Dal 2015 ad oggi il Ministero della Cultura ha eletto ogni anno una città per rappresentare le eccellenze della penisola, dando così anche ai centri più piccoli la possibilità di risplendere e mostrare le proprie tradizioni. L’idea è nata dal ministro della Cultura Dario Franceschini che ha imitato l’iniziativa europea: il fine è quello di incrementare il turismo locale ed estero, aumentando anche le giornate di permanenza – e quindi l’autentico interesse a discapito delle gite “mordi e fuggi”-dei potenziali visitatori. Elette nel 2020, sono Bergamo e Brescia le nuove Capitali della cultura 2023 in Italia. In Europa invece lo stesso titolo quest’anno spetta a ben tre città: Elefsina in Grecia, Timișoara in Romania e infine Veszprém in Ungheria. Precedentemente questo scettro era andato alla triade composta da Esch-sur-Alzette, Kaunas e Novi Sad rispettivamente situate nel Granducato di Lussemburgo, in Lituania e in Serbia.

Capitali cultura 2023: i motivi dietro la nomina

Il 2020 è ricordato in tutto il mondo come un evento traumatico, a causa della propagazione del virus Covid-19 che ha introdotto nei vocabolari di tutto l’Occidente parole come “quarantena”, “lockdown” e “coprifuoco”. Infatti i primi mesi di quell’anno hanno portato a uno sconvolgimento per tutta Italia, ma in particolare per la Lombardia.  Questa regione è stata la prima a chiudere i battenti ed essere bollata come “zona rossa”. La prima cittadina a rivelarsi pericolosa è stata Codogno, ma man mano la paura ha cominciato anche a stringere Milano e le provincie di Brescia e Bergamo.

capitali della cultura 2023 bergamo Life&People MagazineQuest’ultima in particolare è ancora impressa nell’inconscio collettivo, a causa delle servizi televisivi che mostravano migliaia di bare portate da camion militari. Quell’anno, proprio per lanciare un messaggio di speranza, la commissione ha voluto candidare e poi scegliere questi due centri lombardi come Capitali della Cultura per il 2023. Il 2021 e il 2022 erano già stati infatti occupati da Parma e da Procida. Quindi ora è finalmente arrivato il turno di queste due città laboriose e imprenditoriali, che hanno però anche un importante passato per quanto riguarda tradizione, storia ed arte.

Alla riscoperta dei tesori lombardi…

Bergamo è un luogo che presenta due anime: la città alta e quella bassa. Brescia è invece chiamata “la leonessa” a causa della sua fiera opposizione all’invasione austriaca. La resistenza anche in questo caso è il valore che ha recentemente accomunato queste due città portandole alla ribalta, di nuovo sotto gli occhi del mondo. In entrambi i luoghi sono infatti presenti dei patrimoni Unesco: a Brescia il complesso monastico di santa Giulia e a Bergamo proprio le mura, annoverate nel 2017 fra i beni patrimonio dell’umanità insieme ad altre cinte difensive costruite dai veneziani. Oltre ai monumenti saranno però anche visitabili diverse esposizioni, pensate proprio per l’occasione. Ad esempio a Bergamo sarà presente una mostra interamente dedicata alla figura di Cecco del Caravaggio e a Brescia saranno esposte le sculture dell’artista contemporaneo Davide Rivalta.

… e  della gastronomia locale

Fra le manifestazioni non può infine mancare una parte dedicata al cibo e al vino, in cui le città dimostrano di avere forte carattere e peculiarità. Bergamo infatti deve la sua fama gastronomica ai deliziosi casoncelli, ovvero dei ravioli ripieni di carne, uvetta e amaretto, ma anche alla celebre “polenta e osei” nella versione dolce e salata. I migliori posti dove provare queste tipiche esperienze sono i ristoranti Da Vittorio e Il Donizetti. Brosetti, Cucina Cereda e Bolle restaurant sono invece dei locali dove si osa di più con l’innovazione, dando ai piatti un tocco di modernità.

capitali della cultura bergamo brescia Life&People MagazineBrescia invece è associata a delle ricette povere, ma deliziose come la zuppa di mariconde o il bossolà, un soffice ciambellone tipico del periodo di Natale. In questo caso per assaggiare delle pietanze il più possibile “filologiche” è necessario recarsi presso l’Osteria La grotta o da Il Lorenzaccio. Per chi ama di più le contaminazioni si può optre per il Laboratorio Lanzani e per Lanzani Bottega & Bistrot, ma anche Le notti di Cabiria per la cucina vegetariana.

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