Detta anche cromocucina, l’armocromia a tavola è una disciplina che punta sull’impatto emozionale di un piatto dove il colore rappresenta un elemento fondamentale. Quando parliamo di scelte a tavola, infatti, c’è qualcosa che va ben oltre i valori che rappresentano un corretto apporto nutrizionale dato dall’equilibrio fra amidi, proteine, zuccheri, fibre, vitamine: il primo punto di contatto con il cibo è il colore. Negli ultimi anni, i principi dettati dall’armocromia hanno avuto un notevole successo nel mondo grazie ai numerosi studi scientifici che evidenziano come i colori condizionano il sistema nervoso, immunitario e metabolico dell’uomo.
Applicata a diversi campi di studio, questa scienza si applica anche all’alimentazione: ogni alimento, infatti, possiede una sua specifica valenza cromatica secondo la quale ogni colore corrisponde ad un’emozione e conserva esperienze, tanto da trasmettere a prima vista informazioni sulla commestibilità, sull’identità e sulla freschezza di sapore e gusto invitandoci a scegliere o meno alcuni cibi.
L’arcobaleno dell’armocromia a tavola
Tra mille e più sfumature, è possibile classificare i colori in cinque gruppi principali: arancione/giallo, rosso, verde, blu/viola, e bianco. Celebri per l’abbondanza di Vitamina C a sostegno e rinforzo del nostro sistema immunitario, i cibi gialli e arancioni rappresentano dei veri e propri toccasana per la salute. Agrumi, zucca, banane, pesche… i colori di questi alimenti ci attraggono particolarmente quando abbiamo voglia di socializzare, quando abbiamo bisogno di compagnia, quando cerchiamo una vena creativa. Il giallo e l’arancione rappresentano l’eros nel senso più ampio, non inteso come sessualità, ma come bisogno di abbracciare il tutto.
In estate principalmente – ma non solo -, la scelta spesso ricade sul rosso: forza, fuoco, emozioni. Frutta e verdura di colore rosso oltre ad avere un aspetto allegro ed invitante, posseggono una potentissima azione antiossidante, antinfiammatoria ed energizzante. Fragole, pomodori, ravanelli, uva rossa, melograno e ciliegie sono i cibi sui quali posiamo gli occhi quando abbiamo bisogno di movimento e di sentirci stimolati. Stesso stimolo vale anche per l’appetito… da non mangiare quindi se si è a dieta!
Colore per eccellenza del mondo vegetale, il verde è generalmente presente in abbondanza sulle nostre tavole.
Le vedure verdi contengono principalmente clorofilla, che vanta proprietà antianemiche e purificatrici del sangue, tonifica il cuore, regola il colesterolo, annienta le tossine e aiuta a cicatrizzare. Il cibo di colore verde inoltre, è dotato di un potere non indifferente: nell’alimentazione, è in grado di aiutare la stabilità e calmare la voracità. Tradizionalmente toglie l’appetito e lo stimolo a cibarsi ed è esattamente il contrario del rosso: il blu è associato al colore della morte e per tale ragione alcune diete finalizzate a perdere peso suggeriscono di posizionare il cibo su un piatto blu. Tuttavia, negli ultimi anni, sempre più spesso, sentiamo parlare dell’importanza degli ortaggi e della frutta di colore blu o viola e di quanto siano ricchi di proprietà benefiche: melanzane, more, mirtilli, cavolo cappuccio, uva: tantissimi sono gli ingredienti di colore viola o blu che non dovrebbero mancare nella nostra alimentazione.
Le sostanze prevalenti in questa famiglia di alimenti sono le proantocianidine, i carotenoidi e gli antociani che, insieme ai polifenoli, presentano un elevato potere antiossidante: è questo mix che li rende differenti dagli altri, soprattutto nell’effetto di contrasto all’invecchiamento cellulare. Ricordano l’antico suggerimento dei medici, risoluzione per qualunque patologia: “Mi raccomando, mangi in bianco!”: anche se all’occhio non risultano particolarmente invitanti, gli alimenti bianchi rievocano le idee di sano, leggero e pulito. Il cibo bianco inteso come leggero non significa scarsezza di nutrienti, anzi. I principi nutritivi custoditi all’interno degli ortaggi bianchi sono molecole dotate di una notevole zione sul DNA capace di modulazione genica protettiva del metabolismo cellulare.
Il benessere alimentare a colori
Nell’armocromia a tavola, ogni colore non crea un semplice alibi, ma ha la sua funzione: mangiare a colori è un modo semplice per garantire l’apporto quotidiano di tutti i nutrienti essenziali in un’alimentazione sana. Più la nostra dieta quotidiana sarà, variegata e colorata, maggiori saranno i benefici per la salute. Con l’assunzione quotidiana di porzioni per ogni fascia di colore otteniamo un apporto completo del fabbisogno giornaliero dei nutrienti essenziali, ma già utilizzare almeno due o tre colori diversi al giorno è un ottimo principio.
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