Vibrazione: movimento oscillatorio di frequenza relativamente elevata e di ampiezza relativamente piccola. Potrebbe bastare questa semplice definizione per descrivere lo show di Giorgio Armani che, presentando la nuova collezione Spring Summer 2024, ha chiuso la settimana della moda donna. Una sfilata dal taglio intimo e minimalista, una collezione salvifica e curativa, – allestita nel piccolo teatro di Via Borgonuovo alla presenza di ospiti da sempre legati al marchio come Cate Blanchett e Juliette Binoche- , i tratti caratteristici che hanno spinto la maison tra le eccellenze del mondo, sciorinati in movimenti ondulatori creati appositamente per dare una sensazione costante di movimento. 

giorgio armani primavera estate spring summer 2024 | Life&People Magazine

Le “Vibes” Armani chiudono la Milano Fashion Week

Osservando la sequenza dei look, divisi per colori, sembra che lo stilista abbia condiviso la sua idea di cromoterapia abbinata alla moda. In un mondo in cui tutto vibra in continuo movimento, Giorgio Armani ha voluto catturare principalmente proprio quelle sensazioni talmente laceranti da essere in grado di creare (grazie alla mano degli artisti) bellezza, esattamente come fatto dalla maison fin dalla fine degli anni Settanta. Che sia una particolare esternazione di gioia o qualcosa di più silenzioso e interiore, le vibrazioni toccano le corde della nostra anima, scuotendo dunque costantemente la nostra esistenza.

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«Tutto vibra: colori, sensazioni, sentimenti. Questa stagione le vibrazioni diventano visibili: percorrono intere superfici in movimenti ondulatori, in intrecci increspati, espandono la gamma cromatica per toccare note di bronzo e argento, accendersi di verdi e viola preziosi e infine arrivare al bianco che dilaga nella sera. Dalle sfilate viste questi giorni, posso dire che il tempo mi ha dato ragione. C’è bisogno di normalità e di far risaltare l’importante lavoro di ricerca attraverso i tessuti”.

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Queste le parole pronunciate dello stilista poco prima dello show. Ma come trasmettere il perenne e vibrante oscillare degli abiti nella moda? La risposta arriva direttamente nel défilé.

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Una cromoterapia fatta di ricami preziosi ed eleganti rasi

La sensazione oscillante è tradotta con un espediente acquatico, almeno per ciò che concerne i materiali e la tavolozza colori, particolarmente segnata dalla presenza del blu e del verde, tessuti morbidi e fluidi, particolarmente funzionali per descrivere al meglio il movimento. Presenti top chiusi, abiti lunghi impreziositi da un gioco di anelli, capi con strisce ondulate, pantaloni brillanti, tulle ondulato, organze stampate e fasce elastiche tempestate di pailettes verdi.

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Importante citare anche i pantaloni a sigaretta spesso proposti con più sfumature di rasi, creazioni che trovano la meraviglia alternandosi con giacche leggerissime ma destrutturate, così leggere da sembrare delle bluse, vestiti di tulle completamente ricoperti da cristalli ton sur ton, trasparenze misurate e mai smaccate.

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Un tipo di approccio come sempre molto riconoscibile, sobrio e ben rifinito, spiegato dalla stessa Maison in una breve descrizione sul profilo Instagram:

La sfilata moda donna Giorgio Armani Primavera Estate 2024 è all’insegna delle vibrazioni: percorrono intere superfici in movimenti ondulati e trame increspate, espandono la scala cromatica fino a toccare note di bronzo e argento e si accendono di verdi e viola preziosi, per poi approdare a un bianco che permea le serate”.

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Termina quindi con grande senso di oscillazione la Milano Fashion Week. Ora inizierà la settimana della moda a Parigi che sicuramente ci stupirà ancora una volta.

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