Nuovo trend nel social più utilizzato al mondo: si tratta del cosiddetto filtro artistico di Tik-Tok (AI Filter) che consente di sviluppare delle foto ad hoc inedite utilizzando appunto l’intelligenza artificiale, utile per creare a suo piacimento delle immagini dopo aver letto delle parole chiave digitate dagli utenti. Una scoperta divertentissima e rivoluzionaria da una parte, pericolosa e deficitaria dall’altro, a causa di alcuni risvolti che possono rivelarsi critici e soprattutto pericolosi soprattutto nei confronti dei più deboli e insicuri.
AI Art: come funziona e qual è il rischio?
L’obiettivo del filtro – lanciato lo scorso mese e divenuto immediatamente virale – è quello di realizzare una versione stravolta di un’immagine, pescata appositamente dalla galleria degli smartphone o semplicemente selezionata sul web, rendendola effettivamente artistica come un dipinto. Un’idea ovviamente geniale che ha portato gli utenti a ideare e creare innumerevoli contenuti, alcuni di questi davvero splendidi. In qualche caso è possibile riuscire a captare l’immagine originale, anche se solitamente tutti i dettagli più riconoscibili vengono cancellati in toto, di fatto producendo un dipinto fantasy decisamente lontano dalla prima versione originale.
Detto così non sembrano esserci criticità. Ma un rischio in realtà c’è, ed è anche altissimo e da non sottovalutare. Come ormai sappiamo infatti la piattaforma cinese presenta delle restrizioni davvero rigide riguardo sia alcune espressioni testuali che soprattutto i contenuti sessualmente espliciti, i quali vengono puntualmente rilevati dal sistema e bannati. Ecco, questo tipo di filtro artistico ha creato proprio un effetto indesiderato, spingendo gli utenti a pubblicare delle foto di loro stessi sotto forma di dipinto, spesso però in pose che, nella loro forma originale, sarebbero bandite in un lampo. Un modo dunque per raggirare il severissimo controllo automatico del social.
Il nuovo spauracchio
Il problema risiede tutto in un nuovo trend (un trend nel trend praticamente), divenuto molto popolare proprio nelle prime battute del mese di novembre. Secondo alcuni infatti esisterebbe un modo per “invertire” il filtro, spogliandolo dall’intelligenza artificiale rilevando quindi il contenuto originale della foto, spesso compromettente. Uno spauracchio che ha mandato e sta mandando diversi teenager in panico, impauriti dalla possibilità di circolazione di loro immagini senza la loro autorizzazione. Questo potrebbe accadere perché il server dove avviene la trasformazione può correre il rischio di essere hackerato, lasciando alla mercé dei pirati della rete innumerevoli contenuti controversi. Le possibilità sono molto ridotte, sia chiaro. Tuttavia anche magazine internazionali di settore hanno precisato come sia sempre meglio non caricare mai contenuti espliciti online per la propria sicurezza personale.
I filtri, maneggiare con cura
Quanto successo con l’AI Filter è soltanto uno degli ultimi episodi molto delicati che riguardano Tik-Tok, l’applicazione dei filtri e stabilità psicologica di un determinato tipo di utenza. Oramai infatti non si contano più i filtri cosiddetti “migliorativi”, quelli che rendono il viso perfetto e senza imperfezioni, magari assottigliando quelle spigolature del viso in modo da pubblicare un video (o una foto nel caso di Instagram) con una simmetria perfetta.
Un fattore che, visto dall’esterno, è percepito soprattutto dagli adulti come una bomba psicologica verso gli adolescenti, in grado di potersi mostrare di fatto con un altro viso arrivando potenzialmente a non accettare più il proprio, facendo scattare il bisogno di rivolgersi a un chirurgo estetico per apparire perfetti così come succede su Tik-Tok. Dunque, come ogni cosa, è importante non perdere mai il focus sulle cose veramente importanti e applicare con cura anche queste novità del web che, seppur sulla carta innocue possono creare diverse complicazioni ad un determinato tipo di individui, quelli più sensibili e insicuri.
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