Sciarpa e cappello onnipresenti, rispettivamente emblemi di potere, l’una, e insicurezza l’altro, accompagnavano in ogni occasione un impermeabile capace di conferire un fascino senza tempo. Uno stile che ancora oggi, a pochi giorni dal trentennale della scomparsa del più grande regista italiano di tutti i tempi, definiremmo felliniano. Stilista dei personaggi dei suoi film, Federico Fellini amava raccontare la società anche attraverso un abbigliamento di cui lui stesso si faceva portavoce ancor prima di presentarlo sul grande schermo indosso ai protagonisti dei suoi capolavori. Non di rado accade di notare che i personaggi di un film vestono proprio come i registi che li hanno creati. Una simbiosi, quella tra i costumi indossati sul set dalle star del cinema e il guardaroba di chi firma la regia, che in tempi più recenti si riscontra pensando, ad esempio a Christopher Nolan.
Personaggi dei film vestiti come registi
Nella sua recente opera dedicata all’invenzione e lo sgancio della bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale, non si è potuto far a meno di scorgere una particolare somiglianza tra il look curato e alla moda che caratterizza Oppenheimer e quello che ormai contraddistingue Nolan nelle sue pubbliche apparizioni. Se poi ci si sofferma sui film di un regista come Wes Anderson, si avrà l’impressione che le ambientazioni siano in palette con il suo guardaroba. Colori come ocra, verde acqua e rosa, infatti, caratterizzano tanto scene di pellicole quali Treno per Darjeeling, Grand Budapest Hotel e il recente Asteroid City, quanto i look preferiti da Anderson. Nel suo armadio non mancano completi in velluto dalle tinte pastello e sfumature di beige, che ricordano la sua terra d’origine, indossati sempre in pendant con mocassini, anche nella versione sneakers proposta dalle Wallabee Clarks Originals.
Da Spielberg a Lee: i look sul set
Amante dei cappellini è Steven Spielberg che è solito sfoggiarli soprattutto durante le riprese. Celebre la sua immagine sul set di E.T. con un cappello targato USC (University of Southern California), lo stesso istituto che aveva rifiutato la sua iscrizione come studente per ben tre volte. Dettaglio evidentemente irrilevante per l’inventore dell’extraterrestre più famoso del mondo, che indossava quel copricapo con disinvoltura insieme ad occhiali aviator dalle lenti marrone sfumato e al suo maglione preferito, uno Stone Island color ghiaccio.
Gusti cromatici totalmente diversi quelli di Pedro Almodovar il cui elegantissimo e struggente rosso si ritrova sia nei film da lui diretti che nei vivaci outfit scelti dal regista per i propri red carpet. Difficile capire poi se sia Spike Lee ad essere influenzato dall’abbigliamento dei propri personaggi o se siano questi ultimi a vestire come lui. A caratterizzare il look del regista e dei protagonisti dei suoi film, da “Fa’ la cosa giusta” a “Malcolm X”, fino al più recente “BlacKkKlansman” è, infatti, uno stile dapper e colorato, capace di raccontare la storia afroamericana.
La moda seguita da Sofia Coppola
Un capitolo a parte meriterebbero i guardaroba delle icone femminili che oggi firmano pellicole da Oscar. Indiscusso a tal proposito il primo posto, per eleganza e ricercatezza, di Sofia Coppola che di moda ne sa qualcosa sin dai suoi esordi nel mondo dello spettacolo. Stagista per Karl Lagerfeld da Chanel, con il suo armadio che custodiva le t-shirt di Vivienne Westwood, la regista figlia d’arte è stata da giovane paladina dei look più sovversivi.
Se un tempo era solita apparire in giacche biker abbinate a pizzi e stampe animalier, oggi la Coppola lancia tendenze glamour sfoggiando tailleur in tweed di Chanel con gonna al ginocchio, accompagnati da bluse voluminose o T-shirt stampate. Non mancano poi nel suo armadio jeans dal fit rilassato che ama indossare con blazer doppiopetto o magliette a righe, abbinati a ballerine bicolori o slingback dal tacco largo. Quando è sul set la regista di Lost in Translation preferisce, invece, pantaloni neri sartoriali dal taglio flare e camicie a righe firmate Charvet, il più delle volte in una scelta cromatica che ricade sul black and white.
Gli occhiali bianchi di Lina Wertmuller
E che dire di Kathryn Bigelow, sempre casual ma allo stesso raffinata. Giacche oversize anni ’90 e jeans chiari si alternano, nel suo look, a completi che strizzano l’occhio alla moda maschile . Un look in cui anche accessori come occhiali da vista giocano un ruolo importante. D’altra parte è bastata solo una montatura bianca a rendere inconfondibile lo stile di Lina Wertmuller. “Behind the White Glasses” si intitola il documentario del 2015 dedicato alla celebre regista dagli occhiali bianchi. Passerelle, dunque, in mano agli stilisti, e set cinematografici come vetrine per i cineasti. A dettare le regole della moda non sono solo le firme dell’haute couture ma anche quelle di chi guarda il mondo da dietro una cinepresa.