Il sipario dello storico teatro Petruzzelli di Bari si chiude – in occasione della pausa estiva – con un ultimo spettacolo dedicato al progetto “Viaggio nei teatri italiani”. Si tratta di un’iniziativa culturale del brand, ripartita da Torino nel 2024, volta a sostenere le realtà artistiche italiane, veri e propri punti di riferimento di formazione, storia e cultura.
Dalle musiche di Dmitrij Šostakovič a quelle di Sergej Prokof’ev
La serata teatrale si apre con il concerto “Festive Ouverture, in La maggiore, op.96” di Dmitrij Šostakovič, sulle note dell’orchestra del Teatro Petruzzelli diretta da Diego Matheuz e il solista d’eccezione Francesco Siragusa, al contrabbasso. Una breve composizione festosa caratterizzata da “melodie immediate, ricche armonie e sezioni ritmiche incalzanti, con gli ottoni che aggiungono intensità alle linee melodiche dei fiati” come riporta Harper’s Bazaar Italia. A seguire, si esegue il “Divertimento concertante per contrabbasso e orchestra” di Nino Rota, che esplora tutte le possibilità espressive e tonali del contrabbasso. A fine serata, lo spettacolo si conclude con “Roméo et Juliette, suite per orchestra” di Sergej Prokof’ev. Questa suite musicale racconta la psicologia dei protagonisti attraverso 52 numeri, collegati con un’arcata drammatica che riflette il forte temperamento teatrale di Prokof’ev. La Fondazione Teatro Petruzzelli – che non solo promuove la musica classica di compositori contemporanei, ma investe anche nella formazione del pubblico di domani – ha svolto un ruolo fondamentale per la riuscita della serata.
La storia del teatro Petruzzelli
La costruzione del teatro Petruzzelli inizia nel 1898, ma si inaugura solo quattro anni dopo, nel febbraio 1903, con «Gli Ugonotti» di Giacomo Meyerbeer. Il Petruzzelli si distingue rispetto agli altri teatri italiani per la straordinaria capienza (in origine 2.192 posti, oggi 1.482, ridotti nel tempo in seguito alle normative di sicurezza) oltre che per varietà della programmazione. Sul palcoscenico si rappresentano, nel corso degli anni e delle stagioni, i grandi classici del repertorio lirico a partire dalle opere di Verdi e Puccini. In calendario anche spettacoli in linea con le tendenze del panorama artistico internazionale. Si ricordano la grand-opéra di Marchetti Ruy Blas, genere che per l’imponenza delle esecuzioni e la complessità della macchina scenica veniva difficilmente proposto nelle stagioni liriche, l’opéra- comique di Auber Fra’ Diavolo, l’opera ballo Guarany di Gomes e il balletto di Marengo Ballo Excelsior.
Il palcoscenico del Petruzzelli fin da subito brilla grazie alla presenza di artisti indimenticabili:
i tenori Mario del Monaco, Alfredo Kraus, Beniamino Gigli, Tito Schipa, il soprano Renata Tebaldi e il baritono Renato Bruson. Con l’arrivo dell’era fascista, il controllo politico si estende anche nelle scelte della programmazione artistica cittadina, dove compaiono compositori in linea con i gusti del regime. Poi l’arrivo della guerra e la successiva caduta del fascismo. Quando Bari diventa sede delle forze alleate il Petruzzelli fu occupato dall’esercito anglo-americano che lo trasforma in un contenitore dedicato allo svago per le proprie truppe, come testimoniato da «Polvere di Stelle».
Il film interpretato da Alberto Sordi e Monica Vitti descrive l’atmosfera di un Petruzzelli palcoscenico di ogni forma di intrattenimento, negli anni del dopoguerra.
Nel 1973 il Petruzzelli ottiene il riconoscimento di «Teatro di tradizione».
In quegli anni si avvicendano sulla scena pugliese eventi lirici di rilevanza internazionale. A Bari il regista Ronconi rappresenta quella «Ifigenia in Tauride» di Piccinni che poi avrebbe portato nel Théâtre du Châteletdi Parigi e il regista Pier Luigi Pizzi mette in scena «I Puritani» di Bellini, nella prima versione che il compositore scrive per la cantante spagnola Maria Malibran.
Dal 1981 il Teatro accoglie le più grandi compagnie di balletto (tra cui quelle di Maurice Béjart e Roland Petit), regalando al pubblico spettacoli indimenticabili. Il Petruzzelli ospita abitualmente i cantanti più noti e apprezzati del panorama mondiale: Luciano Pavarotti, Plácido Domingo, José Carreras, Katia Ricciarelli, Raina Kabaivanska e Cecilia Gasdia. Le stagioni del Petruzzelli di Bari sono all’epoca tra le più belle d’Italia. I riflettori si erano appena spenti sulla Norma di Bellini quando, la notte del 27 ottobre del 1991, un incendio distrugge il Teatro danneggiando irrimediabilmente la vita artistica del capoluogo pugliese e lasciando i cittadini nello sgomento di un evento inimmaginabile.