Sarà capitato di incontrare per strada ragazze con jeans usati e strappati all’altezza delle ginocchia, pantaloni in denim logori che vanno di moda magari abbinati con un tacco a spillo. Oppure vi sarete innamorate di un ragazzo con T-shirt, capelli scompigliati che indossava un jeans scolorito “al punto giusto”.
La moda dei jeans usati: un fascino vintage
Aziende, come Diesel o Loewe, hanno costruito un impero, perché capaci di associare a un’idea di universalità, concetti di ricerca, sartorialità, qualità e dettaglio. Sono varie le aziende di moda che hanno utilizzato strategie per realizzare un denim ammorbidito e ‘invecchiato’, per renderlo delavé, a stone washed, o a biostone washed. Il risultato? Una scoloritura, un buco, uno strappo, una cicatrice del tempo che fa impazzire i giovani e non solo.
Il denim logorato a livello emotivo dà conforto, infatti è un tessuto affidabile, sicuro, resistente, scelto per dare un tocco in più all’outfit, per rispecchiare emozioni e per sentirsi agiati. Lo dimostra uno studio, realizzato una decina di anni fa, – dalla psicologa Karen Pine dell’Università dell’Hertfordshire in UK -, dove risultò che il 51% delle donne intervistate indossavano un jeans se tristi o depresse.
La storia dei jeans: come Levi Strauss ha rivoluzionato l’armadio
Amare un capo significa conoscere anche la sua origine. La storia dei jeans affonda le sue radici nel diciannovesimo secolo, quando originariamente vennero creati pantaloni resistenti per i lavoratori. Il loro inventore: Levi Strauss, un immigrato tedesco che decise di aprire un negozio di abbigliamento a San Francisco insieme a Jacob Davis, un sarto originario della Lettonia.
I nuovi protagonisti degli anni ’50
Grazie all’invenzione di Levi Strauss i jeans divennero un’icona della moda giovanile e un simbolo di ribellione. Negli anni ’50 erano considerati capo informale e casual, indossato principalmente durante il tempo libero. Erano particolarmente popolari tra i giovani che abbracciavano lo stile di vita dei “ribelli senza causa” e del nascente movimento giovanile.
Il modello di jeans più popolare degli anni ’50 era il jeans a cinque tasche sempre introdotto da Strauss, negli anni precedenti. Questo jeans aveva una vestibilità dritta e classica, con le tasche anteriori e posteriore che fornivano spazio per oggetti come monete e fazzoletti.
I jeans fra anticonformismo e ribellione giovanile
Anche oggi, come negli anni ’50, i jeans usati trasmettono un senso di autenticità e storia personale. Ogni paio di jeans usati ha la propria storia, segni di usura e un carattere unico che non può essere duplicato.
Una nuova tendenza in atto: il denim logorato, il nuovo must-have di stagione
La nuova stagione apre le porte ad una nuova tendenza: il denim logorato. Il denim sporcato, usurato, effetto used, torna sempre nei trend della Primavera-Estate. E, se, fino a qualche anno fa veniva indossato prevalentemente da giovani ‘ribelli’, adesso è un capo accessibile a tutti, fondamentale nel proprio guardaroba.