Prima di saperne di più su questa tendenza, la cui popolarità ciclicamente ritorna in estate, è doveroso fare una introduzione. Trucco permanente, semipermanente, dermopigmentazione, microblading, sono un insieme di termini usati per indicare la stessa idea: un intervento correttivo che consiste nell’inserimento di pigmenti negli strati più superficiali del derma, i cui risultati sono più o meno permanenti, a seconda della frequenza dei ritocchi e di una serie di variabili. È in questo contesto che si inserisce il trend delle lentiggini tatuate.

Lentiggini o efelidi?

Spesso usate come sinonimi, le due parole però non sono la stessa cosa. Le freckles (lentiggini) sono dovute alla proliferazione di cellule chiamate melanociti e sono il prodotto di un fattore genetico e permanente, infatti non svaniscono neanche in inverno. Le efelidi invece sono un altro tipo di macula, conseguente all’accumulo di un unico pigmento e si attivano con l’esposizione solare per scomparire subito dopo, tipicamente nei mesi freddi. Se chi è già nato con le adorabili macchioline scure, sempre più spesso, vuole intensificarne l’apparenza, chi ne è sprovvisto le ricrea da zero affidandosi a professionisti del settore; ecco allora che il trend di tatuarsele cresce sempre più, d’altro canto i puntini alla Pippi Calzelunghe danno un’aria giovanile e graziosa a cui è difficile rinunciare.

lentiggini tatuate | Life&People Magazine

Ma come si fanno i freckle tattoos?

Generalmente, la tecnica per realizzare le lentiggini attraverso il tatuaggio si chiama stick and poke. Si tratta di un metodo tradizionale e manuale che, come spiega la Permanent Make Up Master Lucia Panimondo:

 “Consiste nel picchiettare (poke) la pelle con un ago inserito in un manipolo (stick), senza l’utilizzo di alcun dispositivo elettrico per tatuaggi.”

Il pigmento in cui l’ago viene immerso ricrea sul viso l’effetto lentiggini, in modo tanto naturale che, una volta guarite, sarà impossibile distinguere quelle vere, se ci sono, da quelle realizzate ad arte.

Il prima

Come prepararsi al meglio a questo tipo di trattamento? Per prima cosa si deve tenere a mente il professionista e bisogna rivolgersi ad un esperto di estetica, piuttosto che ad un tattoo artist. Alla seduta o sedute, precede un’analisi accurata della pelle, dell’incarnato e di eventuali condizioni che potrebbero alterare o interferire con il risultato finale. È fondamentale che la base di partenza sia sana, senza eruzioni cutanee, acne in fase infiammatoria, dermatiti o scottature.

trend lentiggini tatuate | Life&People MagazineIn base al sottotono, si decide quale combinazione cromatica di pigmenti si adatta meglio alla pelle del cliente. Il servizio sarà personalizzato in base alle esigenze specifiche; infatti, le lentiggini possono essere ricreate su tutto il viso ed estendersi talvolta anche alle spalle, oppure, nella maggior parte dei casi, concentrarsi su naso e zigomi, le zone dove comparirebbero naturalmente dopo l’esposizione solare. Come si può immaginare, il trattamento avverrà a pelle completamente struccata e non sarà possibile truccarsi per tutto il tempo necessario alla guarigione, un paio di settimane circa.

Il durante

Il giorno della sessione, il professionista eseguirà una mappatura sul viso per decidere insieme il posizionamento delle lentiggini. Il pattern è random, per assicurare un effetto quanto più possibile naturale; una volta raggiunto un risultato soddisfacente si potrà iniziare. In alcuni casi, è previsto il ricorso ad un agente anestetizzante, ma ad ogni modo il processo non è particolarmente doloroso. Gli esperti assicurano che si sente solo una punzecchiatura sopportabile. Perché il procedimento funzioni, l’ago deve pungere ripetutamente, perciò l’esperienza e la preparazione del professionista è assolutamente fondamentale: se si resta troppo in superficie il colore non penetrerà abbastanza da garantire un risultato duraturo, ma se si esagera andando troppo in profondità il pigmento potrebbe sbavare. Il procedimento può durare fino ad un massimo di due ore, a seconda del risultato desiderato.

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Il dopo

Appena finito, le macchioline saranno scure e caratterizzate da gonfiore e arrossamenti; tutto questo è normale. Con il passare dei giorni il rossore sarà sempre più localizzato e inizieranno a comparire delle crosticine man mano che il processo di guarigione prosegue. In un paio di settimane, i tatuaggi saranno guariti del tutto e le lentiggini presenteranno un colore più chiaro rispetto all’inizio, risultando del tutto naturali. La durata può variare in base ad una serie di fattori, ma generalmente la loro permanenza si estende fino a due anni e, con regolari ritocchi, è possibile ottenere un risultato duraturo a tutti gli effetti.

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L’alternativa senza impegno

Oltre al trucco con matita per sopracciglia, ovvero il metodo più semplice ed immediato per provare su di sé l’effetto lentiggini, un altro modo per accostarsi a questo trend e sperimentare in sicurezza è il tatuaggio henné; acquistando uno dei tanti kit disponibili in commercio, si può provare in prima persona e in modalità fai da te a disegnare sul viso i graziosi puntini che resteranno visibili per una settimana.

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