La celebre scena di Homer Simpson che sparisce nella siepe dall’imbarazzo, catturata in una GIF e diventata uno dei meme indimenticabili della rete ed ha ispirato il design della scarpa più venduta di sempre, l’iconica Stan Smith di Adidas, disponibile per l’acquisto dal 18 agosto sul sito ufficiale del brand.
The Simpsons x Adidas: dopo Marge è la volta di Homer
L’anno scorso, Adidas aveva dedicato alla casalinga più celebre dell’universo cartoon, Marjorie Jacqueline Bouvier Simpson, un’edizione limitata del modello Superstar, celebrato attraverso un design a regola d’arte: i morbidi capelli blu di Marge ricoprivano interamente la tomaia della scarpa, mentre sul tallone compariva il branding della serie animata. Ora, tocca ad Homer Simpson che diventa protagonista di una nuovissima versione delle Stan Smith.
Questa volta, l’iconica silhouette del tennista Stan Smith, presente sulla lingua della scarpa, lascia il posto a quella del capofamiglia più amato della tv, il cui nome si ispira al padre dello stesso fumettista. Il design della sneaker resta piuttosto fedele al modello classico in pelle bianca, se non per l’applicazione sul tallone di un tessuto dalla texture spongy di colore verde, raffigurante il cespuglio, ed il ricamo colorato di Homer intento a dileguarsi. Il nome del personaggio compare anche ai lati della tomaia, in lettering giallo.
Anche stavolta, chapeau
Adidas fa di nuovo centro, con il remix di una scarpa che ha segnato la storia fino ad entrare nel Guinness dei primati – nel 1988 furono vendute circa 22 milioni di paia – e che resta profondamente rilevante ancora oggi, grazie anche a strategie di marketing estremamente lungimiranti. Dal rilancio in grande stile nel 2014 quando, in partnership con l’agenzia Lloyd & Co. per il suo 50° anniversario, la Stan Smith rientrò sul mercato dopo anni di assenza; alle infinite collaborazioni con creativi e designer che ne hanno reinterpretato i codici, consolidandone l’influenza. Jeremy Scott, Raf Simons, Colette e Pharrell Williams, sono solo alcuni celebri nomi che hanno lavorato a fianco del brand per progetti speciali.
Adidas e cultura pop
Il marchio tedesco attinge copiosamente alla cultura popolare, alla quale è ormai indissolubilmente legato. Fin dagli anni ’80, il concept delle Stan Smith Adicolor, ad esempio, invitava i consumatori ad assumere il ruolo di artisti d’eccezione. Le sneakers, come veri e propri oggetti d’arte, prestavano la loro canvas bianca alle sperimentazioni con bombolette spray e colori, venduti come gadget insieme alle scarpe, che diventavano quindi dei graffiti ambulanti.
L’universo cartoon
Nel repertorio dei personaggi che fungono da ispirazione, non ci sono solo i Simpson, ma anche gli eroi Disney, Pixar, Marvel, e Star Wars, ed icone come Groot, Yoda, WALL-E, Rex e Hulk. Perfino Kermit la Rana ha avuto il proprio modello personalizzato nel 2021, caratterizzato dall’impuntura con la lettera K sulla tomaia. Pensato invece per una fanbase decisamente più adulta, il modello Adidas Campus 80s, in collaborazione con South Park, dedica la scarpa ad uno dei personaggi emblematici della sitcom animata, “Asciughino”. La variante in spugna viola è stata lanciata nel 2021 per celebrare la giornata mondiale della cannabis.
D’altra parte, introducendo l’iconico modello all’interno della linea Originals, già nel 2001 Adidas sottolineava come la Stan Smith si fosse ormai evoluta: da scarpa nata per lo sport, ha assunto lo status di un vero e proprio prodotto di lifestyle. A questo proposito, Stan Smith in persona parla emblematicamente del 1995 come l’anno in cui la sneaker omonima ha smesso di essere “solo una scarpa da tennis”, per diventare molto di più.
Il futuro
Dal modello Mylo, realizzato con i funghi per simulare l’effetto pelle vera, all’intenzione del brand di utilizzare solo poliestere riciclato entro il 2024, il futuro di Adidas è all’insegna della sostenibilità, rimanendo però sempre fedele a sé stesso. Lo dimostrano anche le collaborazioni con Stella McCartney e con altri brand sostenibili, insieme ai quali il marchio ha realizzato linee di abbigliamento, impiegando rifiuti plastici riciclati, recuperati prima che finissero negli oceani.
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