Negli ultimi anni, nel periodo delle feste è accolto come un vero e proprio rito la visione dei film di Natale. Tra questi, “Una poltrona per due” di John Landis risulta, per dispersione, la pellicola più amata da tutti, tanto da essere vista centinaia e centinaia di volte senza davvero stancare mai. A questa si aggiungono molteplici prodotti audiovisivi d’animazione e tanti altri invece a tema, capaci di unire grandi e piccini. Ma perché ci piacciono così tanto i film natalizi? La risposta degli psicologi è sicura: perché riescono a farci stare veramente bene. Ma in che senso?
La ricetta del benessere è la prevedibilità
Incredibile ma vero. Uno dei difetti più mastodontici che un film possa avere è appunto quello di essere prevedibile o telefonato. Un fattore che però diventa una componente apprezzatissima nelle pellicole a sfondo natalizio, il cui canovaccio deve invece rispettare delle situazioni standard, canoniche e volutamente semplici. Questo, secondo i terapeuti, innesta un sentimento di rilassatezza negli spettatori, rapiti da una trama in cui i personaggi sono intenti a risolvere dinamiche anche piuttosto complicate con facilità, filtrando dunque la realtà come se si trattasse di una favola.
Ma c’è di più… In base ad alcuni studi scientifici sembra che il nostro cervello apprezzi particolarmente il cosiddetto lieto fine. In tal senso, un finale positivo dà alla nostra testa l’input del coraggio, essendo molto sensibile alle sensazioni positive: questo è anche il motivo per cui, quando si è giù di morale, in tanti preferiscono rifugiarsi in commedie piuttosto che in horror o in super drammi. La visione del film di Natale dunque è da intendere come un vero e proprio antidepressivo, dove non importa l’intreccio bensì la visione stessa:
«Questo tipo di contenuti stimola l’attivazione del sistema di ricompensa del cervello, lo stesso che viene attivato dalle droghe o dallo zucchero – ha detto la rinomata psicologa Adèle Zufferey – Queste strutture neurali responsabili della motivazione, dell’apprendimento associativo, e delle emozioni positive, sono molto sensibili agli stimoli esterni che possono portare benessere».
I vecchi ricordi riaffiorano
Oltre a quanto detto è importante segnalare come i film natalizi, – per la maggior parte molto datati -, stimolino associazioni sentimentali fortemente radicate al passato. Guardare per la millesima volta una determinata opera di cui si conoscono tutti i dettagli riattiva infatti nel nostro cervello un pregiudizio cognitivo che ci porta a pensare a quanto andassero meglio prima le cose, riattivando una sensazione di nostalgia infantile.
Ultimo aspetto da non sottovalutare è la condivisione: durante le Feste infatti la famiglia si riunisce al gran completo; per l’occasione fratelli, zii, cugine e nipoti dopo pranzo o dopo cena si ritrovano davanti al televisore per guardare il film del cuore con cioccolata calda, pandoro per respirare a pieno l’anima del Natale.
Quali sono i film di Natale più apprezzati?
Tra le pellicole più amate in senso lato spicca la già citata “Una poltrona per due”, film che ancora oggi ottiene un riscontro mastodontico in termini di share ogni qualvolta viene riproposta in televisione. Tuttavia il lungometraggio di Landis è solo parte di un mosaico di cui fa parte “Miracolo nella trentaquattresima strada” di Les Mayfield o il “dittico” di Tim Burton formato da “Nightmare before Christmas” e “La fabbrica di cioccolato”. Particolarmente apprezzata anche la tradizionalissima favola “A Christmas Carol” e la saga di Harry Potter.
Guardando invece al cinema italiano, immancabile, “Non ci resta che piangere” di Massimo Troisi e, per le famiglie più goliardiche e amanti del buonumore, tutti i cinepanettoni di Boldi e De Sica, con in primis il franchise de “Vacanze di Natale”. Rispolverate i vecchi VHS: manca poco alla notte di Natale!
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