Tante certezze ma anche alcune sorprese. Oggi, attraverso la conferenza stampa di rito sono state rese note le candidature per la sessantottesima edizione dei David Di Donatello 2023, la cui serata celebrativa si svolgerà il prossimo 10 maggio con la conduzione di Carlo Conti e Matilde Gioli. Tra i film con più nomination spicca “Esterno notte” di Marco Bellocchio con 18 candidature, seguono poi “Le otto montagne” di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch (14) e “La stranezza” di Roberto Andò. Ecco tutti le pellicole e i nomi in lizza.
Marco Bellocchio fa il pieno
Rispettando pienamente i favori del pronostico la pellicola di Bellocchio divisa in sei parti interamente incentrata sul rapimento di Aldo Moro ha fatto il pieno di voti, facendosi spazio in tutte le categorie principali, dunque non solo quella riservata al “Miglior film” ma anche quella agli attori protagonisti e non (Fabrizio Gifuni, Margherita Buy, Tony Servillo e Daniele Marra).
Il lungometraggio del regista piacentino si scontrerà con altri quattro prodotti audiovisivi di primo piano per aggiudicarsi l’acclamatissimo David come “Miglior film”. Oltre infatti ai già citati “Le otto montagne” e “La stranezza” ci saranno anche “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio e “Nostalgia” di Mario Martone, tutti film che hanno comunque trovato un ottimo riscontro anche a livello internazionale.
Scontro tra titani tra gli attori
Sarà invece davvero una battaglia quasi titanica quella che avverrà nelle nomination per i migliori attori, complice la presenza di artisti di primissimo piano, ormai amati anche fuori dai confini: in campo maschile saranno della partita infatti oltre Fabrizio Gifuni (“Esterno notte”), anche Alessandro Borghi (Le otto montagne), Ficarra e Picone (“La stranezza), Luigi Lo Cascio (“Il signore delle formiche) e Luca Marinelli (“Le otto montagne”).
Nella categoria femminile invece Buy si confronterà con colleghe di grande esperienze e altre in forte crescita. Basti pensare ad esempio a Penelope Cruz (“L’immensità”), Claudia Pandolfi (“Siccità”), Benedetta Porcaroli (“Amanda) e Barbara Ronchi (“Settembre”). Elio Germano (“Le otto montagne”) Emanuela Fanelli (“Siccità”) e Giovanna Mezzogiorno (“Amanda”) sono invece alcuni dei nomi più importanti per il premio riguardante il miglior attore non protagonista. Coinvolti inoltre dei musicisti di primo piano, motivati a vincere il premio per la miglior canzone originale. Tra questi spiccano Elodie (“Proiettili” per “Ti mangio il cuore”), il vincitore di Sanremo 2023 Marco Mengoni (“Caro amore lontanissimo” per “Il colibrì”) e Diodato (“Se mi vuoi” per “Diabolik 2”).
Sorprese e snobbati
Tra le sorprese più clamorose spicca l’assenza di Pierfranceso Favino, in forza a “Nostalgia” di Martone (film scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar) ma assente dalla rosa dei miglior attori. In tal senso fa piacere trovare dentro le nomine quella del duo composto dai palermitani Ficarra & Picone (“La stranezza”). Una nomination molto importante per la loro carriera, in quanto finalmente sdogana il duo in un ruolo più serio e per certi versi lontanano lontano dai propri standard. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Emanuela Fanelli, in corsa come miglior attrice non protagonista in “Siccità” dopo aver conquistato il cuore degli italiani con una comicità iper sagace e tutt’altro che scontata.
