L’alta cucina
può essere ancora più alta, questo succede quando veicola tematiche socialmente sensibili come fatto da Massimo Bottura, chef stellato ufficiale del recente G7 di Borgo Egnazia, in Puglia. Con le sue creazioni ha lanciato importanti messaggi ai grandi della Terra. Da poche ore si sono spenti gli echi del G7 il vertice dei capi di Stato delle sette nazioni più industrializzate del pianeta, che ha visto la partecipazione anche del presidente del Consiglio Europeo e della Presidente della Commissione Europea, oltreché di invitati illustri come il Papa e Zelensky.
“Vieni in Italia con me”
La presenza dello chef pluristellato Massimo Bottura, voluta proprio dalla Meloni per deliziare i palati dei potenti durante il summit. Missione compiuta! Lo chef designato del G7, infatti, ha risposto dimostrando che attraverso la cucina si possono veicolare messaggi importanti. I menu messi a punto da Bottura, proposti sotto l’unico titolo di “Vieni in Italia con me” (che avrà certo rassicurato il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida) hanno toccato infatti come filo conduttore temi sensibili come quelli dell’inclusione e della lotta agli sprechi alimentari. Non certo una novità per lo chef titolare dell’Osteria Francescana, tre stelle Michelin più una stella verde, riconoscimento quest’ultimo che viene assegnato ai ristoranti all’avanguardia nel campo della sostenibilità. Costruite all’insegna delle contaminazioni regionali, le creazioni di Bottura hanno condotto i grandi della Terra in un viaggio tra i sapori del Bel Paese.
Niente spreco
Un iconico esempio è il pane e pomodoro proposto al primo appuntamento a tavola. Un pane tostato imbevuto nell’acqua di pomodoro, con le fette di pane ricoperte d’oro (per raccontare appunto che «il pane è oro», ha spiegato lo stesso Bottura). Nella visione dello chef, un vero e proprio manifesto contro lo spreco alimentare. Che dire poi della Zuppa di pesce dell’Adriatico? Tra gli ingredienti, il famigerato granchio blu, specie aliena che ha causato seri danni all’economia del settore ittico di Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna. Un modo di portare nel piatto altri temi sensibili come il cambiamento climatico, la globalizzazione e lo sfruttamento delle acque. E prima della conclusione del pranzo, terminato con quell’ops mi è caduta la crostatina, che è forse il più famoso dei dessert/divertissement di Bottura, ecco il merluzzo in Costiera Amalfitana con brodetto di olive verdi, capperi e colatura d’alici. Attenzione: merluzzo, pesce povero! Scelta ponderata per ribadire l’impegno contro gli sprechi e per la sostenibilità.
Upcycling culinario e inclusione
Un esempio su tutti… Anzi due. Un pesto alla genovese, che poi sarebbe un vero e proprio pesto alla genovese, se non fosse che lo chef stellato per prepararlo utilizza briciole di pane al posto dei pinoli. Collaudato piatto antispreco di Bottura, è espressione di quell’upcycling culinario che oltretutto è una delle tendenze food di quest’anno. Altrettanto significativo, per il gusto e per il messaggio, questa volta di inclusione, è stato il tortellino del dito mignolo con crema leggera al Parmigiano Reggiano di Rosola. Protagonisti del piatto infatti erano i tortellini fatti a mano dai ragazzi del progetto tortellante. Di cosa si tratta? Del laboratorio nato a Modena nel 2016 su impulso dello chef, per insegnare a ragazzi e giovani autistici a produrre pasta a mano con l’aiuto delle sfogline modenesi.
Prima data disponibile: 2 dicembre 2024
Che dire? Beati i partecipanti al G7. Se non eravate tra loro e volete provare le stesse emozioni, non vi resta che prenotare un tavolo all’Osteria Francescana di Modena. La prima data disponibile è il prossimo 2 dicembre. Il prezzo? 350 euro per il menu degustazione, cui vanno aggiunti altri 240 per l’abbinamento con vini selezionati. Bon appetit!