Arriva un’altra mostra di Iris Van Herpen; il 29 novembre “Sculpting the Senses”, è la tech-couture dedicata alla stilista olandese che occuperà le sale del Musée Des Arts Decoratifs di Parigi fino al 28 aprile 2024. Cento abiti selezionati dagli archivi di una maison entrata nella storia grazie ad un linguaggio originale e creativo, capace di far dialogare moda, arte contemporanea, danza, architettura e scienze naturali. Crocevia di artigianalità e futurismo, di seta e d’acciaio, di evanescenza e materialità; un métissage di moda, natura e arte, tradizione e tecnologia che regala incantevoli visioni.

Tradizione che prosegue al Musée Des Arts Decoratifs

La retrospettiva dedicata alla designer fiamminga, allestita all’interno della Villa Lumiere e curata da Cloé Pitiot e Louise Curtis è la quarta di una serie a tema organizzata dallo spazio museale, sempre più attento all’universo moda. Già in passato, infatti, il centro parigino aveva accolto altri allestimenti focalizzati sull’arte di Thierry Mugler, Christian Dior ed Elsa Schiaparelli.

Mostra Iris Van Herpen Life&People MagazineI visitatori in questo caso si ritroveranno al cospetto di un’esperienza totalmente immersiva. La mostra si pone l’obiettivo di avviare un’indagine dal micro al macro esaminando la collocazione del corpo nello spazio, analizzando dunque il rapporto non solo con l’abbigliamento ma anche con l’ambiente circostante. I cento abiti proposti si alternano anche ad altre creazioni d’arte contemporanea come installazioni, fotografie e opere contemporanee firmate da altri artisti (Collectif Mé, Wim Delvoye, Kate MccGwire, Damien Jalet, Kohei Nawa, Casey Curran, Rogan Brown, Jacques Rougerie, Neri Oxman, Ren Ri, Ferruccio Laviani e Tomáš Libertíny) in un percorso suddiviso in nove temi principali.

Mostra Iris Van Herpen Life&People Magazine

Nove sale per nove tematiche

I nove temi proposti da Iris Van Herpen sono i capisaldi della poetica che ha reso celebre la couturier nel corso del tempo. Non manca ovviamente l’acqua, elemento che ritorna spesso nelle creazioni dell’olandese, in questa occasione esaltato dall’iconico abito in stampa 3D pensato per la collezione Primavera Estate 2011, in un periodo dove la tecnica era ancora nella sua fase sperimentale. Presente poi anche lo scheletro, summa della libertà e dell’imperfezione rappresentato dall’indimenticabile Skeleton Dress, uno degli abiti più rappresentativi della maison.

 Life&People MagazineÈ poi possibile imbattersi nel processo artigianale dei materiali, con una sala impreziosita da campioni di tessuti e altri dettagli funzionali alla realizzazione del capi. La stanza finale, quella che chiude la mostra, è invece rivolta alla libertà del movimento, rappresentata attraverso i video delle sfilate più rappresentative della stilista. Il tema della libertà associata al movimento del corpo è inoltre una delle tante “ossessioni artistiche” della designer che, nel corso della sua carriera, ha incanalato la sua esperienza come ballerina per realizzare costumi di scena destinati a importanti compagnie teatrali, tra tutte l’Opera di Parigi ma anche il Dutch National Ballet.

Van Herpen, la Madame Curie della Moda

In passato Andrew Bolton, noto per essere il curatore del Costume Institute del Metropolitan di New York, definì Van Herpen la “Marie Curie della moda”, paragonandola dunque alla scienziata che agli inizi del Novecento scoprì il radio e il polonio, gettando le basi per le rivoluzionarie tecniche radioattive. Così come la luminare francese, la designer fiamminga si è rivelata la prima a creare in modo costante un ponte tra l’arte contemporanea e la moda, affidandosi a un lavoro di ricerca che parte dalla manifattura, – dunque dalla base -, per poi evolversi in un concept filosoficamente più ricco.

 Life&People MagazineLa complessità concettuale e tecnica della designer è talmente elevata da aver catturato anche l’attenzione della scienza, in particolare dei ricercatori del CERN (European Organization for Nuclear Research), affascinati dallo studio sulla ponderazione tra peso e misure utilizzato per la realizzazione dei capi. Proprio in questo aspetto si cela tutta l’essenza di Iris Van Herpen, oggi celebrata per essere artista totale e capace di cogliere le migliori intuizioni di tutte le epoche fino ad approdare ad una visione personale, colta e inimitabile.

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