Peplum arricciato, strascico discreto e un’eleganza innata. La mise griffata Louis Vuitton di Emma Stone, vincitrice della statuetta come migliore interprete dell’anno, è una delle immagini più iconiche della 96esima edizione degli Academy Awards andata in scena nella notte italiana di domenica 11 Marzo. Ma l’analisi sui look della Notte degli Oscar 2024 regala molti altri spunti d’interesse. Certo, come spesso capita in occasioni simili a farla da padrone sono state due parole, comfort zone, ciò non toglie però che attori e attrici hanno regalato al pubblico una carrellata di emozioni, tra abiti da mille e una notte e scelte sorprendenti.
Il total black è il look più gettonato della nottata, abbracciato, tra gli altri, da Sandra Hüller, Eva Longoria e Jamie Lee Curtis. Una variazione sul tema l’ha presentata Carey Mullungan, capace di incantare con un mix grafico; un bianco firmato Balenciaga. Non è rimasto deluso nemmeno chi si aspettava una lunga scia di rosa, evidente omaggio all‘eterna e sempre attuale Barbie: tra le esponenti del trend America Ferrera, in metal mash, Molly Sims, Leah Lewis e Ariana Grande. Vanessa Hudgens, presentatrice del red carpet show, ha messo in mostra un black dress a sirena con la coda, un modello fasciante realizzato per lei su misura da Vera Wang, che dà risalto alle sue nuove curve di donna in dolce attesa. Nello styling di Jason Bolden anche gioielli in diamanti Chopard.
I look da sogno degli Oscar 2024
Qualcuno ha optato per un trend decisamente attuale, come Anya Taylor-Joy, regina dell’estetica mermaidcore. L’attrice ha presenziato al Dolby Theatre di Los Angeles indossando un abito senza spalline con paillette firmato Dior Haute Couture. Ispirazione marina con conchiglie, strass e squame come protagonisti: sirenetta quanto mai contemporanea.
Chi non ha lasciato indifferenti i critici del settore è stata indubbiamente Ariana Grande: abito stretto rosa completato da nuvole di tessuto effetto palloncino. La parte voluminosa rimane ferma, la popstar è Barbie per una notte. L’interpretazione di Bella Baxter in “Povere creature” del regista Yorgos Lanthimos, l’ha resa una delle più grandi attrici del settore e le ha anche permesso di aggiudicarsi la statuetta come Miglior Attrice Protagonista. Emma Stone ha conquistato tutti anche per il suo look, disegnato da Nicolas Ghesquière per Louis Vuitton e ha seguito il suo stile abituale, caratterizzato da un’estetica minimalista e da un tocco d’avanguardia. Una combinazione consueta della maison francese che in questa occasione si è cristallizzata in un design concentrato nella reinterpretazione del peplo e dalla scollatura senza spalline.
Tra le protagoniste della serata, in accezione scherzosa, Liza Koshy, caduta sul red carpet e immediatamente immortalata da centinaia di fotografi. Reazione da vera diva: un sorriso, tanta autoironia e the show must go on.
Margot Robbie mette definitivamente in archivio l’era Barbie. L’addio al suo personaggio è segnato da un abito nero di paillettes della collezione Autunno-Inverno 2024 Versace, con due caratteristiche perfette per una grande occasione come la nottata Losangelina: taglio a colonna e drappeggio sui fianchi.
Il trionfo di Oppenheimer
Passando alle scelte dell’Academy, il trionfatore dell’evento è stato indubbiamente Oppenheimer.
Martin Scorsese e Barbie, invece sono rimasti a bocca asciutta, così come “Io Capitano” di Matteo Garrone. Il magniloquente biopic sull’inventore della bomba atomica ha portato a casa sette Oscar tra cui Miglior Film, Miglior Regia al britannico Christopher Nolan, Miglior attore per Cillian Murphy, Miglior attore non protagonista a Robert Downey Jr., miglior colonna sonora per il compositore svedese Ludwig Goransson, miglior fotografia a Hoyte van Hoytema, miglior montaggio a Jennifer Lame. In pratica sette premi principali su nove, con due che non vanno a segno tra le attrici non protagoniste dove Emily Blunt cede spazio alla Da’Vine Joey Randolph di The Holdovers e tra le attrici protagoniste dove non aveva alcuna concorrente in cinquina. Da segnalare anche quattro Oscar (su 11 nomination) per il surrealismo politico e femminista di Povere creature! diretto da Yorgos Lanthimos: trucco, production designer, costumi e appunto a Emma Stone come miglior attrice.
Oscar 2024: i vincitori
– Miglior film: Oppenheimer
– Regia: Christopher Nolan
– Attore: Cillian Murphy per Oppenheimer
– Attrice: Emma Stone per Povere Creature! di Yorgos Lantimos
– Attore non protagonista: Robert Downey jr per Oppenheimer
– Attrice non protagonista: Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers – Lezioni di vita
– Film internazionale: La zona di interesse di Jonathan Glazer
– Film d’animazione: Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki
– Documentario: 20 giorni a Mariupol
– Fotografia: Hoyte van Hoytema per Oppenheimer
– Costumi: Holly Waddington per Povere Creature!
– Montaggio: Jennifer Lame per Oppenheimer
– Makeup e hairstyling: Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston per Povere Creature!
– Colonna sonora: Ludwig Göransson per Oppenheimer
– Canzone originale: What was I made for? da Barbie
– Scenografia: James Price e Shona Heath; Set Decoration, Zsuzsa Mihalek per Povere Creature!
– Sonoro: Tarn Willers e Johnnie Burn per La zona di interesse
– Sceneggiatura non originale: American Fiction
– Sceneggiatura originale: Anatomia di una caduta, scritta da Justine Triet e Arthur Harari
– Effetti speciali: Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi e Tatsuji Nojima per Godzilla Minus One
– Corto d’animazione: War is over! di Dave Mullins e Brad Booker
– Corto live action: The wonderful story of Henry Sugar di Wes Anderson e Steven Rales
– Corto documentario: The last repair shop di Ben Proudfoot e Kris Bowers
La sfilata sul red carpet
Jennifer Lawrence, ha puntato tutto sui pois bianchi su fondo nero, una scelta non sconvolgente ma di certo originale per la serata di gala hollywoodiana.
L’epoca a tinte forti sembra alle spalle, ora è tempo del back to black, come dimostrato da Ryan Gosling, che l’ha abbinato a calzini rosa caldi. Dominic Sessa ha indossato un abito con risvolti affilati, Ramy Youssef ha fatto sfoggio di uno splendido pantalone a gamba ampia. Smoking, creazioni d’archivio e su misura hanno reso il tappeto rosso del Dolby Theatre un’enorme passerella illuminata da mille flash.