Le treccine afro non sono solo un trend, o uno stile. In Italia le associamo all’estate – dal momento che tendono a tornare in auge grazie alla loro praticità, quando le temperature salgono – oppure al mood vacanza; tutte almeno una volta ci siamo lasciate tentare o vorremmo provarle, attratte dal loro fascino originale. Ma la loro storia è antica quanto il mondo.

Le origini delle treccine

La consuetudine di intrecciare i capelli ha inizio in Africa, con il popolo Himba della Namibia. In molte tribù africane, proprio dalle trecce era possibile distinguere i membri della propria comunità, da quelli di altri gruppi. A seconda di come i capelli venivano intrecciati, era anche possibile trarre informazioni sull’età, lo status sociale, la ricchezza, il potere e la religione di un individuo. Inoltre, questa pratica aveva il potere di creare e rafforzare i vincoli sociali tra i membri della comunità. Quella delle treccine era ed è una forma di arte sociale. A seconda che fossero più o meno intricate, le acconciature potevano richiedere molte ore, a volte addirittura giorni, se venivano aggiunte quelle che oggi chiameremmo una sorta di extension. Così ci si scambiavano conoscenze e segreti. Le donne più anziane insegnavano ai bambini, che crescendo intrecciavano i capelli dei fratellini più piccoli, imparando nuove e più elaborate tecniche con il tempo.

Treccine afro | Life&People magazineUna breve timeline rivela l’ubiquità delle trecce. Le box braids risalgono all’Egitto del 3100 a.C.; le trecce cornrows all’Africa del 3.500 a.C. In Grecia nel primo secolo possiamo ritrovare le trecce ad aureola; quelle tipiche dei Nativi Americani invece si attestano al V secolo. Le crown braids si diffondono in Europa dal 1066 al 1485, ed in Cina dal 1644 al 1912 sono popolari le trecce a scala. C’è qualcosa di misterioso eppure naturale nell’atto di intrecciare i capelli, non sappiamo esattamente di che si tratti, ma lo abbiamo fatto per secoli e continueremo.

Il potere spirituale dei capelli

Nella cultura Yoruba, ad esempio, si intrecciavano i capelli per inviare messaggi agli Dei. Dal momento che sono un’estensione del capo, e la parte più elevata del corpo, i capelli erano considerati un portale attraverso il quale gli spiriti potevano raggiungere l’anima. Inoltre, durante la schiavitù, le donne mappavano nel linguaggio segreto delle treccine messaggi carichi di speranza: le vie di fuga dalle piantagioni.

Le treccine afro

Sono un hairstyle protettivo, infatti i capelli afro – fittamente ricci, compatti e texturizzati – necessitano di cure specifiche e possono risentire delle temperature rigide e fredde; anche per questo motivo, raccoglierli in treccine è stato da sempre un modo per proteggerli. Ne esiste una varietà infinita di tipologie, Ghana braids, Fulani braids, Bantu Braids, Box braids, solo per citare alcuni esempi, ma le più comuni sono le cornrows, il cui nome deriva dall’aspetto a forma di chicchi di mais sulle pannocchie. Consistono in trecce tradizionalmente realizzate, attraverso movimenti particolari, partendo dallo scalpo. Nella versione più classica procedono in linea retta, ma una mano esperta può creare una moltitudine di design alternativi.

Treccine afro | Life&People Magazine

Miti da sfatare

È vero che le treccine rovinano i capelli? La risposta è no, con le dovute precauzioni. In primo luogo, bisogna affidarsi ad un professionista che sappia come procedere per proteggere i capelli e, allo stesso tempo, assicurare un risultato duraturo nel tempo. In secondo luogo, bisogna tenere a mente che questo hairstyle non è per tutti. Le treccine richiedono una chioma spessa e corposa; se si hanno pochi capelli, se sono fini o deboli, si consiglia di evitare. Le treccine possono durare fino a due mesi, oltre i quali non andrebbero indossate, e comunque non vanno fatte più di una volta l’anno.

Cura

Mantenere un risultato duraturo e, allo stesso tempo, curare i propri capelli anche una volta intrecciati, è piuttosto semplice. Gli esperti raccomandano di procedere al regolare lavaggio settimanale, partendo delicatamente dalla cute, spostandosi poi sulle lunghezze. Se ci fossero extension, bisognerebbe evitare di lavarle con acqua troppo calda che potrebbe indurire le fibre. Una volta finito il risciacquo, è importante asciugare bene la cute con il phon, impostato sul getto di aria fredda. Almeno una volta a settimana, è bene applicare su cute e lunghezze un prodotto idratante e, infine, si suggerisce di dormire con un foulard attorno al capo, per evitare che i capelli si spezzino a contatto con il cuscino.

Le ispirazioni dalle celebrities

Sono davvero moltissime le celebrità che adorano le treccine e che le scelgono anche per i red carpet. Alcune di loro, hanno costruito attorno a quest’acconciatura i loro look più iconici, si pensi a Zoe Kravitz, Zendaya, Elodie e Halle Bailey, protagonista dell’ultimo remake de La Sirenetta.

Treccine afro | Life&People magazineMa anche sulle passerelle, numerosi designer hanno eletto questo stile a complemento perfetto per le loro creazioni: Cavalli e Sportmax lo hanno fatto nelle loro collezioni Autunno Inverno 2023. Le treccine ci accompagneranno anche nella prossima stagione? In realtà, non ci hanno mai lasciato.

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