La collezione moda Etro Autunno Inverno 2024-2025 chiude il day one della Milano Fashion Week: uno show contrassegnato da una particolare cura nei dettagli. Al suo secondo anno, il direttore creativo, Marco De Vincenzo consolida lo stile della maison, portando gli spettatori alla scoperta delle bellezze del made in Italy. Nel setting abitato da immense maschere a firmare la colonna sonora della sfilata, Miglio – cantautrice “postmoderna” che ha riempito l’austera sala con un’energia speciale.
L’attenzione di Etro verso la musica
Quello tra la casa di moda guidata da Marco De Vincenzo e la musica è un rapporto che si rafforza stagione dopo stagione. C’è infatti (anche) la firma del brand italiano dietro la vittoria dei Maneskin al Festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest 2021, evento con cui si sono consacrati a livello mondiale facendo risaltare ancor più l’identità del marchio.
Le maschere greche in piazza Lina Bo Bardi
E’ una sfilata, pensata come caccia al tesoro, o meglio come una guida per stimolare la ricerca della bellezza italiana nascosta in ogni parte del mondo.
«Nel viaggio che ho intrapreso non esistono mappe – ha detto De Vincenzo – Ma se ne esistesse una sarebbe un documento come questo: l’antico progetto di un tessuto su carta. In ognuno di quei puntini colorati a mano c’è un po’ di storia del Made in Italy e del bagaglio immaginifico necessario per qualsiasi viaggio».
La scenografia è caratterizzata dalla presenza di sei (maxi) maschere colorate; riferimento alla storia e alla cultura antica (in particolare agli anfiteatri greci e romani) resa contemporaneo dalle note di “Techno Pastorale”.
Dal paisley agli accessori
Un fashion show che unisce un lavoro di continuità con la grande storia di Etro. Spiccano gli stilemi stilistici tipici della maison, abiti monocolore con una rivisitazione del paisley, elemento presente anche nel tailoring in tessuto jacquard.
La palette cromatica si dipana su nuance scure; verde militare, blu, grigio e aranciato, per poi assestarsi sul nero: tonalità ritrovata anche nella maglieria, nelle camicie con ricami presi dagli abiti da sera e nelle “tute tatuaggio” realizzate in collaborazione con Wolford.
Sfilano cappotti di lana decò elaborati con impressioni in foglia d’oro, abiti in jacquard e dress leggerissimi con profili appesantiti da voluminose ruches. Un viaggio omerico, costruito anche intorno alle nuove grafiche, tra cui il paisley che diventa un grosso punto a maglia rovesciato, tessuti da tappezzeria, laminature, e, stampe su feltro.
Non mancano i disegni dorati sulla lana nei cappotti e nelle gonne, le camicie che si sviluppano in sciarpe, capi floreali, maxi kimoni con frange, tubini in velluto paisley e cappotti in pelle arricchiti da altri ricami. A dare un tocco “voyager” anche i foulard sul collo. Grande attenzione inoltre negli accessori, tra cui i gioielli dorati (importanti e massicci sia nelle collane che nei pendenti) e le borse, molto presenti nei look anche in formato mini.
Angelina Mango star del front row
Non poteva mancare in prima fila Angelina Mango, la maison milanese poche settimane ha firmato i look di Angelina Mango reduce dal trionfo al Teatro Ariston. Nel front row anche l’idol cinese Allen Ren, Villabanks, Bianca Balti, Nick Cerioni, Benjamin Ingrosso, Diodato, Matteo Paolillo, Beatrice Grannò, Miriam Leone ed Eva Herzigova.
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