Le influenze di “Povere creature!” invadono le sfilate di Londra appena concluse dove sono state presentate le collezioni moda donna Autunno Inverno 2024. Pizzi, crinoline, maniche a palloncino e altri tocchi romantici si mescolano con grande contemporaneità, creando un ponte tra tradizione e innovazione tipico della fashion week londinese. Non mancano poi altre tendenze, tra cui emerge un ritorno allo space age e al balletcore.

Bora Aksu riscopre i collant bianchi

Dal guardaroba di Bella Buxter (Emma Stone in “Povere Creature!”) i capi di Bora Aksu, brand che propone una collezione intrisa di romanticismo “contemporaneo”. La sfilata, in realtà ispirata alla pittrice e scultrice Eva Hasse, intende indagare la forza della fragilità: un concept dark portato in passerella attraverso abiti a balze e gonne voluminose arricchite da pizzi, volant, tulle e fiocchi. Ad accompagnare i look largo utilizzo dei collant bianchi, elemento stilistico che sta già dettando tendenza.

Life&People MagazineRomantico anche il defilé di Paul Costelloe, autore di un lavoro affascinante sulle stampe (dove non mancano figure di arazzi), sui velluti e sulle maniche a palloncino, un gusto vittoriano che non rinuncia ad inflessioni pop.

Sfilate Londra Autunno Inverno 2024 Life&People Magazine

Simone Rocha e 16 Allington dettano i trend

Come sempre di grande impatto il fashion show di Simone Rocha, particolarmente creativa nel donare al capo ottocentesco una visione inedita, abbinando crinoline e corsetti alla semplicità delle polo, servendosi di silhouette voluminose, cristalli e ricami splendenti. Una linea creata prendendo come riferimento l’uniforme a lutto della Regina Vittoria che, dopo la scomparsa del marito, decise di indossare abiti neri fino alla sua morte.

Sfilate Londra Autunno Inverno 2024 Life&People MagazinePiù contemporaneo il taglio di Marco Capaldo che, con il suo marchio 16Arlington, propone una donna sinuosa, sofisticata e sicura, una moda con abiti-corpetto vedo non vedo, gonne plissettate fluide e pantaloni in pelle dalla tonalità verde acqua.

Sfilate Londra Autunno Inverno 2024 Life&People MagazineGrande creatività per Roksanda (brand indossato da Zendaya durante la promozione del film “Dune: Parte seconda”): un incontro tra il tailoring pastello e il tessuto jacquard, un’evocazione sartoriale dell’arte astratta. Una collezione couture con abiti da red carpet, ispirati dal genio di Le Corbusier e dall’acqua cristallina della Costa Azzurra.

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Prosegue il filone balletcore

Dopo le settimana della moda uomo e Haute Couture Parigi il balletcore arriva anche a Londra con David Koma: una lettura “british” quella dello stilista, audace nell’avviare un dialogo tra la danza e il dresscode casual di tutti i giorni prendendo come riferimento il mito Pina Bausch e il talento della coreografa spagnola Candela Capitàn. Tra gli abiti spicca un trionfo di plumage con top scultorei, strascichi e minidress.

Sfilate Londra Autunno Inverno 2024 Life&People MagazineNon manca un rimando alla space age anni Sessanta. Intuizione colta da Natasha Zinko, autrice di una collezione dal taglio futurista, ispirata al capolavoro kubrickiano “2001: Odissea nello spazio”; capi dalla linea ad A, stivaletti in pelle, occhiali 3D, tute “spaziali” con geometrie vicine alla moda di Pierre Cardin.

 Life&People MagazineInteressante anche la direzione intrapresa da Erdem, maison che ha stupito con un’interessante rilettura moderna del guardaroba di Maria Callas realizzando silhouette a trapezio, abiti stretti in vita, gonne ampie e maxi coat. Il look più virale è tuttavia il pigiama di raso e piume.

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L’Ironia sartoriale di JW Anderson e Maria Papova

Appuntamento chiave della Settimana della Moda di Londra è la sfilata di JW Anderson; irriverente e grottesco nel presentare abiti capaci di ribaltare la concezione di lusso: per l’occasione il creativo propone materiali inusuali come quelli da tappezzeria, pantaloni della tuta, gilet spigati in formato maxi e giacche con effetto volutamente trasandato. L’obiettivo del designer è sempre lo stesso: fuggire dalla noia per cercare l’evoluzione attraverso il divertimento.

 Life&People MagazineSulla stessa lunghezza d’onda di JW Anderson anche Masha Papova: la stilista ucraina attinge all’immaginario della serie tv cult “Skins” e all’universo YK2: si sono susseguite sulla catwalk dunque lingerie a vista, cinturoni, ciniglia, denim, choker e un ampio uso del denim con vita bassa; uno show sicuramente in controtendenza.

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