Esistono pochi compositori, al giorno d’oggi, che possano vantarsi di aver creato un immaginario anche solo vagamente paragonabile a quello costruito dal maestro Ennio Morricone, al quale dedichiamo il nostro ricordo in occasione del compleanno. Il compianto musicista è stato molto di più che un semplice strumentista e orchestrale: il Maestro è stato in grado di ritagliarsi uno spazio d’onore all’interno del panorama musicale internazionale, entrando di fatto nella leggenda.
La musica nel sangue
Morricone nacque a Roma il 10 novembre 1928 da mamma Libera, proprietaria di un’azienda tessile, e dal papà Mario, un talentuoso trombettista attivo in diverse orchestre della zona. Si può dunque dire che in qualche modo avesse già il gene dell’arte che gli scorreva nelle vene. Fu proprio la tromba uno dei primissimi strumenti che Morricone imparò a suonare, seguendo dunque le orme del padre e studiando in parallelo anche musica corale e direzione di coro. Dopo il conseguimento del diploma iniziò ufficialmente la sua carriera da trombettista, ma sarà solo nel 1960 che giungerà per lui la vera e propria svolta con le prime composizioni pensate specificamente per il grande schermo.
Le prime composizioni, cinematografiche e non
Ennio Morricone inizia a lavorare per il mondo del cinema nei primi anni ’60, dedicandosi però al contempo anche alla musica, per così dire, leggera. Al Maestro furono commissionati da parte dell’etichetta RCA Italiana gli arrangiamenti di brani pop di alcuni fra i più apprezzati artisti dell’epoca, come Mina, Edoardo Vianello, Chet Baker e Paul Anka. Sarà tuttavia soprattutto nel contesto della composizione di colonne sonore che Morricone darà il meglio di sè. Un nome dell’industria cinematografica cruciale in modo particolare per la sua carriera: è quello del regista Sergio Leone.
Con il cineasta, Ennio Morricone collaborerà per anni dando vita ad alcune fra le più celebri colonne sonore degli indimenticabili film spaghetti western. Sono entrate a far parte della storia del cinema le musiche di opere immortali come “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto, il cattivo”, “C’era una volta il West” o ancora “Giù la testa”. Il sodalizio fra i due si concluse con l’ultimo capolavoro di Leone, “C’era una volta in America”.
La consacrazione e lo sgarbo di Mission
Il nome di Ennio Morricone iniziò ad essere associato all’aggettivo “genio” con l’arrivo della prima candidatura ai premi Oscar, per il suo lavoro sulla pellicola “I Giorni del cielo”. Morricone non vinse, ma un altro vero e proprio scandalo si sarebbe presentato molto presto. La critica internazionale ha infatti sempre considerato che il tocco del Maestro sulla colonna sonora del film drammatico “Mission” meritasse l’Academy Award: eppure Morricone non vinse, battuto a sorpresa da a Herbie Hancock per il film Round Midnight – A mezzanotte circa. Rispetto alla bruciante sconfitta per anni il musicista covò un rancore sordo, del quale non avrebbe mai fatto segreto.
La rivincita del musicista
Il compositore sarebbe riuscito a rivalersi di quanto accaduto a “Mission” grazie a Quentin Tarantino, che nel 2015 lo volle al suo fianco per “The Hateful Height”: Morricone vinse così il suo secondo Academy, guadagnandosi una meritata standing ovation da parte del pubblico in sala. Alle spalle, per di più, il musicista già aveva un altrettanto meritato Oscar alla carriera assegnatogli nel 2007.
Tutti i riconoscimenti di una carriera straordinaria
Tra i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti, oltre ai già citati Oscar, ricordiamo il Leone d’Oro, 11 Nastri D’argento, 6 BAFTA, 5 candidature agli Oscar, 10 David Di Donatello, 3 Golden Globes, 3 Grammy e 2 European Film Award. In campo discografico, Morricone ha vinto 27 Dischi d’oro, 7 dischi di platino, 3 Golden Plates. La colonna sonora del film “Il buono, il brutto, il cattivo” è stata inoltre inserita nella Hall of Fame dei Grammy 2009.
La prima importante collezione in ricordo di Ennio Morricone
Lo scorso anno, a dodici mesi dalla scomparsa di Ennio Morricone, tra le iniziative organizzate per celebrare il genio del grande Maestro era uscito in edicola”Complete Collection”, un’imperdibile collezione che raccoglie in 15 volumi il meglio della sua immensa produzione, per riscoprire l’enorme eredità artistica di uno dei più importanti e prolifici compositori della storia. La collezione è, inoltre, impreziosita da contenuti inediti. Nei libretti che accompagnano ogni CD, si rende omaggio alla grandezza e al genio del Maestro ripercorrendo attraverso testi e immagini, le tappe della sua vita e della sua musica, che è andata ben oltre le leggendarie colonne sonore, dando spazio anche alle interviste, ad analisi e approfondimenti.
In “Complete Collection” trovano spazio le diverse anime del Maestro, quella di compositore ma anche quella di arrangiatore d’orchestra: ci sono quindi le musiche per il cinema (i temi da “Nuovo Cinema Paradiso” e “Il buono, il brutto, il cattivo” solo per citarne due) e per la televisione, la musica contemporanea, d’avanguardia, sperimentale, di ricerca, con brani originali scritti per grandi interpreti; la musica per le sale da concerto. “Complete Collection” è una selezione di temi che trae origine dal cofanetto pubblicato nel 2008, “Ennio Morricone The complete Edition”, curata e scelta dallo stesso artista e indicata da lui come riferimento di tutta la sua opera e arricchita ora di altri brani imperdibili tra cui quelli composti dopo il 2008 come “Hateful Eight” e “Baarìa”.
Un lascito da guinness dei primati
L’eredità che ci ha lasciato il compositore è immensa: Morricone ha composto più musica per il cinema di qualunque altro artista nella storia, collaborando con i più importanti registi al mondo. Un repertorio, il suo, da custodire e preservare a futura memoria, per ricordare alle nuove generazioni quanto l’amore per la musica possa essere straordinario e possa aiutarci a scrivere pagine indelebili di storia e cultura.
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