In molti oggi lo chiamano foraging, ma altro non è che una delle attività più antiche che l’uomo abbia svolto. Una pratica millenaria che è tornata di moda e che appassiona sempre più persone, curiose di riscoprire il rapporto con la natura, trascorrere giornate all’aria aperta e avvicinarsi ai cibi naturali e sostenibili attraverso i quali valorizzare anche il territorio. Parliamo della raccolta delle erbe spontanee, un’attività che ha accompagnato l’uomo dall’antichità fino allo sviluppo industriale. Oggi questa pratica è diventata un vero e proprio eco-trend che spinge tantissime persone ad informarsi e a partecipare a corsi e passeggiate dedicate alla raccolta per imparare a riconoscere le erbe selvatiche commestibili, a portarle a casa e a cucinarle.

Foraging, che cos’è e come funziona

C’è chi non l’ha mai abbandonato e chi, invece, lo sta riscoprendo negli ultimi tempi. Il foraging, termine inglese che indica la raccolta di erbe selvatiche commestibili insieme a frutta, bacche e altri vegetali che crescono in modo spontaneo nei boschi, ha rappresentato, in passato, una vera fonte di sostentamento per l’uomo. Con l’avvento dell’industrializzazione il rapporto con l’ambiente rurale si è allentato e così la pratica di raccolta delle erbe si è lentamente persa, non del tutto però.

erbe selvatiche commestibili | Life&People MagazineNei luoghi di campagna, infatti, si è continuato ad andare per i campi a raccogliere la cicoria, la rughetta, il tarassaco, gli asparagi e così via. La rinnovata attenzione verso il cibo sano e naturale ed una maggiore consapevolezza verso la valorizzazione e difesa dall’ambiente, ha portato un ritorno al passato con un crescente interessamento verso il mondo delle erbe spontanee. È proprio attraverso gli esperti che ci si può di nuovo riavvicinare a questo mondo. Come? Acquisendo gli strumenti necessari per riconoscere quali erbe raccogliere e quali no per uso alimentare e fitoterapico, scongiurando così ogni pericolo. Seguire dei corsi propedeutici alle uscite organizzate è il modo più sicuro e rispettoso per avvicinarsi a questa ritrovata pratica.

Quella del foraging è un’attività decisamente benefica

che non può, però, essere volta con superficialità in quanto può rivelarsi rischiosa per la salute e anche per l’ecosistema. Confondere una specie con un’altra, consumare un’erba ed i suoi frutti in modo sbagliato può avere conseguenze per la salute da non sottovalutare. Allo stesso tempo, la raccolta può rivelarsi dannosa per l’ambiente mettendo a rischio il suo equilibrio. Quando si raccolgono le erbe spontanee, infatti è indispensabile rispettare le regole della natura, portando a casa solo quello che serve realmente, evitando di prelevare grosse quantità che quasi sicuramente non verranno consumate. Inoltre, le piantine non vanno mai sradicate ma tagliate con delicatezza poco sopra la radice. Attenzione, infine, anche alle specie che non sono adatte all’uso alimentare ma che rappresentano una risorsa per gli animali e l’ecosistema.

Erbe spontanee, quali raccogliere e come cucinarle

La primavera è la stagione perfetta per dedicarsi alla raccolta delle erbe commestibili, ricche di nutrienti e versatili in cucina. Non tutte possono essere raccolte, usate ed abbinate ad altri cibi di stagione e del territorio nel quale si vive. Certamente la cicoria e rucola, forse tra le più conosciute, sono ideali per preparare diversi tipi di insalate, fresche in estate, ripassate in padella tra la primavera e l’autunno. Un vero must in questo campo è il tarassaco: si possono usare sia le foglie, da condire ad insalata o per insaporire la pasta, che i fiori. Questi si possono aggiungere alle frittate o ai risotti per insaporire le ricette, ed in abbinamento con le foglie permettono di preparare dolci e pesti vegetariani.

erbe selvatiche commestibili | Life&People MagazineAltra regina delle erbe commestibili è l’ortica che si presta a svariate preparazioni utilizzando soprattutto le cime più fresche e tenere. Dona ai piatti un sapore aromatico intenso e per questo è un perfetto ingrediente per minestroni, e zuppe, fino a paste e risotti semplici ma dal sapore antico. Si aggiunge alla lista delle erbe da mettere nel cestino il sambuco con il quale si possono realizzare, utilizzando i fiori, tisane, sciroppi e bevande aromatizzate in modo del tutto green, sia calde che fredde. In coppia con le fragole è indicato per creare un gustoso dessert ma anche delle squisite marmellate.

Alimentarsi con le erbe selvatiche commestibili: i benefici

Riscoprire le erbe selvatiche commestibili e inserirle nuovamente nella dieta quotidiana significa tornare indietro nel tempo, alla tradizione contadina e anche alla semplicità della natura, portando nel piatto quello che la stagionalità offre. Una “regola” che vale per quello che ci regala l’orto ma anche la natura stessa che tramite le erbe spontanee ci dona un grande patrimonio che racchiude un sapere antico, che si è conservato nel tempo di generazione in generazione, ed un profondo rispetto per l’ambiente.

erbe selvatiche commestibili | Life&People MagazineSaper riconoscere le specie commestibili significa portare in tavola un ricco paniere di opportunità in quanto le erbe possono essere usate in tantissimi modi in cucina, ingredienti semplici ma ideali per creare un menù vegetariano completo e autentico, pieno di sapore e proprietà benefiche per l’organismo. Le piante selvatiche sono ricche di antiossidanti ed omega 3, svolgono una funzione disintossicante e di protezione del sistema cardiovascolare, e sebbene in piccole quantità, contengono anche i grassi buoni che fanno bene al corpo. Inoltre, mettere il cestino al braccio e camminare per i campi alla ricerca delle erbe commestibili rappresenta un’ottima attività contro lo stress e la tensione che si accumula nella vita di tutti i giorni.

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