Ma non finisce qui: qualche mugugno di troppo è arrivato proprio per la mancata nomination di “Siccità” nella rosa delle migliori pellicole: il film corale e distopico di Paolo Virzì è stato molto apprezzato dalla critica e dal pubblico, evidentemente meno dalla commissione giudicante. Mal di pancia anche per la stroncatura in toto del grande Tommaso Ragno, attore di teatro apparso in ben quattro film nell’ultima stagione tra cui si contano parecchi lavori in lizza tra le candidature ai David di Donatello come “Ti mangio il cuore”, “Nostalgia” e “Siccità”. Un talento ingiustamente snobbato di cui non si capiscono le motivazioni.
Tutte le candidature ai David di Donatello
Miglior film
Esterno notte – Marco Bellocchio
Nostalgia – Mario Martone
Le otto montagne – Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch
Il signore delle formiche – Gianni Amelio
La stranezza – Roberto Andò
Miglior regista
Gianni Amelio (Il signore delle formiche)
Roberto Andò (La stranezza)
Marco Bellocchio (Esterno notte)
Mario Martone (Nostalgia)
Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch (Le otto montagne)
Miglior attore protagonista
Alessandro Borghi (Le otto montagne)
Ficarra e Picone (La stranezza)
Fabrizio Gifuni (Esterno notte)
Luigi Lo Cascio (Il signore delle formiche)
Luca Marinelli (Le otto montagne)
Miglior attrice protagonista
Margherita Buy (Esterno notte)
Penélope Cruz (L’immensità)
Claudia Pandolfi (Siccità)
Benedetta Porcaroli (Amanda)
Barbara Ronchi (Settembre)
Miglior attore non protagonista
Francesco Di Leva (Nostalgia)
Elio Germano (Il signore delle formiche)
Fausto Russo Alesi (Esterno notte)
Toni Servillo (Esterno notte)
Filippo Timi (Le otto montagne)
Miglior attrice non protagonista
Giulia Andò (La stranezza)
Emanuela Fanelli (Siccità)
Daniela Marra (Esterno notte)
Giovanna Mezzogiorno (Amanda)
Aurora Quattrocchi (Nostalgia)
Miglior sceneggiatura originale
Astolfo – Gianni Di Gregorio, Marco Pettenello
Chiara – Susanna Nicchiarelli
Esterno notte – Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino
L’immensità – Emanuele Crialese, Francesca Manieri, Vittorio Moroni
Il signore delle formiche – Gianni Amelio, Edoardo Petti, Federico Fava
La stranezza – Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso
Miglior sceneggiatura non originale
Bentu – Salvatore Mereu
Brado – Massimo Gaudioso, Kim Rossi Stuart
Il colibrì – Francesca Archibugi, Laura Paolucci, Francesco Piccolo
Le otto montagne – Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch
Nostalgia – Mario Martone, Ippolita Di Majo
Miglior esordio alla regia
Carolina Cavalli (Amanda)
Niccolò Falsetti (Margini)
Vincenzo Pirrotta (Spaccaossa)
Giulia Louise Steigerwalt (Settembre)
Jasmine Trinca (Marcel!)
