Un luogo che ha scritto la storia: la Bussola, fondata nel 1955 da Sergio Bernardini, è stato un locale punto di riferimento importante della società borghese italiana oltre che fucina di talenti in grado di lanciare le icone più grandi del nostro tempo. Oggi, dopo quasi settant’anni dalla sua fondazione, il ricordo dell’iconico club della Versilia (ancora oggi in attività) risplende in un docu-film girato da Andrea Soldani.
La visione vincente di Sergio Bernardini
Il grande successo de La Bussola è merito di uno degli imprenditori più grandi del Novecento, Sergio Bernardini; è lui che all’inizio degli anni cinquanta rileva un locale situato a Marina Di Pietrasanta (località Focette, Viareggio), con l’obiettivo di farlo diventare uno dei club più attrattivi della zona.
Le grandi ambizioni di Bernardini si colgono dalla serata inaugurale, – andata in scena il 4 giugno -, con un concerto di Renato Carosone accompagnato dall’orchestra. Da quel momento La Bussola diventa trampolino di lancio per giovani talenti, poi entrati nel firmamento della musica italiana e internazionale come Ornella Vanoni, Gino Paoli, Fred Bongusto, Patty Pravo, Milva e Mia Martini. A questi si aggiunge anche Mina, la quale esordisce sul palco del club appena diciottenne, per legare indissolubilmente la sua carriera alla location toscana grazie ad una serie di concerti indimenticabili tra il 1962 e il 1978.
La provincia al centro d’Italia
La Bussola ha una valenza sociale senza precedenti. Per la prima volta infatti la provincia diventava solido punto di riferimento a livello nazionale, allontanando la borghesia e la mondanità dai canonici grandi centri.
Oltre alla fiorente attività di musica dal vivo, il locale accoglie anche altri tipi di spettacoli, coinvolgendo anche attori. In tal senso è rimasto nella memoria quanto fatto da Vittorio Gassman che, mentre si trovava nel club come semplice spettatore, fu invitato da Bernardini a salire sul palco per poter arginare un vuoto nella programmazione. Ne seguì un monologo divertentissimo, aperto con una frase rimasta impressa nella memoria:
“Simpatici stronzi buona sera. Sia ben intenso, il più stronzo di tutti sono io, che accetto di fare certe cose e pure devo pagare il conto“.
Si ricordano inoltre le performance di Marcello Mastroianni, Gino Bramieri, Alberto Sordi, Federico Fellini e Giulietta Masina.
Ma oltre la crème de la crème della cultura italiana, La Bussola vanta numerose altre performance indimenticabili legate a grandi nomi internazionali: Louis Amstrong, Duke Ellington, Marlene Dietrich ed Aretha Franklin sono solo quattro di tanti personaggi che hanno calcato almeno una volta il palco della discoteca, lasciando sempre il segno. Non mancarono però anche diversi momenti di tensione, come quelli del capodanno 1969, quando il locale fu preso d’assalto dal movimento giovanile sessantottino, provocando tafferugli con le forze dell’ordine e quattordici feriti gravi.
Bussoladomani e la morte di Bernardini
Sfruttando il grande successo Bernardini decide presto di allargare la propria attività. In prima battuta apre il “Bussolotto”, piccolo spazio ricavato nei piani superiori del night con una programmazione interamente dedicata alla musica jazz. Sedici anni più tardi l’imprenditore investe in un comune vicino a Marina di Pietrsanta, Lido di Camaiore, inaugurando Bussoladomani; un club ancor più grande de La Bussola rimasto nella storia della musica per aver ospitato l’ultimo concerto della carriera di Mina, svoltosi il 23 agosto 1978, oltre altri live di Frank Zappa, Raffaella Carrà, Renato Zero e Vasco Rossi.
Come un fulmine a ciel sereno però, il 2 ottobre 1993 Bernardini perde tragicamente la vita in un incidente stradale mentre stava percorrendo l’autostrada in direzione Torino. Un addio inaspettato che non ha frenato la vivacità dei due locali. Oggi, infatti, La Bussola resta una delle discoteche più in voga, mentre a Lido Di Camaiore è aperta un’area concerti intitolata “Parco Bussoladomani” adibita ad ospitare grandi concerti, come quello di Lana Del Rey andato in scena la scorsa estate.
“Il collezionista di stelle” al Cinema
L’incredibile percorso di Sergio Bernardini è riassunto nel documentario “La Bussola- Il collezionista di stelle”, lungometraggio di Andrea Soldani che racconta la storia de La Bussola attraverso testimonianze, repertori inediti ed interviste esclusive. Il film, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, ripercorre le lunghe e conturbanti notti versiliesi, rallegrate da Gino Paoli, Ornella Vanoni, Stefania Sandrelli ma anche da altri volti importanti dell’intrattenimento italiano come Carlo Conti.
L’idea di realizzare il documentario era nata già trent’anni fa, dopo un incontro tra Gianni Minà e Mario Bernardini, figlio di Sergio. I due chiamarono Soldani nel 1995 per la regia televisiva del “Premio Sergio Bernardini”, evento commemorativo organizzato a due anni dalla sua scomparsa. Proprio in quell’occasione si pensò di raccontare le gesta dell’imprenditore in un docu-film, rimasto per più di venticinque anni in un cassetto e ora finalmente visibile a tutti.
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