Kenzo Takada

vera e propria istituzione nel mondo della moda del ventesimo secolo ha segnato lo stile di un’epoca, dai costumi per il teatro, alle fragranze, ai design per interni: ogni opera dello stilista giapponese reinterpreta il misterioso atto della creazione artistica trasformandolo in una meravigliosa storia d’amore.

La vita di Kenzo Takada

“La moda è come il cibo, è importante non soffermarsi sullo stesso menù”.

Varietà e desiderio di cambiare: questa è la filosofia che ha da sempre contraddistinto la vita e la carriera dello stilista. Le sue scelte in continuo movimento, in perenne evoluzione, così come lo è stata la sua vita: dalla sua partenza dal Giappone occidentale al suo approdo a Parigi, nel 1965, la sua arte ha saputo esplorare e reinventare tessuti “controcorrente” come il cotone, da cui realizza i kimono ariosi per restituire “libertà al corpo dai vestiti”. Ha saputo unire universi artistici differenti, essendo stato uno dei primi pionieri del “flower power”. Si è divertito, giocando con i codici del colore, dei tessuti e delle stampe. Negli anni ’70, Kenzo era già il marchio più venduto al mondo.

Prêt-à-Porter: un lusso per tutti

Per lo stilista, classe ed eleganza sono sinonimo di pregio a prezzi accessibili. L’ingrediente principale l’inclusività e il collante le connessioni umane. Un abito che viene utilizzato e vissuto ha una storia da raccontare, e quindi non esistono più le passerelle, ma strade, e le collezioni non sono esclusivamente per le sfilate, ma per le persone. Approdano dunque le stampe jungle e richiami alla simbologia della natura; i tratti tipici del Giappone si mescolano armoniosamente allo stile europeo e alle influenze della cultura street di New York. Un progetto del genere è certamente ambizioso, ed è per questo che nel 1984, Kenzo lascia ancora una volta il suo indistinguibile segno innovativo collaborando con il marchio The Limited. L’unione di queste due realtà mette in moto una linea di abbigliamento di Prêt-À-Porter a prezzi più convenienti. Mossa coraggiosa che si rivelerà tuttavia la classica arma a doppio taglio, spingendo alcuni rivenditori di lusso a smettere di lavorare con Kenzo.

Kenzo Takada stilista | Life&People magazine di modaNel 1999 Kenzo abbandona il suo marchio. I valori su cui l’artista aveva fondato il suo impero vanno svanendo con l’avanzare inesorabile del tempo e dei cambiamenti: egli non si riconosce più nella visione consumistica e imprenditoriale dei marchi con cui collabora. Per un uomo dalla sua tempra, tuttavia, ogni fine non è altro che un nuovo inizio.

“Sono uno stilista più che un uomo d’affari esperto”

Questo nuovo capitolo della sua storia vede protagonista Roche Bobois, il noto atelier di mobili parigino che in passato aveva lavorato anche con Christian Lacroix e Jean-Paul Gaultier. Crea, così, un’eccezionale collezione di tessuti e ceramiche con i codici grafici e culturali che lo contraddistinguono: la padronanza dei colori, la mescolanza delle influenze orientali e la gentilezza dei motivi.

E vissero per sempre: l’eredità di Kenzo Takada

Una carriera consacrata alla creatività, il suo marchio lo si riconosce su tutti e su tutto, Takada Kenzo ha rivoluzionato la storia della moda, dedicando anima e corpo ad ogni sua creazione, arricchendola con il suo sincero approccio giocoso e leggero. Quando ami qualcosa intensamente, così come Kenzo amava la sua arte, la visione di un’artista si moltiplica e diventa caleidoscopica, versatile. Negli anni ha, infatti, realizzato anche costumi per il teatro (Course du Temps di Stockhausen, 1979), ha prodotto film, come Rêve après rêve del 1980, ha disegnato le uniformi giapponesi in occasione delle Olimpiadi di Atene del 2004.

Kenzo Takada stilista | Life&People magazine di moda

 “Una volta mi è stato detto che a Parigi non c’era alcuna possibilità per un giapponese di lavorare nell’industria della moda. Gli uomini non erano ammessi alle scuole di design e negli anni Cinquanta la creatività non era accettata in Giappone. Soprattutto, i miei genitori non volevano che lavorassi nella moda”.

Nel 2016 Parigi ha conferito a Kenzo la Légion d’Honneur, ringraziandolo per il suo contributo all’industria della moda e per la sua rivoluzione nel mondo dell’arte. Domani, 6 luglio 2024, presso la Tokyo Opera City Art Gallery, inaugura la mostra Takada Kenzo – Chasing Dreams, che espone una panoramica completa del percorso creativo dell’artista rivisitata attraverso la prospettiva delle sue molteplici e variegate creazioni, nonché dal suo profondo amore per l’arte.

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