Le campagne d’Inghilterra sono fonte di ispirazione delle più celebri scrittrici di fine ‘800; lunghi abiti che si muovono sulle foglie di giardini incolti ma anche grandi ville dal sapore bucolico; il recupero di tali atmosfere è il motivo alla base del trend che prevede di abbandonare la città per immergersi nella natura: cambiare vita e dedicarsi ai piccoli piaceri quotidiani, una colazione in veranda, le uova acquistate dall’allevatore, i pomeriggi dedicati a realizzare vasi in ceramica. Questo è lo stile cottagecore: non più appuntamenti e vita frenetica, rallentare e godere del momento presente, tornare alle attività manuali.
Lo stile cottagecore nel lifestyle
Proprio a chi sogna la ‘slow life’ si rivolge lo stile cottagecore, che, estendendosi trasversalmente a interior design, abbigliamento e architettura, risveglia il desiderio di tornare alle attività più semplici, ma decisamente non minimal. Se infatti Emily Brontë ci ha istruito correttamente, sappiamo già di cosa stiamo parlando: archi, piante rampicanti, ferro battuto e legno massiccio per l’outdoor, tendine di cotone ricamato, tazzine in porcellana e vasi di fiori recisi per gli interni.
Il look
E per lo styling? Tessuti impalpabili, lunghi abiti ampi, ankle boots per smorzare il tono e ricordare che la vita di campagna è tanto pittoresca quanto rustica. Sangallo, balze, tulle, maniche a sbuffo, corpetti e bottoncini prodotti di un’estetica dal sapore antico e – come capispalla – cardigan oversize a maglia larga e giacche in denim (perché no?). Un approccio alla quotidianità mai tanto contemporaneo quanto in qualche modo anacronistico, che si traduce in un look al contempo femminile e confortevole.
Il bisogno di trovare riparo in una realtà più semplice e accogliente ha finito per dare vita ad un mondo parallelo con una sua estetica fatta di abiti a fiorellini, maglioni avvolgenti, maniche a sbuffo, salopette e calzettoni di lana. Giocare con tessuti e stili apparentemente inconciliabili diventa semplice: grandi borse in paglia accompagnano stivali da pioggia nei colori della terra, sandali estivi si abbinano a giacche in stoffe pesanti nelle giornate più ventose. Le fibre naturali la fanno da padrone: in quest’atmosfera country chic l’attenzione al green non può mancare. Se la frenesia cittadina tiene troppo spesso ancorati al fast fashion, i ritmi più lenti ci riconciliano con tessuti ricercati e alta qualità sartoriale.
Accorgimenti cittadini
E se viviamo in città, nessuna paura: è proprio qui che parte la sperimentazione, le sottogonne si alleggeriscono, gli orli si accorciano e il comfort diventa essenziale pur senza snaturare l’anima di
questo stile. Stampe a fiori, camicette in lino e pizzo, ricami, accessori per capelli: il cottagecore è un mood che indossiamo nella stagione primaverile, emblema della fioritura e della rinascita.
Differenze dal trend shabby chic
Il cottagecore è uno stile che si ispira alle vecchie case di campagna e predilige l’uso di materiali e tessuti naturali. Un occhio poco attento potrebbe facilmente cadere nell’errore di confonderlo con l’ormai famosissimo shabby chic. Il “transadato elegante” per lungo tempo è stata la scelta stilistica preferita da designers e coppie in procinto di sposarsi. Nonostante ci siano alcune caratteristiche e ispirazioni che accomunano i due stili, ciò che li differenzia è abbastanza evidente: niente pizzi e merletti o perfetti abbinamenti, il cottagecore è versatile e altamente personalizzabile, è calore, spontaneità: l’adattabilità di questo nuovo trend è diverso dal romantico shabby chic e dalle altre atmosfere di ispirazione bucolica.