Il mondo dei profumi di nicchia è altamente inesplorato. Se la profumeria classica spazia tra romantiche note floreali, erbe aromatiche e preziosi legni orientali con lo scopo di ammaliare chiunque annusi queste creazioni, la profumeria non convenzionale ha ben altri fini, oltre che ingredienti. Sangue, sudore, secrezioni sessuali e fumo di sigaretta sono solo alcune delle proposte provenienti da alcuni creatori di profumi trasgressivi e particolari, in una parola: anticonvenzionali.
Stupire trasgredendo
Piacere a tutti non sempre è desiderabile. Molto meglio fare scandalo, oppure trovare consensi tra quelle frange più estreme in fatto di gusti, che difficilmente vedono realizzati prodotti specifici. Se un profumo alla vaniglia è troppo semplice, di certo non si potrebbe dire per una fragranza che rievoca le note ferrose del sangue o del sudore maschile. Nell’ultimo periodo infatti, la crescita di consensi per quelli che potrebbero sembrare odori estremi è tanta, e molti profumieri si sono orientati su questo nuovo trend.
“Buono”: un concetto relativo
La percezione del profumo
, – inutile sottolinearlo – non è uguale per tutti, ed è proprio sulla base di questa differenza che anche fragranze considerate per lo più nauseanti da alcuni possono invece suscitare grande interesse in altri. Per molte persone, un “buon odore” non è detto corrisponda ad un “odore buono”. Se è vero che l’olfatto può rievocare momenti, persone o situazioni del passato, piacevoli o spiacevoli, viene da sé come un profumo particolare possa essere molto più evocativo rispetto ad un classico vanigliato o fiorito. Gli odori primordiali infatti, giocano un ruolo fondamentale anche nella seduzione. L’odore della pelle sudata, degli ormoni e del sudore (maschile o femminile) è molto simile al mughetto, ad esempio. E non è un caso che questo ingrediente compaia nelle piramidi olfattive di alcuni dei profumi ritenuti più sensuali di sempre.
Gli odori del corpo e delle sue secrezioni come strumento di seduzione
Così come il mughetto ricordi senza troppi giri di parole l’odore degli ovociti femminili, anche l’aspetto prettamente lattiginoso di alcune fragranze può ricondurre a secrezioni maschili ben note, specialmente se in accostamento troviamo altri aromi di derivazione marina/salata. Un profumo di un noto brand francese si presenta così: “un coito olfattivo che manda in estasi fino al climax del piacere, quel momento straordinario e unico quando il desiderio trionfa sulla ragione”.
Un altro brand, italiano questa volta, grazie all’unione di note olfattive di tipo legnoso e speziato, richiama anch’esso al magico cocktail odoroso che si viene a formare sul corpo maschile dopo uno specifico sforzo fisico. Ode alla donna invece per tutte quelle profumazioni che richiamano la nascita di una nuova vita, o del momento precedente. Talco, fava tonka, musk, mughetto e iris sono solo alcuni degli ingredienti cardine per formare aromi in grado di rievocare le atmosfere di qualche boudoir, frequentato da donne che non si vergognano di usare il loro corpo per il loro piacere e quello degli altri.
Proprio in occasione del Festival di Cannes,
Jud Law ha raccontato di aver usato un profumo a suo dire orrendo sul set, mentre interpretava il ruolo di Enrico VIII di Firebrand: una mossa vincente e il suo personaggio ha ricevuto molti consensi. Raccontando come il sovrano usasse notoriamente cospargersi di un potente olio alla rosa per mitigare l’odore pungente della gamba in putrefazione, l’attore ha trovato nel profumo un elemento in grado di abbinarlo al meglio su se stesso.
Infrangere i tabù sembra essere una priorità che dalla moda è riuscita a spingersi fino alla profumeria, perché bello e buono non sempre sono concetti che tutti trovano apprezzabili. Così come il fashion ha le sue declinazioni più o meno stravaganti o trasgressive, allo stesso modo il mondo della profumeria si sta adeguando per soddisfare anche i clienti più unconventional.
