Un raro esemplare di Inia (nome scientifico Inia geoffrensis) delfino rosa amazzonico che sorridente fa capolino dall’acqua con il suo lungo muso in una perfetta posa: è questo il soggetto scattato dall’americana Kat Zhou che ha vinto il concorso fotografico sub naturalisti Underwater Photographer of the Year 2023 (UPY). Questo particolare delfino vive lungo le rive del Rio delle Amazzoni il fiume più lungo del mondo e risulta essere un animale parecchio a rischio a causa della minaccia umana, tant’è che dal 2019 è inserito dagli studiosi nella lista degli animali in pericolo di estinzione.

Underwater Photographer of the Year 2023 concordo sub naturalisti | Life&People MagazineL’ultima edizione di uno dei concorsi fotografici più famosi al mondo ha visto la partecipazione di centinaia di sub naturalisti provenienti da 72 paesi. Più di seimila le foto in gara realizzate sott’acqua che ritraggono le più incredibili specie animali tra molluschi, cetacei e mammiferi marini, ma anche piante, navi derelitte e fondali oceanici. Il concorso da sempre si pone come promotore della diffusione di flora e fauna in via di estinzione per supportare lo studio della biodiversità.

Le diverse categorie vincitrici in un’edizione da record

Una vera e propria edizione da record per il numero di partecipanti, come dichiara Alex Mustard, presidente della giuria, il quale racconta del grande lavoro compiuto da lui e dagli altri membri della commissione per poter valutare ogni immagine nei tempi previsti dalla competizione. Gli scatti provengono da vari mari e oceani: dall’Artico all’Antartide ma anche da fiumi e laghi, come il Lago Baikal, il più profondo al mondo. Kat Zhou, la vincitrice, racconta che attorno al suo soggetto fotografico aleggia un’affascinante leggenda secondo la quale i delfini di fiume, di notte si trasformano in bellissimi e seducenti uomini (boto encantado in brasiliano) per tutte le donne.

Ma il vincitore non è uno solo,

vari professionisti infatti sono stati premiati per la bellezza artistica dei loro scatti ma anche per il loro importante servizio di documentazione. Alvaro Herraro Lopez-Beltrand, ad esempio, con la sua megattera (una particolare specie di balenottera) in fin di vita a causa della sua coda impigliata in un miscuglio di corde, vince il premio come miglior fotografia per la conservazione marina. Chiara è la denuncia verso l’inquinamento dell’acqua da parte dell’uomo che con i suoi rifiuti abbandonati mette a repentaglio la vita di migliaia di specie. Alvaro racconta con amarezza e commozione quanto per lui sia stato difficile filmare una scena di morte come quella:

«Scattare questa fotografia è stato, per me, il momento più triste che ho vissuto durante la mia carriera di subacqueo nell’oceano. Soprattutto perché ho trascorso così tanto tempo con le megattere sott’acqua, da essere ormai capace di vedere con i miei occhi la loro sofferenza anche se non sembrano soffrire, per quanto risultano senzienti e intelligenti».

Un variopinto e eclettico paesaggio marino con anemoni colorati, alghe e altri arbusti,

illuminato dai raggi solari è ciò che si può ammirare nella foto di Theo Vickers che è stato premiato nella categoria come fotografo subacqueo più promettente. Theo ha dovuto percorrere la zona balneare protetta dell’isola di Wight, in Inghilterra, per poter cogliere questo bizzarro e bellissimo insieme di piante oceaniche. E infine tra gli altri trionfatori del contest c’è Ollie Clarke, con un incredibile scatto ad effetto che ritrae un enorme squalo balena (il pesce più grande del mondo), attorniato da un grosso insieme di piccoli pesci che lo seguono ovunque intitolato “The Swarm”. Il luogo prescelto sono le coste australiane di Ningaloo, nella parte occidentale, da sempre rifugio di esemplari di ogni genere.

 

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