Non esiste donna che non abbia indossato la sua iconica creazione. Nota al mondo per aver inventato l’abito più versatile che ci sia, il wrap dress, Diane von Furstenberg non è solo una stilista ma una donna con una storia da raccontare. Inserita da Forbes nel 2014, all’interno della classifica delle donne più potenti, Diane Simone Michelle Halfin, questo il suo nome di battesimo, nasce a Bruxelles nell’ultimo giorno di un anno memorabile. Così, il 31 dicembre 1945 una donna sopravvissuta ai campi di concentramento di Auschwitz e Ravensbrück e un ingegnere russo danno alla luce colei che inventerà, negli anni ’70, il celebre abito a portafoglio.
L’incontro con il principe Egon von Fürstenberg
Con la voglia di esplorare e sperimentare nel sangue, la giovane Diane studia a Madrid e Ginevra per poi approdare a Parigi dove inizia a lavorare come assistente nello studio del fotografo di moda Albert Koski. Tuttavia, è in Italia, a Como, che l’aspirante stilista impara l’arte tessile come apprendista nell’azienda manifatturiera di Angelo Ferretti. In quel periodo incontra il principe svizzero Egon von Fürstenberg che nel 1969 diventa suo marito, nonostante il disappunto della ‘nobile’ famiglia per le origini ebraiche di Diane.
E, d’altra parte, il matrimonio durerà appena tre anni sebbene abbia donato alla stilista il cognome che l’ha resa nota al mondo. Dopo il trasferimento della coppia a New York, la signora von Furstenberg entra ben presto in contatto con lo Studio 54. Qui la sua rete di relazioni sociali finisce per inglobare personalità artistiche influenti come Andy Warhol, Liza Minelli, Roy Halston ed Elsa Peretti.
Nel ’73 inventa il wrap dress
Diane non voleva essere semplicemente la moglie di un Principe: voleva affermare la sua indipendenza come donna e imprenditrice; ci riesce grazie ad un appuntamento con Diane Vreeland, – all’epoca editor di Vogue -, a cui mostra i suoi abiti. Semplici, con scollo a V e una cinta in vita.
Non ci vorrà molto finchè la von Fürstenberg presenti la sua prima collezione e quell’iconico indumento ancora oggi indossato da ogni donna. È il ’73 l’anno in cui la stilista originaria di Bruxelles divorzia dal suo Principe e lancia nel mondo della moda il wrap dress. Un abito in jersey che si adatta ad ogni situazione, indossato sia con le sneakers che con tacchi alti, aderente con profondo scollo a V.
Emblema di libertà ed indipendenza femminile
L’obiettivo di Diane era quello di creare un capo che avvolgesse senza costringere qualunque donna, dalle celebrità alle lavoratrici, adatto ad ogni momento della giornata, dalla mattina alla sera. Semplice ma, allo stesso tempo sexy. Le pretese erano abbastanza alte ma il vestito a portafogli negli anni’70 sembra soddisfarle a pieno. Lo dimostrano i 15.000 wrap dress che la von Fürstenberg confezione ogni settimana in quel periodo fino ad arrivare a cinque milioni di capi venduti.
La ragione di tanto successo? In un’ epoca in cui le donne affermano sempre più la loro indipendenza, quel vestito le fa sentire libere e diviene emblema di empowerment femminile. Così Diane raggiunge il suo obiettivo e il marchio DVF diviene un vero impero di abiti, accessori, profumi e gioielli tanto che nel ’76 le consente di conquistare la copertina di Newsweek ottenendo il titolo di “donna più vendibile dopo Coco Chanel“.
Il secondo matrimonio e il successo imprenditoriale
È allora, in quel turbine di emozioni, che conosce Barry Diller, ai tempi direttore generale della Paramount, il quale, innamoratosi di Diane, inizia a corteggiarla senza tregua. Ma sarà solo nel 2001 che l’ambiziosa imprenditrice dirà il suo sì sposando il magnate dei media americani. Un’attesa che è valsa Diane ben 26 anelli di diamanti; per l’occasione, infatti, Diller gliene ha regalato uno per ogni anno di corteggiamento.
In tutti questi anni, mentre Barry sperava a tutti i costi di conquistarla, lei proseguiva la sua ascesa nell’imprenditoria internazionale. Si trasferisce a Parigi dove fonda una casa editrice in lingua francese, Salvy, e diverse linee di cosmetici e di home design. Nel 1992 lancia anche una linea di abiti in seta sotto l’etichetta Silk Assets che in pochissimo tempo registrano un tutto esaurito.
Il vestito a portafoglio festeggia 50 anni
Dopo cinque anni, Diane fonda il suo nuovo studio nel Meatpacking District, tornando nella Grande Mela e portando alla ribalta l’iconico wrap dress, ancora oggi un must nel guardaroba di ogni donna. Da Michelle Obama a Kate Middleton, a Penelope Cruz, da Cybill Shepherd in “Taxi Driver”, Amy Adams in “American Hustle”, a Sarah Jessica Parker nella celeberrima serie tv “Sex and the City”, il vestito a portafoglio lo hanno indossato celebrità di tutto il mondo. Finchè nel 2023, in occasione dei sui cinquant’anni, l’iconico abito è apparso sulle passerelle di Prada, Jil Sander e Ferragamo.
Non capita tutti giorni di festeggiare mezzo secolo di vita e, per festeggiare il traguardo, Diane von Fürstenberg, quest’anno, è tornata a Bruxelles dove, al Museo della Moda e del Merletto, è allestita fino al 7 gennaio 2024 la mostra “Woman Before Fashion”, dedicata alla ‘mamma’ del wrap dress. Un omaggio a colei che con un semplice vestito ha reso la donna sensuale e libera facendosi promotrice di quella moda glamour e a buon mercato oggi nota come America Style.