Brunello Cucinelli ha deciso di entrare nel mondo dei profumi e lo ha fatto in grande stile. Non poteva che essere così per l’imprenditore che gestisce il marchio di lusso omonimo, noto per il suo cashmere unico. Cucinelli ha presentato nella suggestiva location del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, due fragranze (una per donna e una per uomo) realizzate in collaborazione con Euroitalia. Quest’ultima è una storica azienda che appartiene alla famiglia brianzola degli Sgariboldi, leader nel settore della cosmesi e può contare su 700 milioni di fatturato. Quello avvenuto per la creazione dei profumi è stato, quindi, un incontro tra imprese di alto livello ma anche tra due famiglie e due nomi italiani che hanno scelto di collaborare per dare vita a una nuova eccellenza Made in Italy.
Gli amanti del cashmere e del brand non si sono lasciati sfuggire la notizia, sapendo che anche questi prodotti avrebbero rispettato in tutto e per tutto l’alta qualità e la raffinatezza del marchio. Le nuance scelte per l’esordio di Cucinelli nel mondo della cosmesi sono ispirate all’Umbria, terra in cui sono state prodotte le fragranze. Mandarino, bergamotto, arancio e castagne per lei; cipresso, ginepro e pepe nero per lui. Due scelte importanti e decise, inconfondibili e piene di personalità, ideate dallo stesso Brunello Cucinelli insieme ai nasi Daphné Bugey e Olivier Cresp, e al team di Euroitalia.
Carolina Cucinelli, una delle due figlie del fondatore dell’omonimo marchio, ha spiegato che i prodotti
“sono il frutto di in un lavoro di tre anni che ha coinvolto tantissime persone di entrambe le aziende. Creare un profumo è un’arte, forse ancora più astratta di quella necessaria a creare maglieria in cashmere. Ma abbiamo lavorato sugli elementi che ci rendono affini: materie prime di eccellenza, processi creativi altrettanto curati e soprattutto lenti, perché non si può mettere fretta all’arte o, nel nostro caso, ai due maestri profumieri, Daphné Bugey e Olivier Cresp, che hanno lavorato al mix di toni e note alla base dello spartito dei due profumi, poi magistralmente suonato da EuroItalia, potremmo dire, che oltre al know how creativo possiede quello produttivo”.
Tre anni, dunque, ma per “invadere” un nuovo mondo non si poteva avere fretta, soprattutto se la scelta è di puntare sulla qualità:
“Siamo da sempre focalizzati sull’abbigliamento e tali vogliamo restare. – ha spiegato Brunello Cucinelli – ma in oltre 40 anni di storia siamo diventati una casa di moda e un marchio conosciuti nel mondo e ci siamo sentiti pronti per i profumi, come era accaduto con gli occhiali, che debuttarono due anni fa. Tecnicamente si tratterebbe di licenze, ma preferisco chiamarle partnership tra aziende che hanno molte affinità”.
Per chi tratta il lusso e i mercati di nicchia è sempre importante studiare al meglio la qualità,
l’unicità e l’esclusività dei propri prodotti, ma è pur vero che bisogna saper riconoscere le opportunità e i mercati dai quali non si può rimanere fuori. E’ sotto gli occhi di tutti l’aumento esponenziale della domanda per i prodotti che riguardano la cura dell’estetica e le fragranze di lusso. E, secondo società di analisi per il mercato del profumo – che nel 2022 ha sfiorato i 51 miliardi di dollari – la crescita media annua da qui al 2030 sarà del 5,9%. Numeri impressionanti che non potevano lasciare indifferente un brand come quello di Cucinelli. I due profumi del Re del cashmere sono attualmente in vendita solo nella boutique milanese di Via Montenapoleone, da maggio saranno disponibili anche nei negozi Cucinelli in Europa e Medio Oriente e dai primi di ottobre in Nord America sino ad arrivare all’Asia nel 2024.