Apparire rinata, fresca e – ovviamente – più giovane è da sempre l’obiettivo di ogni donna che si sia mai sottoposta a un intervento di chirurgia estetica, o che abbia anche solo utilizzato una crema anti-age. La differenza tra le due, tuttavia, molto spesso si gioca nella mancata volontà della seconda di sopportare i disagi di un’operazione dolorosa o invasiva, se non addirittura rischiosa. Ebbene, a sanare questa divisione – eliminando alla radice aghi, bisturi e misure invasive – c’è oggi la medicina rigenerativa: ma che cos’è, di preciso?
Come sfruttare la magia del corpo umano: la medicina rigenerativa
Basta iniezioni, protesi sottopelle e correzioni grossolane: la vera formula magica per godere di una giovinezza eterna ce la offre il nostro stesso, incredibile corpo umano. Come si impara sui banchi di scuola durante l’ora di scienze, infatti, una delle caratteristiche che più contraddistinguono le cellule dei nostri tessuti è proprio quella di sapersi rigenerare quando danneggiate. Ecco perché, quando ci feriamo la cute, questa si rimargina, ricresce e si ripara da sé. Un processo al 100% biologico, che – se osservato da vicino – ha del miracoloso. L’obiettivo della medicina rigenerativa, un’innovativa branca di ricerca che sta spopolando in ogni campo scientifico, dunque, è semplice: cercare di replicare, implementare e stimolare la rigenerazione del nostro corpo, anche quando il tempo e l’età non lo dovrebbero più rendere possibile. In altre parole, si tratta di trovare soluzioni biologiche riparative da applicare a tessuti danneggiati nelle cellule del paziente.
Ovviamente, le potenzialità di una simile disciplina vanno ben oltre la mera estetica. Grazie allo studio delle cellule staminali e ai progressi della bioingegneria dei tessuti, infatti, la medicina rigenerativa sta rivoluzionando l’ortopedia, la chirurgia prostetica e la cura tanto di patologie degenerative quanto di traumi e ferite. Le applicazioni sono infinite e, ovviamente, i traguardi da raggiungere potrebbero essere al limite della fantascienza. Nel suo piccolo, però, anche la chirurgia estetica può sfruttare la medicina rigenerativa per dar vita a una vera e propria rivoluzione interna: ecco come funziona.
Le applicazioni estetiche: la terapia Q-Age
Tutti sappiamo che, con il passare del tempo, età e invecchiamento compromettono l’elasticità e la vitalità della cute, generando rughe e imperfezioni. Questo processo – del tutto naturale – è conseguenza necessaria alla progressiva perdita della capacità rigenerativa della pelle che, come tutti i tessuti del corpo umano, è sempre meno efficace con l’accumularsi degli anni. Come ci insegnano i più recenti studi, però, potrebbe non trattarsi di un fenomeno irreversibile. Così come per le cellule staminali e la riparazione dei tessuti interni, infatti, anche la pelle può essere stimolata verso una vera e propria rinascita, ottenendo come risultati una ritrovata elasticità, compattezza e idratazione. Sono questi gli obiettivi della terapia Q-Age, la nuova frontiera della medicina rigenerativa estetica.
Ma come funziona?
Niente aghi, bisturi o incisioni: solo scienza, chimica e biologia applicate al benessere e alla sicurezza dei pazienti. Si parte con una semplice visita dermatologica, durante la quale il medico valuterà le condizioni cutanee del soggetto e ne trarrà conclusioni importanti ai fini della personalizzazione della terapia. Dopodiché, al fine di “risvegliare” le cellule cutanee, si passa all’utilizzo di uno speciale laser a energia quantica. Quest’ultimo, mantenendo una temperatura costante, stimola la contrazione e rigenerazione del collagene, sostanza fondamentale per l’elasticità della pelle. Poi, un massaggio facciale con l’ausilio di speciali magneti – assolutamente indolori – fa penetrare vitamine, amminoacidi e sostante nutrienti lungo le cosiddette “linee linfatiche del viso”, agendo in profondità e riattivando i tessuti.
Infine, chi vuole completare l’opera con una terza (non obbligatoria) fase del trattamento, può optare per un ultimo intervento di lipofilling: si applicheranno proteine per una pelle ancora più soda, previo prelevamento di queste ultime dalla paziente stessa. Gli esperti garantiscono che, con tre o quattro sedute nel corso di un anno, la paziente potrà godere di un ringiovanimento pieno, reale e del tutto sano (oltre che indolore, dettaglio non trascurabile).
Ringiovanire e rigenerarsi: un approccio rivoluzionario
Garantendo una vera e propria rinascita della cute e il suo pieno riappropriarsi delle facoltà che la rendevano perfetta nel fiore degli anni, la terapia Q-Age ha riscritto i dettami della medicina estetica. Oltre a essere poco invasiva e decisamente efficace, infatti, abbandona silicone e sostanze chimiche per appoggiarsi a un principio che è completamente naturale. Non è forse questa la nuova frontiera della scienza? Riuscire a replicare i miracoli della natura e utilizzarli nel rispetto di salute e benessere?