Nel 1860, Louis-Ulysse Chopard – appena ventiquattrenne – fonda in Svizzera un laboratorio di orologeria di alta precisione; riscuoterà talmente tanto successo da diventare il prediletto dello Zar Nicola. Nel 1920, suo nipote trasferisce l’officina da Sonvilier a Ginevra. Nel 1963, l’azienda passa in mano a Karl Scheufele III, discendente di una dinastia di orologiai, che introduce e rende celebre anche la produzione di gioielli Chopard. I suoi figli, Caroline e Karl-Friedrich, attualmente gestiscono le collezioni della casa di haute jewelry con sede a Fleurier gli stessi che si sono resi promotori anche di diverse iniziative culturali, associando il marchio al mondo del cinema.

Chopard e il cinema

Nel 2014, Chopard è sponsor principale dei restauri che restituiscono lustro alla facciata e all’ingresso degli studi di Cinecittà, riportandoli all’aspetto originario del 1937. I lavori terminano nell’autunno dello stesso anno per presentare l’opera durante il Festival del Cinema di Roma. Sul tappeto rosso gli invitati sfilano indossando proprio le creazioni del marchio svizzero.

Gioielli Chopard | Life&People MagazineDalla fine degli anni ’90, inoltre, Caroline Scheufele istituisce una cooperazione molto fruttuosa con il Festival di Cannes. Nel 2007, in occasione del sessantesimo anniversario della rassegna, la stessa Caroline crea una speciale selezione di gioielli – chiamata Red Carpet Collection -, cui contribuisce anche la maison Valentino.

I gioielli Chopard: la Red Carpet Collection

Le collaborazioni nel mondo della moda sono all’ordine del giorno così, tra le più importanti e longeve, va ricordata proprio quella tra la maison di alta gioielleria Chopard e il Festival del Cinema di Cannes, nata nel 1998. Per la kermesse viene creata, agli inizi del Duemila, la Red Carpet Collection. Ogni anno, oltre ad avere un tema diverso, la serie si arricchisce di un nuovo pezzo da collezione; questa volta i gioielli presentati sono ben 77, tanti quante le edizioni della manifestazione, ad indossarli gli attori che presenziano sul tappeto rosso e durante le proiezioni dei film in sala.

Gioielli Chopard | Life&People MagazineLa collezione Chopard 2024 si ispira alle favole. Alcuni gioielli le rappresentano direttamente, come la rosa fluttuante sul cristallo di rocca – citazione da La Bella e La Bestia -, mentre altre gemme sono create per evocare un’atmosfera incantata, come un esemplare inestimabile di spilla a forma di mughetto. La filosofia si incentra sul tema dell’evasione dalla realtà odierna, conflittuale e violenta, verso un mondo da sogno dove c’è sempre il lieto fine.

Il legame tra Chopard e Cannes

Da ventisei anni Chopard è uno degli sponsor principali del Festival di Cannes, un privilegio e una sfida che sussiste per amore dell’arte. Ultimamente, il legame è ancora più stretto grazie ai buoni rapporti tra Iris Knobloch, direttrice della manifestazione cinematografica, e Caroline Scheufele, co-presidente insieme al fratello della famosa gioielleria.

Gioielli Chopard | Life&People MagazineCaroline, infatti, si è occupata di reinventare il design della Palma d’Oro, il premio consegnato alla fine del Festival. Il trofeo, così, si è trasformato in un vero gioiello, realizzato con la tecnica della fusione a cera persa e incastonato su un cristallo di rocca.

La sede della produzione Chopard

I gioielli Chopard sono realizzati in Svizzera con grande perizia artigianale. Non a caso, ogni fase della creazione è completamente internalizzata nell’azienda. Presso il quartier generale si trova la fonderia, dove si utilizza oro etico 24 carati da convertire in lingotti da 18 carati, che serviranno per rendere concreti i progetti dei designer. Un team di lavoro immerso tra immagini d’archivio di pietre preziose, che servono da costante ispirazione per i nuovi bozzetti fatti prevalentemente a mano, con matite e acquerelli.

Gioielli Chopard | Life&People MagazineL’esperienza degli artigiani Chopard è trentennale e ognuno conosce tempi e modi migliori per eseguire ad arte il taglio di una pietra. Per raggiungere l’atelier di alta gioielleria, integrato nel polo aziendale, occorre spingersi fino all’ultimo piano. Dopo una fase di lavorazione che richiede mesi, qui vengono esposti anche i pezzi unici appartenenti alla Red Carpet Collection.

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