Dare una nuova vita ai mobili abbandonati o ai complementi d’arredo, rimetterli a nuovo e trasformarli in pezzi unici di design, pronti a impreziosire ogni appartamento: ecco cos’è lo stooping, la nuova moda che arriva da New York. Impazza negli Stati Uniti già da qualche anno e di recente arriva anche in Italia, soprattutto grazie al supporto di un social alleato: Instagram. Cosa sappiamo sulla tendenza del momento, che ogni appassionato di arredamento glamour dovrebbe conoscere?

Lo stooping cos’è e come funziona?

Il verbo “to stoop” in inglese vuol dire letteralmente raccogliere, il termine “stoop” indica invece il pianerottolo esterno di un palazzo, accanto alle scale, il luogo in cui solitamente si lasciano tutti quegli oggetti per cui si è perso l’interesse. Dall’unione dei significati di queste due parole – quindi “raccogliere ciò che è stato abbandonato da qualcun altro” – arriva lo stooping: la pratica, cioè, di appropriarsi di mobili lasciati per la strada. I nuovi proprietari si occupano poi di restaurarli, renderli originali e infine utilizzarli in casa propria o anche di esporli nella loro versione originale.

Cos'è lo stoopingTendenzialmente si preferiscono pezzi di arredamento importanti quali scaffali, mensole, librerie, divanetti o poltrone (ancora meglio se dalle forme o dalle colorazioni particolari) ma ogni oggetto che non ha più un proprietario può essere quello prescelto. Sono “vittime” dello stooping anche quadri, portapenne, svuota-tasche, vassoi e altri utensili da cucina e persino macchine da scrivere o giradischi vintage. Tutto ciò che, insomma, può essere rimesso a nuovo e mostrato. La moda di impadronirsi della “res nullius” lasciata fuori dai cassonetti oppure per la strada non è certo una novità. Persino Antonello Venditti nella sua famosa canzone Roma Capoccia raccontava di un robivecchi. Nuova è però questa attenzione che si rivolge alla pratica. Il nome anglofono l’ha resa infatti accattivante e interessante, non è più un’attività per pochi (spesso vista anche male) ma è un vero e proprio cult soprattutto negli Stati Uniti.

Il supporto di Instagram

Dapprima gli “stoopers”, così chiamati gli appassionati, non avevano alcun tipo di organizzazione. Chiunque si imbatteva in un complemento d’arredo di piccole o grandi dimensioni poteva impossessarsene. Nel 2019, però, a New York, qualcuno deve aver pensato di riunire tutti gli interessati a questa pratica in un gruppo social: è così che è nato il profilo @StoopingNYC. 

cos'è lo stooping design moda | Life&People MagazineIl principio è fondamentalmente lo stesso: chi trova un oggetto per la strada può sempre diventare il nuovo proprietario. C’è però una possibilità in più: chi avvista qualcosa di potenzialmente interessante ma non ha intenzione di portarlo a casa (o non ne ha la possibilità), può fotografarlo e segnalarlo al profilo Instagram in questione. La pagina, che oggi ha superato i 430mila followers, pubblica l’immagine nel suo feed o tra le storie e rende noto a tutti che quel mobile è disponibile, indicando anche il luogo in cui si trova. A quel punto il complemento d’arredo è nell’etere e la prima persona interessata che riesce a trovarlo lo “adotterà”.

La versione italiana dello stooping

Sulla scia di quanto accaduto a New York, anche in Italia sono nati diversi profili Instagram legati al recupero di mobili per la strada e differenziati per città. Il più seguito è attualmente @stooping_milano che può contare su oltre 40mila seguaci. La pagina milanese è gestita da due ragazze che, rispetto ai colleghi americani, offrono una possibilità in più.

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Le due stoopers italiane, infatti, non solo si occupano di segnalare eventuali mobili abbandonati avvistati dagli utenti, ma fanno anche da tramite tra chiunque voglia disfarsi di un oggetto e il potenziale acquirente che vuole invece prenderlo in carica. Con questo ulteriore passaggio si evita il transito di rifiuti ingombranti per la strada perché i mobili raggiungono direttamente la loro nuova casa, dove sono pronti per essere messi a nuovo. Oltre alla pagina meneghina, nel nostro Paese ne sono nate molte altre: a Bologna, Torino, Firenze, Roma, Napoli, Bergamo e tante altre città.

Second hand e attenzione all’ambiente

Lo stooping, comunque, non è solo una tendenza simpatica e attualmente in voga: è anche un supporto non indifferente alla questione ambientale. Riutilizzare mobili già in circolazione permette infatti di avere meno rifiuti da smaltire. È quindi una pratica sostenibile e, anche per questo, merita di essere supportata.

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