamente chic.
Il tocco bordeaux pervade infine anche i tailleur severi di Salvatore Ferragamo, composti da giacca sahariana e pantalone sartoriale, o i cappotti dal volume oversize con cinturone in vita in pendant e a contrasto con abito sottoveste che lascia poco spazio all’immaginazione ma che invece permette di intravedere un animo eccentrico e allo stesso tempo passionale.