La mostra Rara Avis. Moda in volo in scena fino al 21 luglio presso le Uccelliere Farnesiane, simbolo della Roma barocca. I protagonisti dell’esposizione sono abiti e gli accessori couture estrapolati dalle collezioni delle maison più celebri al mondo, uniti da un tema preciso: il mito ancestrale della dea-uccello, le cui membra umane si fondono con le piume dei volatili. Creature sacre tra le quali annoverare la babilonese Lilith e Atena, dea civetta raccontata nell’Odissea di Omero. Visitare la collettiva è l’occasione per volare con l’immaginazione sulle ali della bellezza.

Rara Avis. Moda in volo: la mostra

Simbolo di esotismo e lusso, nell’immaginario collettivo le piume rimandano soprattutto alla seduzione. Un legame rivelato in ogni suo dettaglio dalla mostra, grazie alla curatela di Sofia Gnoli e in diretta collaborazione con Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo. Qui si trova il luogo dell’allestimento, cioè le Uccelliere Farnesiane sul Palatino.

Rara Avis | Life&People Magazine“Rara Avis” è un termine latino che significa “Uccelli rari”: in questo caso, gli inconsueti volatili sono rappresentati dalle creazioni di stilisti come Dior, Gaultier, Gucci e Mugler, solo per citarne alcuni. Accessori e “abiti uccello” nel percorso espositivo si presentano divisi in due sezioni: l’area Mito e quella delle Caleidoscopiche Visioni. La prima tranche è a sua volta frazionata nelle sottocategorie chiamate Le Ali, irreAli, reAli e, insieme ad abiti storici, vi sono raccolti anche elementi appartenenti alla giornalista di moda Anna Piaggi. La seconda parte della mostra immerge il visitatore in uno scenario via via sempre più opulento e teatrale.

Alcuni degli abiti esposti nella sezione Miti

«Vola solo chi osa farlo», diceva Luis Sepúlveda, e sono numerosi i designer che – nell’arco della loro carriera – hanno spiccato il volo. Nella sezione Miti si assiste alla contrapposizione tra abiti-cigno, bianchi e neri, con il pensiero che va a Tchaikovsky. Si tratta, in particolare, del vestito di tulle immacolato firmato Maria Grazia Chiuri per Christian Dior, apparso sulla passerella della Cruise Collection 2022, e della “Dissezione Eclettica” in total black di Alexander McQueen per Givenchy, appartenente alla collezione Autunno Inverno 1997.

Rara Avis | Life&People MagazineIn mezzo, sta il Divino: a effigiarlo ci pensa la creazione disegnata da Donatella Versace per Katy Perry in occasione del MET Gala 2018. Quest’ultimo è un abito dorato in tessuto tecnico con applicate gigantesche ali di piume di struzzo.

Le creazioni presenti nella sezione Caleidoscopiche Visioni

Arrivando presso la sezione Caleidoscopiche Visioni, sfilano davanti agli occhi un abito di penne di Roberto Capucci risalente al 1983, il bolero-pappagallo realizzato da Nelly Saunier per la prima collezione haute couture di Jean-Paul Gaultier dell’Autunno Inverno 1997 e le piume Uccello del Paradiso di un celebre vestito Thierry Mugler. Tra i pezzi più recenti, vale la pena menzionare il pavone-patchwork della collezione Primavera Estate 2005 Prada e il mantello con ricami tridimensionali di grandi uccelli, accostati a tinte cangianti, creato da Alessandro Michele per Gucci nel 2019 e indossato dalla cantante Florence Welch sul red carpet del MET Gala di quell’anno.

Rara Avis | Life&People MagazineTra gli accessori, spiccano la borsa gabbietta e i cappelli surrealisti a firma Elsa Schiaparelli, insieme a oggetti provenienti dalla collezione personale di Anna Piaggi, una delle più eccentriche interpreti della moda novecentesca. Fra tutti questi abiti storici, alla mostra Rara Avis è possibile ammirarne anche uno realizzato apposta per l’occasione: si chiama Vittoria del colibrì ed è un’opera di Tiziano Guardini ispirata da una favola africana. Il capo è realizzato con piume di seta Ahimsa, ossia “non violenta”, ottenuta senza bollire il baco, quindi impiegando il bozzolo all’ultimo stadio vitale quando la farfalla l’ha già lasciando spiccando il volo. Un’immagine sostenibile e poetica al tempo stesso. Il vestito recupera anche i resti di una precedente mostra, gli stessi che ne costituiscono le pieghe naturali del tessuto, reso lucente dall’applicazione di sottilissime foglie d’oro.

Le Uccelliere Farnesiane

Le Uccelliere Farnesiane che ospitano la mostra, sono voliere realizzate in stile Barocco, volute e fatte costruire dai Farnese. Presso i due padiglioni, costituiti dalla struttura rinascimentale, i membri della nobile famiglia si recavano durante l’estate.

Rara Avis | Life&People MagazineQui cercavano refrigerio attraversando gli Orti Farnesiani del Palatino, all’interno dei quali si erge l’edificio: si tratta di uno dei primi esempi al mondo di giardino botanico, affacciato sull’eterna bellezza degli antichi resti di epoca imperiale. Le Uccelliere, forniscono lo scenario ideale per l’esposizione sia per nesso logico, sia per via della loro enfatica ricchezza di dettagli.

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