Il 2024 ormai bussa alle porte annunciando un carico di importanti anniversari da festeggiare nel nuovo anno. Primo fra tutti un centenario che lega indissolubilmente il mondo della danza e quello dell’haute couture. Il prossimo 20 giugno sarà trascorso, infatti, esattamente un secolo della sera in cui il Théâtre des Champs-Élysées vide in scena costumi firmati da Coco Chanel. “Le train bleu” è il titolo dello spettacolo, con coreografie di Sergej Djagilev e soggetto di Jean Cocteau, che i Balletti Russi presentano agli inizi dell’estate del 1924. Quel giorno i danzatori appaiono sul palco avvolti in creazioni della Regina della moda francese. Sono, quindi, trascorsi quasi cento anni dalla prima volta in cui una stilista ha abbracciato l’eleganza della danza trasformandola in splendidi abiti di scena. Un legame, quello tra l’arte di Tersicore e l’haute couture che da allora si è consolidato ed oggi appare fra le pagine della storia del New York City Ballet.
Chanel e i Balletti Russi
È il 1948 quando il coreografo George Balanchine, l’impresario Lincoln Kirstein e il direttore d’orchestra Léon Barzin fondano la celebre compagnia di danza americana dando inizio alla favola recentemente racchiusa in un libro. “New York City Ballet: Choreography & Couture” s’intitola il volume che, – edito da Rizzoli -, racconta il fortunato incontro tra coreografi e stilisti su cui negli ultimi decenni si sono accessi i riflettori.
Una liaison che, guardando al passato, e nello specifico alla pionieristica collaborazione di Chanel con I Balletti Russi, diviene punto di forza della prestigiosa compagnia newyorchese. Capitolo dopo capitolo, il libro, firmato da Marc Happel, Director of Costumes del New York City Ballet, immerge il lettore in una carrellata di fotografie a cura di Pari Dukovic. Scatti che custodiscono undici anni in cui icone internazionali della moda si trovano a dialogare con grandi nomi del balletto.
I Fall Fashion Gala con stilisti e coreografi
Un dialogo che ha inizio nel 2012 con l’inaugurazione del primo NY Fall Fashion Gala, evento ideato da Sara Jessika Parker, presente nel consiglio di amministrazione della compagnia americana, e Peter Martins, allora direttore del City Ballet. Alla base del progetto vi è l’obiettivo di fondere il lavoro di coreografi e fashion designer nella creazione di una pièce artistica.
Tra gli stilisti che hanno risposto all’appello creando costumi per l’annuale gala ci sono Iris Van Herpen, Sarah Burton per Alexander McQueen, Marques’Almeida, Virgil Abloh e Valentino. La creatività di questi maestri dell’alta moda si intreccia a quella degli autori di coreografie tanto che gli abiti di scena vengono cuciti addosso agli interpreti e nascono contemporaneamente alla danza di cui sono protagonisti.
Gli scatti di Pari Dukovic
Sono undici in totale i ballerini che appaiono, sfoggiando centotrenta outfit diversi, realizzati da ben ventinove designer, fra le pagine di “New York City Ballet: Choreography & Couture”. Ad immortalarli è l’obiettivo del fotografo, Pari Dukovic, che ama scattare corpi danzanti e lo fa dall’età di diciassette anni. Immagini che, allo stesso tempo, raccontano l’individualità del danzatore e la personalità dei costumi.
Ma le collaborazioni del New York City Ballet con il mondo della moda varcano i confini delle serate del mondano Gala approdando, nel 2015, al Fashion Institute of Technology. Il museo ospitato all’interno dell’istituto accoglie, nel gennaio di quell’anno, la mostra Dance & Fashion; per l’occasione vengono esposti al pubblico cento abiti di scena, realizzati dal 1830 ad oggi.
Il balletcore: trend 2023
Trascorsi appena due anni dall’esposizione, nel 2017, il New York City Ballet presenta il progetto MM.LaFleur proponendo le proprie ballerine come partner ufficiali di Puma nel mese di giugno. Per l’occasione, con indosso gli abiti della collezione Spring Summer, le danzatrici appaiono nelle immagini della campagna promozionale del brand sportivo mentre volteggiano con eleganza sulle punte.
E non poteva che esser complice del profondo legame che unisce la compagnia di danza fondata da Balanchine e l’alta moda, uno dei trend approdati dai social alle passerelle: il balletcore. L’outfit da ballerina classica domina portando tutù, gonne di tulle, body e scarpette che richiamano quelle del balletto fra le collezioni di maison internazionali.
La collaborazione con Zara
E il New York City Ballet anticipa la tendenza stringendo una partnership con Zara che, nel 2022, presenta la sua capsule ispirata al mondo della danza. Il brand spagnolo schiera, così, un esercito di crop top, tute accademiche, abiti in tulle a balze, slip dress, body modellanti, nonché gonne a ruota nere, traendo spunto dall’archivio fotografico della compagnia americana.
Dunque, da un lato rinomati coreografi prendono in prestito abiti dall’haute couture vestendo i propri ballerini, dall’altro maison di moda bussano alla porta del mondo della danza in cerca di tutù e corsetti da portare in passerella.