Tra trend già virali e la nostalgia di un passato da rimodernare, il guardaroba del prossimo futuro è delineato: tante le tendenze moda emerse al Pitti Uomo 2024, evento che inaugura il calendario anticipando la prima fashion week maschile, in programma a Milano da oggi fino al 16 gennaio. L’edizione numero 105 della rassegna fiorentina andata in scena alla Fortezza da Basso ha sancito l’allontanamento dal quiet luxury, sostituito da uno stile più vario che attinge a piene mani al vintage.
Le tendenze del futuro: una moda più sfaccettata
Dall’analisi delle collezioni presentate da più di 832 brand, – la maggior parte di questi esteri -, la tendenza sembra voler portare alla golden age della moda, con tanti elementi risalenti agli anni Settanta e Ottanta impreziositi da alcuni frammenti che rimandano al mondo romantico. Un’estetica ben definita che sembra allontanare l’ingombrante eleganza luxury che non consente reali sperimentazioni, uniformando eccessivamente lo stile.
Tra i designer che si sono mossi maggiormente in direzione libera spicca Todd Snyder, il quale ha portato in passerella una rilettura moderna della moda maschile. L’obiettivo dello stilista è chiaro: ripensare al classico per consentire all’abito di adattarsi a più contesti.
Altro elemento cardine presente in diverse collezioni è la praticità: in un periodo storico in cui le giornate sono sempre più frenetiche molte case di moda hanno posto particolare attenzione al comfort, rendendo più comodi i capi d’abbigliamento affidandosi a tessuti pregiati come cachemire ed alpaca puntando su tonalità chiare come il nocciola ed il bianco: intuizioni viste nella linea di Luigi Bianchi A-71 e di Alpha Studio.
Il gioco di forme di Magliano e la fluidità di S.S Daley
Grande l’attenzione rivolta ai designer ospiti dell’edizione 105, tra cui spicca il bolognese Magliano, autore di un defilé allestito al Mandela Forum in cui ha ribaltato il concetto di classico presentando due completi, rispettivamente uno bianco e uno nero, cuciti interamente a mano in collaborazione con Kiton per un omaggio alla tradizione sartoriale partenopea. Presenti sulla runway giacche arricciate sul petto senza bottoni, cardigan stretti e felpe lunghe in un gioco di ruvidità, forme e strati che schiaccia all’occhio al genderless.
La fluidità è anche il leitmotiv della collezione S.S Dailey, altro guest della rassegna audace nel proporre una sfilata in cui frammenti della cultura britannica diventano strumento per scardinare la canonicità. L’estetica maschile è così liberata, lasciando spazio ad una moda molto meno attenta al rigore e più incentrata sulla libertà. A tal fine il designer utilizza camicie da notte con rappresentazioni figurative, animalier aggraziati e stampe vintage.
Tod’s e Lamborghini: innovazione e artigianalità
Tra gli accessori che domineranno le tendenze moda viste al Pitti Uomo non possono mancare le calzature della collaborazione esclusiva tra Tod’s e la casa automobilistica lusso Lamborghini. Due aziende leader nel proprio settore che hanno dato vita ad una linea pensata sia per l’uomo che per la donna, sviluppata su due modelli: da una parte il celeberrimo Tod’s Gommino, dall’altra la sneakers.
In particolare, Gommino, fiore all’occhiello dell’heritage Tod’s si distingue per una nuova forma che riprende la livrea delle auto supersportive Lamborghini. Il punto focale sono però le suole dove i gommini diventano maxi riprendendo il colore del tacco.
La sostenibilità di Keeling
Grande l’attenzione alla sostenibilità, sempre più indispensabile in un periodo di forte sensibilizzazione come quello attuale. In tal senso il brand Keeling è quello che più si è distinto, presentando le proprie creazioni realizzate con un brevetto che sfrutta una tinta speciale in grado di non inquinare gli oceani e risparmiare ettolitri d’acqua ed energia. Un tema che, sicuramente, ritroveremo anche sulla passerella meneghina nella tre giorni dedicata alla Moda uomo, kermesse che verrà inaugurata con la sfilata di Gucci.
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