Nel cuore pulsante di Bologna, la 38ª edizione del Festival del Cinema Ritrovato si afferma come un faro di cultura e storia cinematografica. Anche quest’anno va in scena un evento imperdibile per appassionati e neofiti: dal 22 al 30 giugno, infatti, la città emiliana si trasformerà in un palcoscenico internazionale in cui il passato del cinema risorge in tutto il suo splendore. Coordinato dalla Cineteca di Bologna, il festival non è solo una rassegna di film restaurati, ma un autentico baluardo per il patrimonio cinematografico mondiale.
Marlene Dietrich: simbolo di eleganza e ribellione
emblema di uno charme immortale, è ricordata per la sua attitudine ribelle nei confronti delle regole più convenzionali del mondo della moda. Figura cardine nel panorama del cinema e dello stile, Dietrich nasce a Berlino nel 1901, imponendosi sulla scena internazionale con un carisma che ancora oggi risuona dal palco fino al backstage. Celebre per i suoi abiti androgini e per l’uso innovativo dello smoking, non solo ridefinisce il concetto di femminilità, ma lo estende creando un nuovo canone estetico: lo stesso che influenza le nuove generazioni di designer e le fashion icon fino alla contemporaneità.
Collaborando con registi del calibro di Josef von Sternberg, Marlene Dietrich dà vita a personaggi indimenticabili che finiscono per plasmare l’immaginario collettivo. Film come L’angelo azzurro e Shanghai Express non solo consolidano la sua reputazione come attrice di talento, ma ne esaltano l’immagine da femme fatale, avvolta in un’aura di mistero e seduzione. Il festival cinematografico di Bologna, quest’anno, avrà l’onore di riscoprire e celebrare proprio questo simbolo di charme anticonvezionale. Le pellicole restaurate offriranno l’opportunità di apprezzare nuovamente l’abilità con cui Marlene Dietrich, nella sua carriera, ha saputo coniugare arte e vita, moda e cinema, regalando al pubblico un’eredità culturale di inestimabile valore.
Cinema Ritrovato Bologna: il genio cinematografico di Pietro Germi
Nato nel 1914 a Genova, Pietro Germi capta e racconta l’essenza dell’Italia del suo tempo, traducendola in pellicole che ancora oggi sono immensamente rilevanti per la loro profondità umana e per la critica sociale. La sua opera fa da ponte tra il Neorealismo e la commedia all’italiana, unendo realismo crudo e satira sociale con maestria inarrivabile, vera cifra stilistica dell’intera produzione di Germi. Tra i suoi film più rappresentativi, Divorzio all’italiana (1961) è una pietra miliare della storia del cinema che analizza con ironia mordace le contraddizioni della società italiana. Allo stesso modo, Sedotta e abbandonata (1964) continua a essere un classico intramontabile, offrendo un ritratto spietato ma profondamente umano delle dinamiche familiari e sociali del Sud Italia.
Le altre gemme del festival bolognese
Il festival del Cinema Ritrovato non si limita a celebrare le figure indimenticabili di Marlene Dietrich e Pietro Germi, bensì offre anche una panoramica ricca e variegata sulle opere di altri grandi maestri del cinema internazionale. Tra questi, spiccano i nomi di Anatole Litvak e Gustaf Molander, il cui contributo alla settima arte adesso può essere finalmente riscoperto e valorizzato attraverso proiezioni restaurate e approfondimenti critici. Anatole Litvak, regista di origine ucraina, si afferma a Hollywood grazie al suo stile raffinato e alla sua capacità di dirigere film di grande impatto emotivo. Gustaf Molander, regista svedese, dà un contributo significativo alla storia del cinema scandinavo collaborando spesso con Ingmar Bergman.
La ricca selezione proposta dalla rassegna comprende anche opere di registi meno conosciuti ma altrettanto influenti,
come Kōzaburō Yoshimura e Frank Borzage, ampliando ulteriormente l’orizzonte cinematografico e stimolando la curiosità degli spettatori. Il grande impegno profuso dall’organizzazione della manifestazione nel proporre un’eclettica varietà di temi e pellicole, testimonia l’importanza del restauro in ambito cinematografico. Solo in questo modo può essere ancora possibile preservare, valorizzare e continuare a tramandare un patrimonio dal valore culturale e sociale inestimabile. Per riscoprire tutta la bellezza del cinema in modo inedito, gli interessati potranno già iniziare ad acquistare i biglietti e a pianificare una visita a Bologna in occasione dell’edizione 2024 del Festival Il Cinema Ritrovato. Un’opportunità che permette di essere parte integrante di un’esperienza unica, volta a celebrare il passato e a ispirare il futuro.