Sofisticato o minimalista, figurativo oppure astratto, prezioso, quotidiano, maschile e femminile: il foulard – molto più di un semplice accessorio – è il tocco finale essenziale e aggraziato per definire il proprio look. Esprime personalità, legato intorno al collo, al polso, magari usato strategicamente per mettere in risalto un taglio di capelli o annodato ad una borsa. Nel libro “Dior Scarves. Fashion Stories”, pubblicato da Thames & Hudson, Maria Luisa Frisa esplora la miriade di ispirazioni che sono alla base dei preziosi quadrati di seta, veri e propri oggetti d’arte che si rifanno a stili molto diversi tra loro, dalla pittura delle grotte preistoriche alla pop art. Il volume voluto dalla maison francese è arricchito degli scatti di Brigitte Niedermair e Pol Baril, che sono riusciti nell’intento di creare una galleria raffinata di immagini iconiche.
I foulard Dior raccolti in un libro prezioso
Ideato da Maria Grazia Chiuri, direttore creativo delle collezioni femminili, il libro annovera testi di esperti e storici della moda come Maria Luisa Frisa, Claire Allen-Johnstone, Elda Danese ed Emilie Hammen. Quest’ultima, in particolare, ha studiato l’evoluzione dei foulard in tutte le collezioni Dior dal 1947 ad oggi:
“È molto più di un dettaglio formale, la sua importanza va decisamente al di là dei colore o del tema: si tratta di un accessorio in grado di concentrare in uno spazio di tessuto molto ridotto diverse e complesse idee creative”.
Dal momento in cui si posano gli occhi sulla preziosa copertina, è subito evidente che non si ha davanti un’ordinaria pubblicazione di moda: ogni pagina è testimonianza dell’ineguagliabile abilità che da decenni ha definito l’approccio di Dior al design. Il foulard è una tela su cui le menti più brillanti della maison hanno espresso le loro visioni creative, realizzando piccoli arazzi con colori, modelli e motivi che trascendono il mero tessuto.
“Le persone tendono a non rendersi conto di quanto possa essere complesso produrre un oggetto come il foulard: alla base c’è un processo artistico che richiede grande impegno, è come lavorare su un dipinto e trasporre un concetto sulla seta richiede un’enorme abilità tecnica. È necessario molto tempo per produrre un foulard all’altezza delle nostre aspettative, serve un anno per ciascuno e ci lavorano team più ampi di quanto si possa pensare”.
Maria Grazia Chiuri
Apprezzare il bello
Sfogliando le pagine di “Dior Scarves. Fashion Stories”, stampato su una carta che evoca la leggerezza e la consistenza setosa dell’oggetto in sé, si possono immaginare le vibranti strade parigine dove le donne sfoggiavano foulard in grado di elevare lo stile a nuove vette di raffinatezza; allo stesso tempo sembra di assistere al trambusto del backstage di una sfilata di alta moda in cui “il dettaglio è importante quanto l’essenziale˝, come diceva Monsieur Dior, e, modelle e stilisti sono in fibrillazione prima dell’esordio in passerella. In un mondo che spesso procede a ritmo vorticoso, un volume che contiene oltre 400 fotografie d’autore è un invito ad apprezzare il bello che ci circonda e a godere dello sforzo creativo di una casa di moda che ha trasceso le mere tendenze.
Un must-read della moda
Il lettore ha tra le mani un vero e proprio atlante simbolo di raffinatezza couture che comprende 425 foulard raccontati seguendo uno schema tematico – Parigi, Effetti ottici, Cosmogonie, Trame, Codex, Flora, Bestiario, Colorama, Messaggi, Moda – che rappresenta un originale compendio di storia della moda, riletta seguendo le orme delle raffigurazioni 70x70cm, dal 1947 all’epoca contemporanea.
Ora disponibile nelle librerie di tutto il mondo, “Dior Sciarpe: Fashion Stories” è un must-read di 848 pagine per tutti gli appassionati di moda ma anche per chi è interessato ad approfondire alcune tappe della parabola che ha portato la maison francese al successo globale.