Pulire e conservare i gioielli nel modo giusto è fondamentale per preservarne la lucentezza e la longevità, ma non tutti sanno come farlo. A contatto con la pelle i gioielli accumulano tracce di sudore, profumi, trucchi e altre sostanze che, se non rimosse, finirebbero per rovinarli. Per evitare che i gioielli si usurino più velocemente del normale, come pulire, conservare correttamente questi accessori e come prendersene cura?

Quando bisogna pulire i gioielli?

La frequenza con cui pulire i gioielli dipende dai materiali usati e dal tipo di gioiello. Gli orecchini, per esempio, devono essere puliti più frequentemente di bracciali e collane per evitare irritazioni o infezioni: almeno una volta a settimana se indossati tutti i giorni. Dovrebbero essere disinfettati una volta al mese con un disinfettante delicato, come l’acqua ossigenata. I gioielli indossati con meno frequenza dovrebbero essere sempre puliti prima di essere riposti nella loro custodia o nel portagioie per evitare che tracce di sporco o agenti corrosivi rimangano in contatto con la loro superficie.

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Come mantenere lucenti i gioielli in argento?

L’ossidazione è un processo naturale che causa l’annerimento dell’argento quando il metallo è esposto all’aria, all’umidità, all’inquinamento o a sostanze acide. Per prevenirlo è importante prendere alcune precauzioni. Innanzitutto, evitare che l’argento entri in contatto con creme o lozioni per la pelle, detergenti, lacche o profumi. Tuttavia, dato che questi sono prodotti usati quotidianamente, i gioielli in argento devono essere puliti settimanalmente con un panno morbido per rimuovere eventuali residui. Per una pulizia più approfondita è bene usare uno spazzolino con setole morbide e un prodotto apposito per la lucidatura dei gioielli in argento. Anche se online abbondano i consigli su metodi di pulizia è meglio evitare di usare prodotti potenzialmente abrasivi come dentifricio, succo di limone, aceto o bicarbonato di sodio. Anche l’acqua bollente è da evitare perché rischia di causare il distaccamento di pietre o gemme.

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Come pulire le pietre preziose?

Le pietre dure e sintetiche sono le più resistenti. Queste comprendono il diamante, la zirconia cubica, il rubino, lo zaffiro e il quarzo. Lo smeraldo, l’ametista e l’acquamarina sono più delicati e devono essere maneggiati e puliti con cura. Tutte le pietre possono essere pulite con acqua tiepida con sapone e spazzolate con movimenti circolari con uno spazzolino a setole morbide. È importante evitare sbalzi improvvisi di temperatura (per esempio passaggi da acqua calda a fredda) che potrebbero causare la formazione di venature o fratture. Le pietre preziose possono essere pulite a casa ogni 3-4 mesi, oppure mensilmente. Le pietre naturali non sono adatte alla pulizia a ultrasuoni, che potrebbe danneggiarle irreparabilmente. In caso di dubbi, un gioielliere saprà indicare il metodo di pulizia più appropriato, la pulizia delle pietre incastonate richiede particolare attenzione infatti è bene controllare la fattura della montatura per non rischiare di staccare la pietra accidentalmente. Queste pietre richiedono una pulizia più accurata e professionale da parte di un gioielliere almeno una volta l’anno.

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Come pulire la perla e la madreperla?

Le gemme e le pietre di origine organica, come il corallo, l’ambra, la perla e la madreperla, sono molto più delicate delle altre e la loro pulizia richiede qualche accortezza. La perla e la madreperla possono essere pulite con un panno morbido ogni volta che si tolgono dopo averle indossate. Per una pulizia più approfondita si può usare un panno inumidito con acqua saponata. A differenza di altre pietre, la perla e la madreperla hanno bisogno di umidità perché un clima troppo secco può portare alla perdita della loro lucentezza e alla formazione di crepe. Per questo andrebbero conservate separatamente da altri gioielli, ancor meglio se avvolte in un panno morbido, o vicine a un batuffolo di cotone inumidito; è bene anche indossarle regolarmente perché gli oli naturali della pelle contribuiscono a mantenerle idratate e lucide.

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Come pulire i gioielli in oro?

L’oro può essere lucidato con un panno morbido e pulito con acqua e un sapone neutro. I gioielli d’oro possono essere puliti una volta a settimana o una volta al mese. Seppur in misura minore dell’argento, anche questo metallo è soggetto a un graduale processo di opacizzazione e deve essere pulito regolarmente da un professionista per conservarne la lucentezza. Un caso particolare è quello dell’oro bianco, una lega metallica che con il tempo tende a “ingiallire”, ossia a perdere lucentezza. Quando questo avviene, l’oro bianco deve essere sottoposto a un processo chiamato “rodiatura” o “bagno galvanico” per riacquistare la lucentezza persa, una tecnica eseguibile solo da un professionista con strumenti appositi.

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Il modo migliore di conservare i gioielli

I gioielli vanno conservati lontano da fonti di calore e al riparo dalla luce solare per evitare che si rovinino. L’ideale è un portagioie rivestito in materiale non abrasivo in feltro o tessuto, con appositi scomparti separati. Vi si possono anche aggiungere dei sacchettini di gel di silice per riparare dall’umidità l’argento e altri metalli. Si consiglia di conservare i gioielli con diamanti in uno scomparto apposito dato che possono graffiare altri metalli o pietre con estrema facilità. Dovrebbero essere rimossi prima di fare il bagno o la doccia, soprattutto quelli in argento. L’acqua della piscina o del mare è da evitare in particolar modo perché cloro e sale possono accelerare l’opacizzazione dei metalli. Semplici consigli e abitudini sufficienti per conservare a lungo e donare splendore e bellezza ad ogni gioiello.

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