Sanremo

è da oltre 70 anni associato al Festival canoro, ma quando le porte del Teatro Ariston sono chiuse e le poltrone di velluto rosse non accolgono il pubblico, cosa si può fare e vedere nella città dei fiori?. Non solo tulipani, ginestre e musica, ma anche luoghi non convenzionali e kermesse culturali di prestigio rendono affascinante la cittadina del mare Ligure. Gli amanti del ciclismo possono assistere al traguardo de La Milano-Sanremo, competizione di rilievo del settore inaugurata i primi di marzo del 1907, e al contempo godere del panorama delle coste liguri percorrendo una delle piste ciclabili più lunghe del Mediterraneo.

Costruita nel 2008 si snoda per 24 km,

ma in futuro il tragitto azzurro, tra cielo e mare, potrebbe estendersi fino a 60 km. La domenica precedente alla gara ciclistica Milano-Sanremo nell’ambito della manifestazione “Sanremo in Fiore”, la cittadina ospita l’evento che a partire dalla prima edizione, nel 1904, l’ha resa celebre in tutto il mondo: il “Corso Fiorito”. All’inizio denominata Festa della Dea Flora, permette di ammirare un altro volto di Sanremo, avvolta per l’occasione non solo nel profumo della salsedine, ma anche dei fiori freschi con cui sono decorate in una sola notte le carrozze che in giornata sfilano lungo le vie cittadine.

 | Life&People MagazineLuogo elegante e di grande fascino, opera dell’architetto francese Eugene Ferret, e set di numerosi film, il Casinò di Sanremo è una delle quattro grandi case da gioco italiane, e un’altra tappa imprescindibile per chi visita la cittadina ligure e desidera tentare di giocare una mano fortunata oppure visitare le sale dell’edificio, inaugurato già nel 1905.

Dietro la facciata in perfetto stile liberty del Casinò,

svettano una serie di cupole che ricordano la Cattedrale di San Basilio a Mosca. Un cattedrale russa lungo la riviera ligure? Impossibile, E invece no. Tra il 1874 e il 1875 Maria Aleksandrovna, moglie dello zar Alessandro II, stanca delle rigide temperature invernali russe trova, infatti, giovamento nel clima mite di Sanremo, diventata così meta prediletta dell’imperatrice russa, ma anche dell’aristocrazia e della ricca borghesia europea. La chiesa ortodossa dedicata a Cristo redentore e Santa Caterina si può ammirare a pochi passi dalla suggestiva Passeggiata dell’Imperatrice, lambita dalle palme da lei donate nel 1974. Di stile ed epoca differenti, ma altrettanto suggestiva è la Cattedrale di San Siro, la più antica di Sanremo, risalente all’ 811. Esempio unico di architettura romanica dell’intera zona ligure è sicuramente da annoverare tra le cose da fare prima di lasciare la cittadina marittima.

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Tra le vie di Sanremo si nasconde un’altra tappa ricca di storia e bellezza: Villa Nobel,

la casa di Alfred Nobel, inventore della dinamite e creatore del Premio Nobel.  È infatti in questa villa in stile moresco costruita nel 1870, che Nobel ha avuto l’intuizione che gli ha permesso di mettere a punto la sua scoperta rivoluzionaria. Arte, sport, cultura, ma Sanremo è anche arte del gusto e tradizione. La focaccia sanremese, diversa da quella tradizionale ligure, trattiene nel suo impasto le storie salmastre e i segreti tramandati di porto in porto. La sua origine risale al Medioevo, quando i marinai dovendo affrontare i lunghi viaggi in mare preparavano la focaccia, originariamente condita con i “sardoni”, pesci azzurri, insieme alle cipolle e alle olive. Oggi è possibile gustarla in numerose varianti, spesso condita con passata di pomodoro, fettine di cipolla o aglio, ma soprattutto con il gusto ligure.

cosa fare vedere a Sanremo | Life&People MagazineTornando in prossimità, in via Escoffier, del Teatro Ariston, gli appassionati del Festival, possono fermarsi a vedere la statua in bronzo di Mike Bongiorno, inaugurata nel 2013 da Fabio Fazio alla presenza della famiglia del conduttore che per ben undici edizioni ha presentato la competizione canora, diventando un simbolo del Festival. Il fascino di Sanremo è antico e non scontato, e in questa città affacciata sul mare dove moda, fiori, arte e gusto per il buon cibo e per l’eleganza si mescolano, queste sono solo alcune delle cose da fare e delle storie a cui prestare ascolto.

La “città nella città” durante il Festival 

Durante la kermesse la attrazioni in città si moltiplicano, grazie alle tante iniziative di network, sponsor e artisti stessi. Negli ultimi anni infatti i cantanti in gara sono soliti ad allestire pop-up, spesso riconducibili al proprio stile o al tema della canzone presentata.

look terza serata festival SANREMO 2024 | Life&People MagazineGhali, uno dei più attenti alla componente estetica, ha pensato di realizzare in Via Palazzo una casa con IKEA, firmando un salotto personalizzato, visitabile da amici e collaboratori. Dargen D’Amico invece, in questa rassegna sta affrontando una tematica importante: le migrazioni, ha costruito in Piazza V.Muccioli un’edicola blu, punto di riferimento per talk e dibattiti. Più legato alla sue radici il Campione dello streaming Geolier che ha pensato di ricreare le architetture dei Quartieri Spagnoli all’interno di una pizzeria napoletana temporanea in Via Gaudio 61.

look terza serata festival SANREMO 2024 | Life&People MagazineIl brand di cosmetica Vera Lab, creato dalla nota imprenditrice Estetista Cinica, osserva dall’alto la città con una ruota panoramica costumizzata situata nel lungomare. A questi poi si aggiungono i glass radiofonici e della RAI e quello di Radio 2 all’Aristonello che ospita le puntate di Viva Rai Due. Da qui il concetto di Festival diffuso, dunque di un evento che non si limita soltanto al Teatro Ariston ma che si espande in tutte le vie del centro.

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