Ha attraversato epoche e riscritto la storia innumerevoli volte, la borsa Gucci Horsebit 1955 è ancora una volta protagonista d’eccezione: un accessorio iconico che oggi si rivoluziona interpretando le ultime esigenze della moda. Mostrato per la prima volta nel 2020 in occasione della sfilata Resort, l’accessorio prende ispirazione dal grande heritage della maison toscana, pescando direttamente dalle intuizioni di Aldo Gucci, il primo a portare nella metà degli anni Cinquanta il morsetto nei codici stilistici di abbigliamento. Oggi a tre anni di distanza dal suo lancio la it-bag si presenta con una nuova linea in pelle vegana presentata in una campagna che vede come protagonista Billie Eilish.
Tra mondo equestre e neoclassicismo
L’Horsebit 1955 lega indissolubilmente l’universo attuale di Gucci con le sue origini: un collegamento tra passato e presente che attinge proprio all’anno 1955, anno in cui l’azienda ha introdotto nella sua iconografia gli elementi equestri, elargendoli a simbolo del marchio; scelta che ha trovato particolare riscontro nella clientela per la maggior parte appassionata di equitazione.
Quasi settant’anni dopo l’ex Direttore Creativo del brand Alessandro Michele ha quindi portato uno dei tratti distintivi della casa di moda all’interno della sua visione, sfruttando il morsetto per una indagine artistica legata al concetto di neoclassicismo, dunque alla reinterpretazione in chiave moderna degli stilemi del passato. Nel suggestivo scenario dei Musei Capitolini, – luogo che ha ospitato il Fashion Show Resort 2020 -, Gucci ha dunque mostrato la nuova borsa, contraddistinta da uno speciale meccanismo per regolare la lunghezza della cinghia, congeniale per indossare il modello a spalla e tracolla.
Impreziosita dal tessuto monogram della maison, la borsa si completa del tipico doppio anello e da una barretta. Sebbene in passato altri Direttori Creativi della storia di Gucci abbiano riletto l’horsebit (uno tra tutti Tom Ford che ha proposto una versione maxi del morsetto), la borsa inizia a riscuotere particolare successo con il modello firmato da Alessandro Michele, diventando ben presto una delle it-bag preferite delle celebrity, conquistando tra le altre Julia Garner, Lucy Liu ed Alexa Chung.
L’Horsebit cruelty free
A distanza di tre anni dal primo lancio l‘horsebit risulta una delle poche borse di lusso a vivere un processo in continua evoluzione. A dimostrarlo è l’ultima campagna lanciata dal brand con protagonista Billie Eilish, cantante simbolo della Generazione Z. Nella nuova versione infatti il modello con l’iconico morsetto dell’azienda facente parte del gruppo Kering è realizzato in Demetra, materiale innovativo cruelty free formato al 75% da materie di origine vegetale provenienti da pasta di legno, viscosa e plastica a base di mais . Non è la prima volta che la cantautrice posa per uno shooting di Gucci; in passato infatti l’autrice di “Bad Guy” ha prestato il suo volto magnetico per la collezione eyewear 2022.
Negli scatti (ad opera di Tyrell Hampton con la direzione di Marcell Rev) si esalta la bellezza della borsa, realizzata con cotone certificato e, nelle varianti, con canapa certificata ed Econyl, speciale materiale riciclato ottenuto dalla rilavorazione delle reti da pesca, dei tappeti e rifiuti pre-consumo.
Si allontana ancora l’imprinting di Michele
Da un punto di vista editoriale è interessante notare inoltre come lo stile della campagna segni in modo ancor più evidente il distacco da Alessandro Michele già certificato nella prima sfilata ad opera di Sabato De Sarno, intitolata “Gucci Ancora”, presentata lo scorso settembre alla Settimana della Moda di Milano.
Il mood delle fotografie è incentrato su un tipo di minimalismo che schiaccia l’occhio al contemporaneo e che abbandona quindi lo stile Ugly chic che ha segnato l’esperienza del precedente Direttore Creativo. La curiosità adesso sarà vedere come Gucci svilupperà nelle prossime collezioni questo approccio estetico, destinato a diventare una costante del nuovo percorso.
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