Il connubio, sempre vincente, tra moda e calcio, compie un altro importantissimo step: il Crystal Palace, storico club di Londra che milita da anni nella Premier League, ha assunto per la prima volta nella storia del Campionato Inglese un creative fashion director. L’obiettivo? Supervisionare le collezioni d’abbigliamento, le partnership di moda e sancire nuove collaborazioni con gli altri brand. Siamo arrivati all’inizio di una nuova era?
Kenny Annan-Jonathan riceve l’incarico
A ricoprire l’incarico dai contorni storici è Kenny Annan-Jonathan, designer proveniente dal sud della Capitale britannica, dunque non lontano proprio dal club londinese sito nell’omonimo quartiere tra i borghi di Bromley, Croydon, Lambeth, Lewisham e Southwark. Si tratta di un giovane Direttore Creativo che, dopo aver studiato a lungo moda, ha fondato nel 2019 una società di marketing chiamata The Mailroom, occupandosi principalmente di partnership commerciali tra sportivi e colossi dello sportswear come Puma, Adidas e Nike. Tra i suoi clienti spicca Wilfried Zaha, Ex Capitano proprio del Crystal Palace (adesso in forza al Galatasaray).
Non si hanno informazioni più specifiche del lavoro che svolgerà Kenny Annan all’interno delle Eagles. Quel che certo è però che verrà presto svelata la prima collezione di abbigliamento Autunno Inverno 2024 curata interamente dal designer, il quale in fase di presentazione ha semplicemente lasciato intendere di voler portare il rapporto tra tifoso e club ad un altro livello:
“Il tifoso medio e il modo in cui esprime il suo amore per lo sport si sono evoluti, ed è ora che il mondo dello sport si evolva con loro”,
queste le parole del londinese.
Andare oltre il “classico” merchandising?
L’obiettivo, comunque sembra chiaro. Mentre il calcio sta diventando sempre più un’esperienza, come dimostrano anche gli stadi di ultima costruzione – veri e propri capolavori per trascorrere un’intera giornata in segno del divertimento, anche extracalcistico – adesso anche i club vogliono alzare l’asticella qualitativa ancora più in alto, scrollandosi di dosso la canonicità del merchandising abbracciando una visione di styling ancor più ampia e appetibile.
Un discorso che trova particolarmente presa proprio in club importanti e di lungo corso come il Crystal Palace: essere un vero tifoso delle Aquile infatti non significa semplicemente esultare per i goal dei propri beniamini durante le proprie partite, bensì qualcosa di molto più ampio, vicino a un vero e proprio stile di vita. Proprio su questo approccio dunque cercherà di concentrarsi il nuovo Direttore Creativo, pronto anche a far crescere la fan base, già abbondantemente nutrita, della squadra. Molti infatti, rimanendo affascinati dalla particolarità dell’operazione, potrebbero prendere in simpatia i rosso blu, acquistando un pezzo proveniente dalla collezione particolarmente cool.
Un nuovo punto di arrivo dopo tanti anni di sperimentazione
Attenzione però a non pensare che si tratti di una grande intuizione di mercato sbucata dal nulla. Sono ormai infatti tanti anni che il calcio dialoga, più o meno frequentemente, con il mondo del fashion, dando vita a collaborazioni molto importanti. Pensiamo per esempio all’accordo tra Off/White e il Milan, con il brand che ha disegnato le nuove divise in vista della nuova stagione, oppure a quella tra Thom Browne e il Barcellona.
Ci sono inoltre casi che, pur meno eclatanti dal punto di vista mediatico, hanno contribuito non poco allo sviluppo e alla popolarità di una squadra. A dimostralo è ad esempio il Red Star di Parigi, team che milita nella terza divisione francese (dunque calcisticamente sconosciuto ai più) ma capace di trovare grande consenso popolare dopo l’approdo di David Bellion, ex calciatore del Manchester United accorso a Parigi proponendo una visione innovativa nel marketing con linee sportive studiate ad hoc insieme a grandi marchi moda. Adesso che l’idea è arrivata nel Campionato più seguito al mondo, ovvero la Premier League, siamo abbastanza sicuri che il dialogo tra calcio e fashion diventerà ancora più stretto, forse anche indispensabile.
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