Dopo i clochard, i cani e i gatti abbandonati, gli alberi della foresta amazzonica, i bambini di Korogocho e Dandora, le due enormi baraccopoli di Nairobi, quest’anno a Natale tra i regali solidali si potrà scegliere di adottare anche un imprenditore. Dopo l’allarme di Confindustria, secondo la quale il 2022 presenta un conto energetico shock alle imprese da 110 miliardi in più rispetto ai valori pre-crisi, anche Banca d’Italia ha certificato il peggioramento del quadro dovuto in larga parte proprio agli extra-costi per elettricità e gas.

Il Natale degli imprenditori si annuncia non facile

E se in tempi di crisi la solidarietà diventa più difficile, ci sono fortunatamente persone che del sociale hanno fatto un impegno di vita. Enrico Tosco e Paolo Ruggeri quattro anni fa, prima che il Covid cambiasse per sempre le nostre vite, hanno fondato l’associazione «Imprenditore Non Sei Solo» e oggi lanciano un regalo solidale, «Adotta un’azienda per Natale». Si tratta di un progetto di crowdfunding che punta a raccogliere circa quarantamila euro per aiutare nuovi imprenditori attraverso specifici percorsi formativi. L’obiettivo è aprire una nuova classe di formazione in una città d’Italia e mandare «a scuola» una trentina di imprenditori che potranno frequentare un programma di formazione imprenditoriale e sviluppo di soft skills specifico.

Nasce, in questo modo, una rete virtuosa di sostegno che consente

sia ai formatori che mettono a disposizione gratuitamente le proprie conoscenze ed esperienze, sia agli imprenditori in difficoltà di migliorarsi dal punto di vista professionale e umano. Un «network di mutuo soccorso» alla cui base c’è l’idea che il popolo delle partite IVA e le piccole imprese siano il futuro del Paese, realtà sulle quali investire e valorizzare per creare aziende sane in grado di generare offerta di lavoro. «Imprenditore Non Sei Solo» ha ricevuto grande sostegno da aziende di successo che hanno scelto di contribuire alla causa mettendo a disposizione risorse e finanziamenti. Tra queste Fondazione di Venezia, la squadra di calcio del Lecce, Imprefocus, Nitesco International e 3Labs. Fino ad oggi, con questi contributi, la Onlus di Enrico Tosco e Paolo Ruggeri ha supportato 657 imprenditori in difficoltà di cui il 20% è uscito dal percorso di affiancamento nell’arco di un solo anno.

regali solidali natale 2022 Life&People MagazineI formatori – tutti professionisti ed imprenditori di successo che hanno deciso di mettere parte del loro tempo a disposizione di colleghi in difficoltà – sono 250 in tutto il Paese e hanno permesso di aprire finora sei classi territoriali di sostegno nelle città di Roma, Milano, Bologna, Cagliari, Venezia e Palermo ed erogare 4.560 ore di formazione individuale. Paolo Ruggeri, – 55 anni, originario di Busto Arsizio, ma bolognese d’adozione -, ha vissuto sulla propria pelle la condizione di fragilità e solitudine degli imprenditori italiani quando le cose vanno male. Da un’esperienza personale e una lunga riflessione, nel 2018, è nata l’associazione «Imprenditore non sei solo» che vuole trasmettere un messaggio semplice, chiaro e immediato: far sapere ai piccoli e grandi imprenditori italiani che non sono soli.

Aiutare le imprese, soprattutto quelle più piccole e innovative e il popolo delle partite IVA,

significa aiutare noi stessi. Far crescere le piccole imprese significa rendere il nostro Paese più solido e investire nel futuro è una responsabilità di tutti. Le imprese in difficoltà sapranno restituire alla comunità quanto ricevuto in termini di lavoro, benessere e produttività.

regali solidali natale 2022 Life&People MagazineIn Italia, le imprese, ogni anno accumulano debiti per migliaia di euro con gli istituti bancari e questo spesso crea negli imprenditori un senso di oppressione e vergogna che può portare anche al gesto estremo di togliersi la vita. Poi c’è il dramma delle start up. Le stime del mercato italiano riportano che otto nuove imprese su dieci abbassano la saracinesca, fisica o virtuale, entro due anni. Questo perché, da un lato, mancano gli incentivi e gli investimenti statali per dare aria e spazio di crescita alle start up e, dall’altro, troppo spesso manca la capacità di tenere duro nei momenti di difficoltà, soprattutto se si è alla prima esperienza.

Oltre al crowdfunding, c’è un altro modo per aiutare gli imprenditori:

il progetto di Enrico Tosco e Paolo Ruggeri dà la possibilità a chiunque di donare il proprio tempo come formatore volontario. Dopo un percorso formativo ad hoc, professionisti nell’ambito della formazione e imprenditori che hanno avuto successo con la loro attività potranno dedicare qualche ora del proprio tempo, una volta al mese, presso la classe attiva più vicina alla propria città. L’obiettivo principale rimane salvare l’impresa. Se un imprenditore fallisce e le tasse non vengono pagate ci perdono tutti. Il mondo delle imprese è un patrimonio che appartiene a tutti noi perché le imprese sono portatrici di risorse economiche e idee indispensabili per il raggiungimento degli interessi sociali della comunità.

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