Gli appassionati della pop music non parlano d’altro. È cominciato in maniera decisamente trionfale il nuovo tour di Taylor Swift, denominato “The Eras Tour” partito ufficialmente lo scorso venerdì 17 maggio dallo State Farm Stadium a Glendale (Arizona) per proseguire in lungo e il largo in giro per gli States fino al prossimo agosto; si tratta di una produzione in cui è orgogliosamente presente anche l’Italia e il made in Italy: tutti i capi sfoggiati dalla cantante durante il suo lunghissimo show (durato più tre ore) sono realizzati da maison italiane, quali Alberta Ferretti, Roberto Cavalli e Versace.
L’orgoglio della maison Ferretti
Non si tratta certamente di una scelta casuale o avventata. La cantautrice, una delle artiste più amate in assoluto nella scena mondiale, ha voluto ripercorrere attraverso il suo live tutti i momenti salienti della sua carriera, affidandosi alle esperte mani delle case di moda italiane. Un grande onore per Alberta Ferretti, la quale si è detta estremamente onorata di aver avuto l’occasione di collaborare con Tailor Swift andando a ristabilire una partnership già sancita nel 2014 quando la cantante sfoggiò proprio un abito della maison italiana in occasione dei Grammy Awards.
«The Eras Tour – ha detto Ferretti in una dichiarazione – rappresenta un momento importantissimo per la carriera di Taylor, perché lo ha ideato e costruito come un viaggio attraverso i diversi momenti, o come suggerisce il titolo, le ere musicali della sua carriera. Sono onorata quindi che mi abbia chiesto di disegnare degli abiti per questa occasione speciale. Sono sempre stata affascinata dalle donne che sanno costantemente mettersi in gioco e Taylor con il suo lavoro ha dimostrato di avere una grande versatilità e una creatività così sfaccettata da trasformarsi e rinnovarsi continuamente».
La stilista ha inoltre svelato che, lavorando sugli abiti da realizzare per Taylor, ha notato diversi punti in comune rileggibili proprio nello stile dei capi poi confezionati per il tour, in cui sono presenti elementi cardine come femminilità, romanticismo, leggerezza, cura nel dettaglio e gentile seduzione.
La festa del made in Italy
Presente come sempre lo chiffon, uno dei tratti distintivi dell’universo Ferretti, qui declinato in creazioni che presentano dei volumi fluttuanti e dalle linee morbide, ideali non solo per regalare una grande libertà di movimento alla cantante sul palco ma anche per esaltarne nel miglior modo possibile la presenza scenica. Particolare cura riservata agli accessori, dove spiccano soprattutto perline ricamate e cristalli, ideali per riflettere i bagliori del light design.
Ma quello di Alberta Ferretti non è l’unico brand a cui Taylor Swift ha voluto affidarsi per il suo tour. Tra gli altri colossi spicca ad esempio Roberto Cavalli, casa diretta da Fausto Puglisi che ha vestito la cantante agli ultimi Grammy . Il designer ha creato per lei alcune mise costume made incentrate soprattutto sulla brillantezza, come dimostrano il mini dress con frange dorate, il top completo imbastito da una minigonna fucsia ricoperta da Swarovski e soprattutto la tuta asimmetrica ornata da un serpente ricamato con cristalli. Sulla stessa lunghezza d’onda si è quindi mossa Donatella Versace, la quale ha confezionato un body tempestato di diamanti.
Le impressioni sullo show
Non sono rimasti certamente delusi i fan di Taylor Swift, ritornata on stage dopo oltre cinque anni di assenza dai palcoscenici con uno show a dir poco mastodontico, composto dalla bellezza di 44 canzoni che hanno ammaliato gli ottanta mila giunti in Arizona per assistere a uno spettacolo che resterà nella storia. Quello di Glendale è infatti la prima data di un tour che ha bruciato ogni tipo di record, compreso quello legato alle vendite con più di due milioni di biglietti comprati nel primo giorno di release.
Il set del concerto dalle carature kolossal è suddiviso in ben dieci sezioni, una per ogni album in studio pubblicato dalla cantautrice e confezionato come un viaggio sonoro in grado di andare dalle radici country degli esordi fino ad arrivare al country e al pop. Il tutto realizzato con un corpo da ballo di alto profilo e con una scenografia dalle sfumature oniriche, adeguata per fungere da supporto allo storytelling del live. Ne sentiremo parlare molto a lungo.
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