Nella maggior parte delle storie d’amore una pietra preziosa arriva per sugellare una proposta di matrimonio e coronare il sogno di due innamorati. Tuttavia, quando un giovane di nome Alfred si inginocchia davanti alla sua amata Estelle per chiederle di sposarlo, alla fine dell’800, lei di pietre preziose ne ha già viste molte non perché avesse ricevuto più proposte di matrimonio, ma poiché suo padre era proprio un commerciante di gemme. C’è da dire, però, che anche il futuro sposo vantava una più che discreta conoscenza di quel mondo luccicante essendo figlio di un artigiano gioielliere e broker di diamanti. Dunque, l’unione dei cognomi dei due innamorati, Van CleefArpels, segna, nel 1895, l’inizio di una storia che va ben oltre quella di un semplice matrimonio celebrato a Parigi.

Nel 1906 viene fondata la maison e aperta la prima boutique a Parigi

Cresciuti immersi fra gioie e monili, Estelle ed Alfred, diventano i protagonisti di un prezioso racconto sulla cui prima pagina si legge una data, 1906, ed un indirizzo, 22 di Place Vendôme, Parigi. È in quell’anno, infatti che nel celebre quartiere della Ville Lumiere apre la prima boutique Van Cleef & Arpels.  A fondare la maison era stato Alfred insieme a Charles, fratello della sua amata.

storia Van Cleef Arpels | Life&People MagazineChe si trattasse di un’azienda destinata a fornire una clientela facoltosa lo si intende sin dal principio, dalla prima creazione commissionata: Varuna Boat era il suo nome, un modellino in scala dello yacht Varuna, oggetto unico al mondo. La sua funzione? Conteneva un campanello elettrico usato per chiamare il maggiordomo. Di sicuro un simile prezioso marchingegno sarà finito nelle mani un ricco aristocratico, solo il primo di una lunga lista di prestigiosi compratori che si affacceranno alla maison.

Gli anni ’20: la direzione artistica di Renée Puissant

Un ruolo fondamentale nella definizione dello stile di Van Cleef & Arpels lo giocano gli anni ’20, durante i quali i materiali utilizzati e il design delle creazioni subiscono l’influenza della cultura orientale. Una tendenza che si ritrova sia nel primo orologio da polso segreto, in platino e diamanti, creato nel 1923, che nel bracciale Roses, impreziosito da rubini, smeraldi e diamanti.

storia Van Cleef Arpels | Life&People MagazineUn gioiello, quest’ultimo che, nel 1925, riceve il Grand Prix all’Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne. Ma è l’anno successivo a segnare una svolta nella storia della maison con l’ingresso in azienda di Renée Puissant. Figlia di Estelle e Alfred, essa ricopre da quel momento il ruolo di direttrice artistica della maison a fianco del designer René-Sim Lacaze.

Van Cleef & Arpels: gioielli per Principesse e Regine

Sempre più ammirate da Reali e celebrità di tutto il mondo, le creazioni firmate Van Cleef & Arpels iniziano a farsi strada in un mondo da favola. È il 1939 quando, per le nozze della Principessa Fawzia d’Egitto con Mohammed Reza Pahlavi, futuro Scià di Persia, la maison crea i gioielli della sposa, nonché quelli di sua madre, la Regina Nazli d’Egitto.

storia Van Cleef Arpels | Life&People MagazineE questo è solo l’inizio perché a seguire l’esempio dei sovrani egiziani è, ben presto, Edoardo VIII, Re del Regno Unito, che regala alla sua amata Wallis Simpson, in occasione del suo quarantesimo compleanno, la collana Cravate, un bracciale con rubino e diamante e la spilla Houx con rubini incastonati in Serti Mystérieux. Non si può dire, dunque, che badasse a spese in fatto di doni alla propria consorte l’elegante sovrano inglese.

La nascita dell’iconica collana a zip

E molto spesso, erano clienti come Wallis Simpson, ad ispirare le creazioni della maison; pare sia stata proprio la duchessa di Windsor ad ispirare l’iconica collana zip, nel 1938, sebbene il gioiello acquisì solo nel 1950 la sua forma definitiva.

storia Van Cleef Arpels | Life&People MagazineMa nella lunga carrellata di Regine che hanno ricoperto il proprio corpo di pietre preziose e monili Van Cleef & Arpels c’è anche Grace Kelly. Ranieri III di Monaco, in vista delle loro nozze, non poteva che donarle una parure di gioielli con perle firmata dalla maison.

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L’incontro con Balanchine e il legame della maison con il mondo della danza

Accanto a nomi di Principesse e Regine, – a partire dagli anni ’60 -, nelle pagine della storia dell’ azienda si aggiunge quello di un grande coreografo: nel 1967 Claude Arpels conosce George Balanchine, co-fondatore del New York City Ballet. Un incontro che segna l’inizio di un’altra storia d’amore, quella fra Van Cleef & Arpels e la danza. Primo frutto di questa liaison è Jewels, balletto dedicato alle pietre preziose, presentato per la prima volta nell’aprile 1967.

 Life&People MagazineUn’opera divisa in tre atti, intitolati Smeraldi, Rubini e Diamanti, a ciascuno dei quali era associato un compositore tra Fauré, Stravinsky e Tchaikovsky. A dirla tutta, i primi ‘sintomi’ di una passione per l’arte di Tersicore, il brand fondato a Parigi li aveva mostrati già negli anni ’40 con l’ideazione di una serie di gioielli raffiguranti ballerine.

 Life&People MagazineE, a questo amore che ha sancito l’inizio di un prezioso destino Van Cleef & Arpels è rimasta fedele anche nei decenni successivi. Erede dello stretto legame che unisce la maison al mondo della danza è il Festival Dance Reflections, che è stato curato da Serge Laurent. A patrocinare la rassegna di spettacoli, svoltasi a New York, è la storica maison di gioielli, testimone di un eterno passo a due fra gemme preziose ed eterei danzatori.

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