Rinnovare il classico costrutto dello stile officewear è possibile, soprattutto durante la bella stagione. A sorpresa, i bermuda si rivelano l’indumento più versatile e in grado di prestarsi a molteplici interpretazioni stilistiche: raffinati e di tendenza, soddisfano sia le esigenze di eleganza formale, sia di comfort. Dopotutto, è sufficiente un approfondimento storico per capire che l’evoluzione stilistica e d’uso dei bermuda da un lato, e dell’abbigliamento da ufficio dall’altro, ha una reale convergenza.

Storia dei bermuda

Associati prevalentemente all’abbigliamento casual da uomo, i bermuda nascevano, in realtà, come capo femminile. Una legge in vigore nel periodo della Seconda guerra mondiale proprio presso l’arcipelago delle Bermuda, dominato dal Regno Unito, vietava alle donne del posto di mettere in mostra le gambe nude per intero, pertanto questi calzoni riuscivano a ovviare al problema. Di lì a poco i pantaloncini lunghi fino all’altezza delle ginocchia entrarono a far parte anche del guardaroba maschile. Dimostrandosi pratici e adatti ad affrontare il caldo nelle zone tropicali, furono adottati dall’esercito britannico negli insediamenti nel deserto e, tuttora, fanno parte della divisa della Royal Navy.

Officewear | Life&People MagazineCome si evince facilmente, prendono il nome dalle isole situate nel Nord Atlantico. Qui, da sempre, sono indossati anche durante le occasioni ufficiali con giacca e cravatta per gli uomini. Non è assurdo, quindi, pensare di portare i bermuda con indumenti formali per recarsi in ufficio. Le varie rielaborazioni dei modelli da donna iniziano a proliferare grazie allo spirito rivoluzionario di Coco Chanel, avvezza a rinnovare l’abbigliamento femminile applicandovi la praticità dei tagli maschili.

L’abbigliamento da lavoro per emanciparsi

Per antonomasia, la divisa da lavoro destinata all’ufficio è il tailleur: questo capo d’abbigliamento coniuga brillantemente eleganza e praticità. Sia nella versione giacca e pantaloni, sia in quella giacca e gonna a tubino, sintetizza i codici estetici del potere declinati al femminile.

Officewear | Life&People MagazineIl termine “tailleur”, in lingua francese, significa “sarto” e, se a inventarlo fu proprio un professionista di questa categoria, ben presto lo rivendicarono i primi movimenti per l’emancipazione della donna. Nel 1885, John Redfern disegnò per la principessa Alessandra del Galles un completo per andare a cavallo e presentarsi alle truppe: composto da una giubba e una gonna lunga di tessuto molto pesante, era comunque più comodo rispetto alle pompose mise ottocentesche indossate dalle dame.

L’evoluzione del tailleur

L’evoluzione della foggia rende il tailleur simile a com’è adesso durante il periodo della Seconda guerra mondiale: da questo momento, comincia a essere anche il capo più utilizzato per l’ufficio. La gonna si accorcia fino al ginocchio e la stoffa è meno spessa, per agevolare i movimenti. Sono tutti segnali di un’emancipazione femminile sempre più consapevole. Ancora una volta, nella storia del costume, è Chanel ad avviare una nuova trasformazione, realizzando il completo in jersey. Questo tessuto, fino allora impiegato per gli indumenti intimi, rende il tailleur aderente al corpo, con una gonna dalla linea dritta.

Officewear | Life&People MagazineNel 1947, Dior realizza un ensemble in grado di evidenziare la silhouette, soprattutto grazie alla celebre Bar Jacket, cioè una giacca che enfatizza il punto vita con il suo taglio a clessidra molto accentuato. Il tailleur con i pantaloni, invece, è una derivazione dello smoking da donna concepito da Yves Saint Lurent negli anni ’70, poi divenuto l’emblema di Giorgio Armani negli anni ’80, però in una versione decisamente più fluente.

Officewear: rinnovare il look con i bermuda

Sintetizzando le idee proposte dai designer sulle passerelle di stagione, i bermuda si affermano come capo deputato per rinnovare il classico officewear, soprattutto durante l’estate. Modelli dalla linea scivolata oppure rivisitazioni sartoriali, rappresentano l’alternativa alle pencil skirt o ai pantaloni lunghi dei tailleur. I bermuda di Chanel non possono che essere di tweed, indossati con le ballerine bicolore, rivisitazione balletcore delle scarpe più famose della maison di Rue Cambon.

Officewear | Life&People MagazineSe il completo fumo di Londra in grisaglia rimanda immediatamente al power dressing maschile, allora Jil Sander lo rielabora in versione fluida, aumentando i volumi e accostando i pantaloni al ginocchio a uno smanicato. Anche il blazer doppiopetto riceve nuova linfa dall’ensemble con i pinocchietti, purché dritti, minimali e con la piega, come suggerito da Theory. L’outfit color block di Loewe, infine, lascia la giacca nell’armadio a favore del cardigan vivace: a completare il look sono dei bermuda neri semplici e le Mary Jane basse.

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