Miglior produttore
Esterno notte – Lorenzo Mieli per The Apartment; Simone Gattoni per Kavac Film
La stranezza – Angelo Barbagallo per Bibi Film; Attilio De Razza per Tramp Limited; con Medusa Film e Rai Cinema
Le otto montagne – Wildside; Rufus; Menuetto; Pyramid Productions; Vision Distribution; in collaborazione con Elastic; con la partecipazione di Canal+ e Ciné+; in collaborazione con Sky
Nostalgia – Medusa Film; Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella per Mad Entertainment; Roberto Sessa per Picomedia; Angelo Laudisa per Rosebud Entertainment Pictures
Princess – Carla Altieri, Roberto De Paolis per Young Films; Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri per Indigo Film; Rai Cinema
Miglior fotografia
Esterno notte – Francesco di Giacomo
Nostalgia – Paolo Carnera
Le otto montagne – Ruben Impens
I racconti della domenica – La storia di un uomo perbene – Giovanni Mammolotti
La stranezza – Maurizio Calvesi
Miglior compositore
Esterno notte – Fabio Massimo Capogrosso
Le otto montagne – Daniel Norgren
Il pataffio – Stefano Bollani
Siccità – Franco Piersanti
La stranezza – Michele Braga, Emanuele Bossi
Miglior canzone originale
Caro amore lontanissimo – musica di Sergio Endrigo; testi di Riccardo Senigallia; interpretata da Marco Mengoni (da Il colibrì)
Culi culagni – musica di Stefano Bollani; testi di Luigi Malerba, Stefano Bollani; interpretata da Stefano Bollani (da Il pataffio)
La palude – musica e testi di Niccolò Falsetti, Giacomo Pieri, Alessio Ricciotti, Francesco Turbanti; interpretata da Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Matteo Creatini (da Margini)
Proiettili (Ti mangio il cuore) – musica di Joan Thiele, Elisa, Emanuele Triglia; interpretata da Elodie, Joan Thiele (da Ti mangio il cuore)
Se mi vuoi – musica, testi e interpretazione di Diodato (da Diabolik – Ginko all’attacco!)
Miglior scenografia
Esterno notte – scenografia Andrea Castorina; arredamento Marco Martucci, Laura Casalini
L’ombra di Caravaggio – scenografia Tonino Zera; arredamento Maria Grazia Schirippa, Marco Bagnoli
Le otto montagne – scenografia Massimiliano Nocente; arredamento Marcella Galeone
Il signore delle formiche – scenografia Marta Maffucci; arredamento Carolina Ferrara
La stranezza – scenografia Giada Calabria; arredamento Loredana Raffi
Migliori costumi
Chiara – Massimo Cantini Parrini
Esterno notte – Daria Calvelli
L’ombra di Caravaggio – Carlo Poggioli
Il signore delle formiche – Valentina Monticelli
La stranezza – Maria Rita Barbera
Miglior trucco
Dante – Federico Laurenti; trucco prostetico o special make-up Lorenzo Tamburini
Il colibrì – Paola Gattabrusi; trucco prostetico o special make-up Lorenzo Tamburini
Esterno notte – Enrico Iacoponi
L’ombra di Caravaggio – Luigi Rocchetti
Il signore delle formiche – Esmé Sciaroni
Miglior acconciatura
Esterno notte – Alberta Giuliani
L’immensità – Daniela Tartari
L’ombra di Caravaggio – Desiree Corridoni
Il signore delle formiche – Samantha Mura
La stranezza – Rudy Sifari
Miglior montaggio
Esterno notte – Francesca Calvelli con la collaborazione di Claudio Misantoni
Nostalgia – Jacopo Quadri
Le otto montagne – Nico Leunen
Il signore delle formiche – Simona Paggi
La stranezza – Esmeralda Calabria
Miglior suono
Esterno notte
Nostalgia
Le otto montagne
Il signore delle formiche
La stranezza
Migliori effetti visivi
Dampyr
Diabolik – Ginko all’attacco!
Esterno notte
Le otto montagne
Siccità
Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini
Il cerchio – Sophie Chiarello
In viaggio – Gianfranco Rosi
Kill Me If You Can – Alex Infascelli
Svegliami a mezzanotte – Francesco Patierno
La timidezza delle chiome – Valentina Bertani
Miglior film internazionale
Bones and All – Luca Guadagnino
Elvis – Baz Luhrmann
The Fabelmans – Steven Spielberg
Licorice Pizza – Paul Thomas Anderson
Triangle of Sadness – Ruben Östlund
Miglior cortometraggio (già assegnato)
Le variabili dipendenti – Lorenzo Tardella
David Giovani
Il colibrì – Francesca Archibugi
Corro da te – Riccardo Milani
L’ombra di Caravaggio – Michele Placido
Le otto montagne – Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch
La stranezza – Roberto Andò
David dello spettatore (già assegnato)
Il grande giorno – Massimo Venier
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