Carla Bruni torna al passato e racconta l’iconica sfilata in cui ha indossato per Vivienne Westwood l’iconico tanga in pelliccia. L’ex modella, autrice sui social network in un vero e propria operazione nostalgia ha rispolverato uno degli aneddoti che l’hanno resa protagonista nei suoi anni d’oro, quando ammaliava il fashion system con una bellezza, uno charme e un carisma fuori dal comune, non rinunciando mai alla componente erotica.
Il racconto su Instagram
Carlà ha svelato ai suoi follower di Instagram i retroscena del défilé più scabroso della storia degli anni Novanta: aggiungiamo un po’ di contesto. Siamo a Parigi, il 6 marzo 1994. Un parterre gremito di appassionati, buyer e addetti ai lavori sta assistendo alla sfilata della Regina della moda punk britannica Westwood.
Nel via vai delle modelle spunta lei, la first lady Carla Bruni, splendida, con una pelliccia finta e un paio di scarpe décolleté, rosso fuoco. La meravigliosa top model lascia tutti a bocca aperta sfilando con una mise forse eccessivamente basica per un fashion show della designer d’oltremanica nota per dare sempre un tocco di follia ai suoi look. E infatti la sorpresa arriva; durante la camminata in passerella Carla ad un certo punto apre il suo capospalla in faur faux, sfoggiando con naturalezza e audacia un tango di eco pelliccia peloso perfettamente in linea con il cappotto. Gli spettatori rumoreggiano, qualcuno borbotta, qualcun altro applaude. Al termine sarà un vero e proprio boato tra fischi e incoraggiamenti.
Carla Bruni nel ricordare il momento ha preferito optare per un racconto indiretto, pubblicando sul suo profilo un’intervista, datata 1995, in cui parla proprio dello scandalo. Nella chiacchierata, Carla dichiara di essersi divertita come non mai rendendosi poi orgogliosa di aver contribuito a scrivere un pezzo di storia della moda mondiale. Tra i particolari più ironici spicca lo sguardo dei fotografi (che Miss Sarkozy ha incrociato durante la sfilata), davvero convinti che la modella stesse camminando nuda con le grazie al vento (Il che è una cosa terribile visto che il tanga con il pelo era davvero enorme“, ha ricordato sorridendo Carla).
Una Dea dell’erotismo
Durante la carriera da modella, Carla Bruni più volte si è resa protagonista di scatti ad alto contenuto erotico. Poco dopo l’unione con il Premier Francese ad esempio, fu battuta all’asta di Christie’s una foto della modella completamente nuda scattata dal fotografo Michel Comte nel 1993. Lo scatto, stimato ad una cifra oscillante tra i 3.000 e i 4.000 dollari, è stato acquistato per la bellezza di 91.000 dollari, dunque venti volte più delle aspettative, da un collezionista d’arte cinese. All’interno della stessa sessione erano presenti altre 140 immagini storiche tratte dalla collezione del tedesco Gert Elfering, tra cui spiccano altri capolavori firmati ad esempio da Helmut Newton, Peter Beard, Richard Avedon e Irving Penn.
Yves Saint Laurent e Carla Bruni
Carla Bruni, poco tempo fa, ha anche ricordato il suo rapporto speciale con il designer Yves Saint Laurent in occasione dell’apprezzata sfilata primavera-estate 2023 di Parigi, rimembrando il modus operandi dello stilista:
«Per i fitting voleva il capello stretto, ci voleva truccate e con la busa e ci chiamava tutte mademoiselle»,
ha detto la top model, evidenziando dunque un atteggiamento in controtendenza con i colleghi dell’epoca, decisamente meno esigenti.
«Provavamo i vestiti e c’era silenzio come essere in un tempio di velluto lui adorava le sue modelle, era un angelo con noi, un amore di gentilezza, tenerezza, rispetto. I suoi vestiti erano piccoli miracoli, lui era una persona eccezionale, eccezionalmente fragile, eccezionalmente potente, eccezionalmente colto, eccezionalmente luce».
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