Tutti coloro che pensano a Pesaro unicamente come a una graziosa cittadina balneare dovranno ricredersi: è stata proprio la città marchigiana, infatti, ad essere eletta Capitale Italiana della Cultura 2024. Un onore che, come è ovvio, le apre infinite possibilità sul fronte turistico e offre agli appassionati d’arte, storia e architettura un’ottima scusa per visitare il borgo sull’Adriatico. Ma che cosa vedere, di preciso, a Pesaro? Da dove partire per scoprire tutte le bellezze della città? Ecco alcuni consigli di viaggio.

Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024: la dedica del sindaco Ricci

Dopo Procida, Brescia e Bergamo, nel 2024 tocca a Pesaro raccogliere il testimone di Capitale Italiana della Cultura 2024, onorificenza inaugurata dal Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini a seguito della nomina europea conseguita da Matera nel 2019. A ritirare il premio, per così dire, è stato Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, città natale di Rossini e della sua musica. Nel suo discorso di ringraziamento, però, Ricci ha voluto dedicato la vittoria a Kharkiv, «città ucraina della musica Unesco come noi, in questo momento sotto le bombe».

È un percorso in cui Pesaro non sarà sola perché è stata attivata una strategia collettiva pensata per coinvolgere tutti i 50 comuni della provincia di Pesaro e Urbino, un territorio che punta e investe sulla cultura come motore di sviluppo, e il sistema di enti, associazioni e professionisti della cultura con cui la città del Rossini Opera Festival ha intrecciato negli anni rapporti ormai solidi.

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Cosa vedere a Pesaro prima e dopo il 2024: le bellezze nascoste e i progetti della città

La nomina a Capitale Italiana della Cultura 2024 porta con sé, oltre all’onore e alla visibilità turistica, anche una notevole responsabilità in fatto di ristrutturazione, promozione e valorizzazione del territorio. Proprio per questo, infatti, a Pesaro sono già in cantiere progetti ed eventi per la trasformazione urbanistica della città, che si concluderanno proprio nel 2024. Non che Pesaro necessiti di chissà quale intervento. Incastonata tra i monti Ardizio e San Bartolo, infatti, la cittadina marchigiana è una perla di cultura, tradizione, arte e architettura. Oltre che, ovviamente, di musica: città natale del grande Gioachino Rossini, Pesaro incarna il retaggio musicale del compositore nel suo incredibile patrimonio rinascimentale. Ecco qualche consiglio per scoprire ogni segreto della città.

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Dalla costa al centro in bicipolitana: Pesaro su due ruote

Fondata dai Romani su un perimetro a forma di croce, oltre le sue ampie spiagge Pesaro custodisce un centro storico dall’incredibile potenziale turistico. Il miglior modo per scoprirne ogni angolo? In bicicletta. Spostarsi su due ruote nella cittadina marchigiana è infatti una vera e propria tradizione. Ogni via della città – a cominciare dagli antichi Cardo e Decumano – è infatti munita di comode e moderne piste ciclabili, che formano una fitta rete di percorsi tutti da scoprire. Uno su tutti, il più celebre: la bicipolitana. Si tratta di un itinerario ecosostenibile, perfetto tanto per gli appassionati di ciclismo quanto per le famiglie in cerca di un’attività per una gita fuori porta. Grazie alle sue comode diramazioni e a un’apposita segnaletica colorata, la bicipolitana permette di girare per tutto il perimetro del borgo in comodità.

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Un’altra perfetta destinazione da affrontare su due ruote, però, è anche il parco naturale del Monte San Bartolo: qui, nei mesi estivi, potrete visitare ben due dimore storiche nascoste tra pini marittimi e vegetazione lussureggiante: Villa Caprile e Villa Imperiale.

Il lungomare: la “Sfera Grande” e il Villino Ruggeri

Tra i luoghi più iconici di Pesaro c’è senza alcun dubbio il lungomare. Costeggiando ampie spiagge dai fondali bassi, infatti, il pavé pedonale che si affaccia sull’Adriatico custodisce due dei simboli più famosi della città. La cosiddetta “Sfera Grande” e il Villino Ruggeri. La prima, costruita interamente in bronzo dall’artista contemporaneo Arnaldo Pomodoro, si adagia su uno specchio d’acqua al centro di piazzale della Libertà, da dove domina la vita notturna pesarese. Il secondo, invece, figura tra le costruzioni liberty più importanti d’Italia. In un tripudio di colori, stucchi e fantasie, è senza dubbio tra le massime attrazioni del lungomare, che si allunga per ben 7 chilometri lungo la costa adriatica.

Il centro storico: tutti i gioielli nascosti di Pesaro

Lasciando il mare per inoltrarsi nel centro storico di Pesaro, ci si parano davanti diverse attrazioni architettonico-artistiche degne di una visita. In primis, arrivando dal mare, si incappa nel vasto profilo di Palazzo Mosca, sede dei Musei Civici di Pesaro e custode di molte delle opere d’arte più preziose della città. Spostandosi poi verso la cosiddetta “pupilla di Pesaro” – la fontana di piazza del Popolo – si incontreranno il maestoso Palazzo Ducale e, più ad est, la meravigliosa Biblioteca San Giovanni, riconosciuta tra le più all’avanguardia d’Italia.

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Inoltre, una tappa obbligata è anche il vicino Centro arti visive Pescheria, che da antico mercato del pesce oggi è stato trasformato in galleria d’arte contemporanea e design.Per gli amanti della storia, invece, consigliatissimi sono il museo Washington Patrignani, dedicato alla storia della città e della sua marineria, e l’ampia area  archeologica di via dell’Abbondanza. Tra scavi e antiche rovine, infatti, vi si può ammirare un’intera domus romana di età imperiale, rinvenuta sotto il sottosuolo di Pesaro, ricchissimo di reperti e resti archeologici.

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La città di Rossini: un tour a tema musicale

Infine, impossibile delineare un itinerario di Pesaro senza includere le molte attrazioni dedicate al suo cittadino più illustre, Gioachino Rossini. Per gli appassionati di musica, infatti, sono molti i luoghi da visitare per riscoprire le origini del noto compositore. Prima tra tutti, la casa del Maestro, in quella che oggi è – ovviamente – Via Rossini. Ricostruzione attenta dell’abitazione di un tempo, oggi la casa è un vero e proprio museo dedicato a Rossini, completa di ogni tipo di cimelio storico. Proseguendo nel tour “musicale” di Pesaro, poi, da non perdere il Conservatorio, il Teatro Rossini e il teatro seicentesco, ribattezzato in onore del musicista nel 1855. Per i veri appassionati, infine, ricordiamo anche il Tempietto interno al Palazzo Olivieri custodisce oggi la Fondazione Rossini e la sua ricca biblioteca, nella quale si possono trovare tutte le edizioni critiche delle sue opere.

 

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