L’estate del 1926 fu testimone di un’impresa epica: Trudy Ederle, una giovane nuotatrice americana, diventò la prima donna a attraversare a nuoto il Canale della Manica La sua storia di coraggio, determinazione e talento è ora ripercorsa nel film “La Ragazza del Mare”, disponibile su Disney+ da oggi 19 luglio. Interpretata da Daisy Ridley, questa straordinaria figura viene celebrata non solo per le sue imprese sportive, ma anche per il suo impatto duraturo sulla società.
Un’infanzia a nuotare
Gertrude Caroline Ederle
, conosciuta come Trudy, nacque il 23 ottobre 1905 a New York, terza di sei figli di una coppia di immigrati tedeschi. Il suo avvicinamento al nuoto non fu una scelta volontaria; Henry Ederle, suo padre, la costrinse a nuotare sin da piccola, nonostante lei detestasse il costume e la cuffia. L’allenamento avveniva nelle piscine locali e nelle acque delle spiagge di Highlands, nel New Jersey, dove la famiglia aveva una residenza estiva. Trudy ricorderà quei momenti dicendo:
“A 9 anni bisogna seguire ciò che dicono i genitori.”
Gli inizi alla Women’s Swimming Association
Sotto la guida della Women’s Swimming Association (WSA), fondata a New York da Charlotte Epstein nel 1917, Trudy iniziò a sviluppare il suo talento. La WSA divenne il trampolino di lancio per la sua futura carriera agonistica, fornendole le risorse e l’ambiente necessari per eccellere nel nuoto.
Dalle Olimpiadi di Parigi 1924 alle acque libere
All’età di 15 anni, Trudy iniziò ad allenarsi seriamente, raggiungendo risultati notevoli in breve tempo. Tra i suoi successi, sette record nazionali e mondiali in un solo giorno nel 1922 e la qualificazione alle Olimpiadi. Ai Giochi Olimpici di Parigi 1924, Trudy vinse una medaglia d’oro nella staffetta 4×100 m stile libero e due bronzi individuali nei 100 m e 400 m stile libero, ma non si fermò qui: desiderava confrontarsi con le sfide delle acque libere.
La Prima Impresa nella baia di New York
Nel giugno 1925, Trudy affrontò le acque della Baia di New York, nuotando 22 miglia da Manhattan a Sandy Hook in 7 ore e 11 minuti, stabilendo il record che sarebbe rimasto imbattuto per 81 anni, questo fu solo l’inizio delle sue imprese epiche.
La traversata del canale della Manica
Il 6 agosto 1926, Trudy Ederle entrò nella storia. Partendo da Cap Gris-Nez in Francia, nuotò fino a Kingsdown in Inghilterra, 21 miglia attraversando il Canale della Manica in 14 ore e 34 minuti, abbassando di oltre due ore il primato precedente. Questa impresa la rese la prima donna a completare la traversata, un traguardo rimasto imbattuto per 24 anni.
L’accoglienza trionfale a New York
Al suo ritorno, Trudy fu accolta come un’eroina a New York, celebrata con una ticker-tape parade il 27 agosto 1926 e ricevuta dal presidente Calvin Coolidge alla Casa Bianca. La città la celebrò come “Queen of the Waves” (Regina delle Onde), rendendo omaggio alla sua incredibile impresa.
Il declino e l’oblio
Nonostante il suo successo, la vita di Trudy non fu priva di difficoltà. Nel 1933, un grave incidente le causò danni all’udito, già compromesso dall’infanzia, lasciandola completamente sorda. Questo segnò l’inizio del suo ritiro dalle scene pubbliche; tuttavia, non abbandonò mai il mondo dello sport, dedicandosi all’insegnamento del nuoto per bambini non udenti. Nel 1965, Trudy fu inserita nella International Swimming Hall of Fame, riconoscimento che celebrò il suo contributo al nuoto e alla società. Morì il 30 novembre 2003, all’età di 98 anni, lasciando un’eredità indelebile.
Il Film: “La ragazza del mare”
La straordinaria storia di Trudy Ederle
è ora rivissuta nel film “La Ragazza del Mare”, con l’attrice Daisy Ridley che interpreta la leggendaria nuotatrice. Tratto dal libro del 2009 di Glenn Stout “Young Woman and the Sea: How Trudy Ederle Conquered the English Channel and Inspired the World”, il film celebra la vita e le imprese di Trudy, evidenziando il suo coraggio e la sua determinazione. La performance di Daisy Ridley è stata elogiata per la sua capacità di catturare l’essenza di Trudy, la sua sfida contro la natura e la sua lotta per l’uguaglianza di genere. Il film, uscito nelle sale statunitensi lo scorso maggio, è stato un grande successo e ora è disponibile in streaming su Disney+. La storia di Trudy Ederle è un esempio di straordinaria determinazione e coraggio di una ragazza che detestava nuotare. Campionessa olimpica e pioniera del nuoto in acque libere, Trudy ha superato innumerevoli ostacoli; la sua eredità vive non solo attraverso i suoi record e riconoscimenti, ma anche nel film che celebra la sua vita e ispira nuove generazioni.