Il savoir fair della maison Dior incontra il grande tesoro dell’India; accolta con grande clamore la collezione pre fall 2023 presentata dalla maison francese a Mumbai in una location, il Portale dell’India, che è servita da allestimento naturale e da punto focale di tutto lo show: un dialogo tra culture e tra occidente e oriente, capace di volgere lo sguardo al futuro senza dimenticare i codici del passato, rispolverando collezioni passate in un’unione d’intenti di grande raffinatezza.

Un viaggio nel tempo tra ispirazioni e omaggi

Sullo scenario del Portale dell’India, Maria Grazia Chiuri ha concepito la sua sfilata come un vero e proprio viaggio nel tempo all’interno della storia di Dior, omaggiando non solo la maestosità del suo fondatore ma anche la visione avanguardista dei suoi successori. Tra questi spiccano in particolar modo John Galliano, il quale nell’annata 1998 aveva portato in passerella per la Primavera-Estate influenze indiane riconducibili soprattutto nell’uso degli accessori, ma anche Gianfranco Ferrè. Il designer italiano, a capo della casa di moda dal 1989 al 1996, dedicò all’Haute Couture 1996-1997 alla terra indiana una collezione intera, chiamata non a caso “Passione indiana” e apprezzata soprattutto per lo smodato uso del colore rosso brace, porpora e amaranto.

Dior Pre Fall 2023 Life&People MagazineTutte intuizioni inglobate nella mente creativa della Chiuri, la quale ha però anche attinto dichiaratamente a piene mani dai lavori di Marc Bohan, Direttore Creativo Dior dal 1961 al 1989. In tal senso la lezione dello stilista d’Oltralpe, oggi novantaseienne, rappresenta a livello d’ispirazione il fil rouge di tutta la pre-fall 2023, riproiettando in chiave moderna quello spirito neoclassico che, a suo tempo, ripristinava la quiete dopo la tempesta emotiva e le scariche artistiche del rivoluzionario Yves Saint Laurent.

Dior Pre Fall 2023 Life&People MagazineNel Portale dell’India dunque è andato in scena un défilé contrassegnato da look color block, con la seta ad ergersi a massima protagonista insieme a gonne dritte che richiamano il tradizionale abito indiano Sari e a dei cappotti da sera iper lavorati.

Il tesoro dell’india con una Chanakya School Of Craft di Mumbai

A dare un plus a tutta lo show è stata poi la strettissima collaborazione, l’ennesima, tra la maison e la Chanakya School Of Craft di Mumbai, scuola fondata nel lontano 1986 capace di trasmettere da ormai più quasi quarant’anni l’antica arte della tradizione sartoriale dell’india, con tecniche di ricamo in grado di far brillare i capi Dior con luce diversa. In questo gioco di intrecci spiccano quindi i trench in lana italiana impreziositi da dettagli in oro ma anche le shopping bag e i sandali dalla suola molto spessa.

Dior Pre Fall 2023 Life&People MagazineMa il tributo all’India è stato sciorinato da Dior in ogni singolo dettaglio, dalla scenografia alla musica. Ad accompagnare infatti il sontuoso show, svoltosi davanti a un parterre di quasi mille spettatori, è stata una performance dal vivo totalmente immersiva eseguita nei mantra in lingua sanscrita.

Bollywood assiste alla sfilata

Dior ha deciso di reclutare un numero cospicuo di modelle locali, tutte apparse con un’acconciatura stile “Grande Gatsby”. Decisamente ampio il parterre di star provenienti dal mondo di Bollywood. Molti anche i volti a noi conosciuti: dalle fidate “amiche” della casa parigino Beatrice Borromeo, Laetitia Casta, Deva Cassel passando per altre personalità con un chiaro collegamento con il luogo.

Life&People MagazinePensiamo all’attrice britannica di origini srilankesi Simone Ashley, alla diva del cinema americano di origini indicane Poorna Jagannathan alla musicista Anoushka Shankar, figlia dell’importantissimo compositore indiano Ravi Shankar. Tutte celebrity rimaste incantate dall’ennesimo capolavoro targato Maria Grazia Chiuri, abile a proiettare la sua esperienza in un’altra  dimensione pur rimanendo ancorata con fermezza all’heritage della Maison.

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