Prosegue con una nuova mostra il dialogo tra Prada e l’arte contemporanea: si svolgerà infatti a Shanghai (Cina) “Pradasphere II”, allestimento visitabile dal 7 dicembre al 21 gennaio 2024 con ingresso gratuito. Non una semplice exhibition, bensì un’esperienza composta da oltre 500 manufatti in forma fisica e digitale tratti sia dall’archivio della casa di moda che delle attività collaterali di una maison capace di spaziare in tutti campi del visivo, interrogandosi costantemente sugli sviluppi della società e del contemporaneo.
Una riflessione centenaria
Fin dalla sua fondazione la casa di moda italiana approfitta della release di ogni nuova collezione per avviare una stimolante riflessione sulla percezione del quotidiano: nel corso del tempo Prada ha infatti riletto il concetto di semplicità, interrogandosi sulla ricezione del bello e del brutto rimodulando in forma nuova i canoni classici, non perdendo mai il focus sul cambiamento e sull’impatto della moda sulla società. Un tipo di eredità di importanza fondamentale, riassunta in questo caso in una mostra in cui si alternano progetti speciali, collezioni passate alla storia e pezzi d’artigianato incastonati tra il fascinoso tecnicismo couture e la capacità di rivoltare il concetto di bello con l’ugly chic.
Un nuovo step dopo la prima edizione di Londra
Ma Pradasphere II vuole anche compiere un ulteriore passo in avanti. L’allestimento infatti è il seguito naturale della prima edizione andata in scena a Londra nel 2014. Questa volta infatti l’intenzione dei Direttori Creativi Miuccia Prada e Raf Simons è quella di andare oltre, inducendo i visitatori a un ripensamento del concetto di lusso, quindi ancora una volta di bellezza, proiettando la moda in una dimensione meramente intellettuale.
La dicotomia tra artigiano e intelletto è attualmente al centro anche della produzione del duo di creativi, come dimostrano le ultime due collezioni presentate quest’anno alla Settimana della Moda di Milano. Se la sfilata Autunno Inverno 2024 gli stilisti si erano concentrati propria sulla potenza del concept legato al singolo capo, nella più recente Primavera Estate 2024 sfoggiata poche settimane fa si sono invece voluti concentrare eccezionalmente sulla parte più tecnica, celebrando la sartorialità e l’artigianato, facendo dunque confluire anime diverse all’interno del proprio storytelling.
Non solo Pradasphere: Prada collabora con l’Unesco in Cina
La mostra Pradasphere non è l’unico progetto della maison in terra cinese. Ad ottobre infatti l’azienda ha organizzato Sea Beyon, programma educativo sviluppato in partnership con Unesco con cui si è organizzata anche la mostra itinerante Ocean&Climate Village nella città costiera di Quingdao, considerata uno dei centri di eccellenza cinese per ciò che concerne la ricerca scientifica marina. Scopo della rassegna è quello di esplorare il legame tra il clima e l’oceano, divulgando la salvaguardia dell’acqua (oltre che del clima) alle nuove generazioni.
Intanto continua anche la fitta programmazione anche nel centro culturale Fondazione Prada, spazio espositivo milanese diventato ormai un punto di riferimento per l’arte contemporanea a livello mondiale. In questi giorni nel centro è possibile godere dell’area interamente dedicata all’universo di “Asteroid City“, ultimo film di Wes Anderson. Dal 3 novembre sarà invece possibile assistere ad una nuova interessante indagine visiva sui paraventi, oggetto in grado di rappresentare sia un normale pezzo di design ma anche un’opera d’arte, fungendo sia da divisorio che da soglia, in nome di un ibrido interessante tra generi e tradizioni culturali.
L’exhibition ‘Paraventi Folding Screens from the 17th to the 20th Century’ sarà visitabile fino al 22 febbraio, dunque nello stesso mese dell’attesissima Settima della Moda di Milano, dove Prada si ritaglierà come sempre un ruolo da grande protagonista.
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